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Luca's pov

Corro immediatamente verso Aurora, fortunatamente Nicolò le ha tolto la pistola di mano ed il colpo è stato lanciato in aria, per fortuna nessuno dei due è ferito.

È stata orribile questa scena.

Stringo immediatamente Aurora tra le braccia, sta tremando come una foglia, è congelata, eppure non fa così tanto freddo.

Sta piangendo tantissimo, ha gli occhi rossi, mi fa male vederla in questo stato.

Le accarezzo la testa mentre lei continua a tremare, povera, mi fa una tenerezza assurda.

-Ehi, piccola- afferro il suo volto tra le mani e la guardo negli occhi. 

-Tranquilla, ehi. Stai tranquilla, rilassati, Aurora- la accarezzo ancora, ma lei con una spinta mi sposta, così la guardo perplessa.

Mi punta il dito contro e si asciuga le lacrime con le maniche della sua felpa enorme.

-Tu non devi metterti sempre in mezzo, hai capito? Ti ho già spiegato che non sei nessuno per me. Non sei stato più nessuno per me dal momento in cui hai scelto Martina e perché hai scelto lei? Solo per il semplice fatto che c'è stato un fottutissimo bacio tra me e Danilo, solo perché quel benedettissimo ragazzo mi ha consolata ed è scappato un bacio, è stato uno stupido errore, infatti subito dopo ci siamo subito scusati l'uno con l'altra, per me non ha significato niente e tu hai deciso di dare corda a quella poco di buono di Martina. Benissimo, vai. Vai! Corri da lei, ti starà aspettando, non farla aspettare- si irrita, i miei occhi si criatallizzano e deglutisco.

-Ero confuso, ero ancora stordito dal coma, poi Martina ha ingigantito tutto e al momento in cui me l'ha detto ero incazzato per quello che mi aveva provocato quel coglione del tuo ex!- esclamo, sento i miei occhi pizzicare.

Aurora è la prima per la quale sto così male, lei è decisamente la mia prima volta in tutto.

-Almeno James non mi ha usata per uan scommessa- ironizza, così stringo le mani in due pugni, serro la mascella e metto da parte il mio orgoglio.

Per lei rinuncio pure al mio fottuto orgoglio, spero lo apprezzi.

-Sai perfettamente come stanno le cose- sospiro.

-Ne abbiamo già parlato- aggiungo e mi avvicino di nuovo a lei, per poi attirarla a me e afferrare il suo volto tra le mani.

-Piccola mia, scusami. Scusami se ho affrettato le cose, scusami se ti ho fatto stare male. Ti amo, Aurora. Non devi più fare un qualcosa del genere, hai capito?- le domando versando una lacrima.

Lei deglutisce e si irrigidisce.

Le sfioro il livido, così stringe immediatamente i denti per il dolore.

-Mi fai m-male- balbetta versando ancora altre lacrime.

-Chi ti ha fatto questo, eh? Chi si è permesso di picchiare la donna della mia vita?- borbotto guardandola dispiaciuta.

Mi guarda, poi evita il mio sguardo.

-Non ti riguarda- mi sposta e si gira di spalle.

Inizia a singhiozzare, ma cerca di trattenersi. Ormai la conosco troppo bene.

Mi avvicino al suo corpicino e la stringo da dietro, giuro, è la cosa più bella che poteva capitarmi. Come ho potuto abbandonarla per una come Martina?

Si rilassa sotto il mio tocco, le sposto i capelli da un solo lato e le stampo dei baci umidi sul collo.

-Piccolina mia, parlane con me. Chi ti ha fatto del male?- le domando sperando che non sia stato veramente suo padre.

Stento a credere che sia stato suo padre a metterle le mani addosso. Ma come si può fare male ad una donna?

-Luca...- sospiro e si irrigidisce, per poi liberarsi dalla presa e girarsi nuovamente verso di me.

-Questi non sono affari tuoi, non ti serve sapere chi è stato a picchiarmi- mi guarda negli occhi. 

-Comunque non potresti farci niente- aggiunge versando delle lacrime amare che probabilmente, fanno più male a me, che a lei.

-Ti aiuto, amore. Dimmi chi è stato- insisto accarezzandole il viso.

È così delicata, è bellissima. È più bella di una rosa, non potevo chiedere ragazza migliore.

-Levati, non mi serve l'aiuto di nessuno, tantomeno il tuo- mi sposta, fa per andarsene, ma l'afferro per il polso e non ci penso due volte per stampare le mie labbra sulle sue.

Forse mi detesterà soltanto di più, ma non mi importa. Preferisco che mi odi, preferisco che io stia male, l'importante è che non stia male lei.

UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora