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Una volta afferrato l'accappatoio, lo indosso, lo lego in vita ed esco fuori, recandomi immediatamente verso la porta.

Cerco di aprirla, ma non ne vuole sapere.

-Merda, merda, merda!- esclamo sbuffando.

Mi volto verso Luca e noto un sorrisetto stampato sul suo volto.

-Piccola è così brutto passare del tempo con me?- mi domanda ridacchiando.

-Sì!- sbotto che più acida non si può.

-Sorellina- sorride malizioso.

-Tu mio fratello? Oh mai- ringhio, per poi indossare il cappuccio dell'accappatoio, per non far scorrere le gocce d'acqua sul pavimento.

Lo guardo negli occhi e sorride scuotendo la testa.

-Ah non vuoi essere la mia sorellina perché ti piacerebbe essere molto di più, giusto?- mi stuzzica alzandomi il volto con un dito.

-Luca D'Orso te lo scordi. Non sono una delle tue amichette che cadono ai tuoi piedi, se pensi una cosa del genere vuol dire che non hai capito niente di me. Te lo sogni che cadrò ai tuoi piedi- spiego lentamente, cercando di non perdere la calma.

-Acida come il limone. Sei una Limonetta- ride di gusto.

-Tu un cretino!- esclamo incrociando le braccia al petto, poi sbuffo.

-Già ti faccio impazzire, wow. Incredibile- si vanta, così roteo gli occhi al cielo.

-Ma chi ti credi di essere, rimbambito?- domando scontrosa.

-Luca D'Orso, un super sexy che fa perdere la testa a tutte. Sono troppo bello, e tu? Tu chi ti credi di essere?- dice accarezzandomi il volto.

-Levati!- lo sposto all'istante.

-Uuh, aggressiva- mi stuzzica ed io lo fulmino con lo sguardo.

-Che paura, guarda come tremo- dice divertito fingendo di tremare con la mano, così gli tiro uno sberla che scatena in lui una fragorosa risata.

Improvvisamente se ne va la corrente.

Sobbalzo e sussulto, ho paura del buio. Ne ho sempre avuto paura, temo il buio e tutto ciò che nasconde.

Aiuto.

-Hai paura?- mi domanda.

-N-no- balbetto.

-Stai tremando- sussurra afferrandomi per i fianchi, ma mollo immediatamente la presa.

-Non sono fatti tuoi!- ringhio acida.

-Antipatica- mi insulta ridacchiando di gusto.

-Scemo!- sbotto acida.

-Bimba- dice attirandomi a sé.

-Ma cosa vuoi? Stupido!- espongo spostandolo.

-Già ti faccio impazzire, mmh- mugola.

-Montato!- esclamo e assumo un'espressione schifata.

-È inutile che fai 'sta faccia schifata- ridacchia di gusto.

-Come fai...- mi interrompe.

-Mi è bastato uno sguardo per capire come sei fatta, mi è bastato un attimo per scoprirti, bimba- spiega.

Incrocio le braccia al petto e scuoto leggermente la testa.

-Non ti sopporto- dico.

-Dillo che fai così solo perché stai perdendo la testa per me- borbotta malizioso.

UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora