È come se non mi importasse più di niente, è come se nel petto non sentissi più il cuore, ma avvertissi un buco... Un buco nero che mi contorce l'anima.
Dalla sera della festa, Luca non è più tornato a casa, mio padre e Camilla, la madre di Luca, sono partiti per una questione di lavoro e in tutto ciò, Camilla sa che Luca è qui sano e salvo, quando in verità è chissà dove, a fare chissà cosa, con chissà chi.
Mi sento vuota, indebolita, ma cerco di non pensarci, cerco di evitare i miei pensieri inerenti a Luca, perché basta, è finita, non siamo fatti l'uno per l'altra.
Sospiro e mi alzo dal letto, mi reco in bagno, mi spoglio e mi infilo sotto la doccia, giusto per rilassarmi un pochino.
***
Luca's pov
-Hai i soldi?- mi domanda James.
-Ti ho detto di no, non devi rompere le palle- accendo una canna ed inizio a fumare nervoso.
-Ti avevo dato un tempo determinato, dove sono i soldi che mi avevi promesso?- si ribella, serra la mascella e mi guarda negli occhi.
-Leonardi non voglio più far parte di questa scommessa del cazzo, non voglio più avere niente a che fare con Aurora- sbotto acido, soffiando fuori il fumo.
Mi afferra per la maglia e si irrita ancora di più.
-Chi ti ha aiutato quando eri un morto di fame, quando tua madre doveva rubare nel palazzo per portare un pezzo di pane a casa, eh? Chi ha dato il posto di lavoro a tua madre, chi vi ha tolto dalla strada, mh? Mio padre, bene. Hai un sacco di debidi da saldare con mio padre, so che sono tanti soldi, ma vedi di ritornare con Aurora e vincere quei fottutissimi 90.000 €- sbotta acido, sospira e molla la presa.
Lo guardo malissimo, mi aggiusto la maglia e soffio via il fumo.
-Non rompere il cazzo, non voglio tornare con Aurora, non ne voglio sapere più nulla- sbotto acido, facendo gli ultimi tre tiri.
James ridacchia nervoso.
-Che c'è, forse non ti soddisfa troppo sotto le lenzuola?- mi domanda malizioso e gli tirerei un pugno in faccia se non fosse che ho un debido di 90.000 € con quello stronzo di suo padre.
Il padre di James aiutò mia madre solo perché voleva provarci con lei, ha fatto tutto per interesse, è un verme del cazzo e James è molto peggio.
Sospiro e butto via il mozzicone di canna a terra, successivamente aggancio il suo sguardo e serro la mascella.
-Questi non sono cazzi tuoi- ringhio acido.
Diventa serio.
-Porta rispetto D'Orso, se non vuoi guai porta rispetto- sorride, mi viene l'istinto di prenderlo a calci, ma resto zitto.
-'O rispett è reciproc- sbotto serio.
-Lucariè...- ridacchia e mi dà una pacca sulla spalla.
-Tu portami i soldi e poi parliamo di rispetto, okay?- ride, scrollo le spalle e lo guardo storto.
-Non fare lo schizzinoso, poco ci voglio a farti saltare in aria- mi minaccia.
-Stai alla larga da me e...- mi interrompe.
-Aurora Rossi, quella stronza, per te è soltanto una scommessa, D'Orso. È inutile che ora ti metti a fare il sentimentale, 'ste cose sono solo stronzate. Per te è solo un modo per restituire soldi a mio padre. Punto- mi dà due schiaffetti sul viso e deglutisco.
Volevo dire "mia madre", ma lui è intervenuto parlando di Aurora.
-Va bene. Restituirò i soldi entro l'estate- dico ormai arreso.
-Dovrà pagarti chi sai tu, dopo lo avviso che entro l'estate avrai Rossi ai tuoi piedi. Perfetto, Lucariè- sorride.
-Perfetto- ripete, si accende una canna, fa un tiro, che gli provoca un colpetto di tosse.
-Comunque reciti bene in classe, sembriamo veramente cane e gatto- dice ridacchiando.
Fa altri tiri e mi guarda negli occhi.
-Continua così, vai forte!- esclama.
Resto zitto, non dico nulla e mi perdo nei miei pensieri.
***
Aurora's pov
Matematica è complicata, non riesco a fare nulla, non riesco a seguire la prof.
Sbatto la penna sul quaderno, innervosendomi e subito dopo la campanella segna la fine della giornata scolastica.
Mi sento incredibilmente meglio, ripongo tutto nello zaino, mi preparo ed esco dall'aula.
Ah, finalmente. Oggi sembrava non finire più 'sto strazio.
Faccio per uscire dal cancello, ma qualcuno mi afferra per il polso.
-Mattia!- esclamo sorpresa.
-Dobbiamo parlare di ciò che è successo alla festa. Mi hai baciato senza senso, voglio sapere il motivo- si ribella.
-Prima mi baci, poi mi eviti. Perché?- aggrotta la fronte ed io mollo la presa, senza sapere che cosa rispondergli.
-Senti...- mi interrompe afferrandomi per il braccio, posiziona le sue labbra sulle mie, dando inizio ad un bacio.
Mi stacco immediatamente e lo guardo negli occhi.
-Hai frainteso, Mattia. È stato un errore, non avrei voluto baciarti- confesso.
Diventa serio.
-Ma allora cosa cazzi mi usi?- sbotta acido.
-Per far ingelosire quello stronzo di D'Orso mi baci davanti a tutti? Che cazzo hai nella testa? Sei solamente una...- qualcuno gli dà un pugno in pieno viso, barcolla indietro ed io mi giro di scatto, incrociando lo sguardo di Luca.
Che cosa ci fa lui qui?
Mattia guarda male entrambi, mi sento una stupida.
-Perché devi metterti sempre in mezzo, eh?- ringhio contro di lui.
-Per quale motivo sei sempre ovunque? Non ti sopporto più, la mia testa è invasa da te e da tutto ciò che ti riguarda. Sei ovunque, diamine. Sei in ogni luogo io vada, non ce la faccio, non sopporto più tutto questo. Sparisci, come hai fatto fino ad ora, vai via e non rompere più le palle. Non intrometterti più nella mia vita che non sei nessuno per me. Va bene?- sbotto.
Il mio respiro è irregolare.
-Ero venuto a prenderti per parlarti...- dice serio guardandomi negli occhi.
-Non ho niente da dirti- ringhio, Mattia fa per aggredire Luca, ma mi metto in mezzo, allontano Mattia che infine si rimette lo zaino sulla spalla e guarda male il moro, prima di andare via.
Che casino.
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UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA
Hayran KurguDicono che le cose inaspettate siano le più belle, o almeno quelle cose che in qualche modo ti stravolgono i piani. Aurora Rossi ha diciotto anni e frequenta un liceo in una città della regione Campania: Salerno. Non vede l'ora di prendere il diplom...