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Luca's pov

Apro gli occhi, sbadiglio e mi stiracchio, aggrotto la fronte a primo impatto non riconoscendo la stanza, poco dopo mi rendo conto del fatto che sono nel letto di Martina, accanto a lei che dorme beata.

Ha il viso girato leggermente verso destra e respira delicatamente, il suo petto semiscoperto si alza e si abbassa lentamente, sembra che vada quasi a ritmo.  

È davvero bella, oggi è successo quel che è successo tra noi due, ma non può essere paragonata alla mia prima volta con Aurora.

Scuoto la testa mettendomi a sedere sul letto, mi strofino gli occhi e sospiro.

Osservo ancora la ragazza qui accanto a me, afferro il lenzuolo e glielo appoggio dolcemente all'addome scoperto, sorrido lievemente, subito dopo la suoneria del mio telefono invade le mie orecchie. 

Quanto è fastidioso ascolare qualsiasi cosa appena svegliato, è una cosa che detesto!

Sbuffo e mi sporgo verso il comodino, afferro l'aggeggio e leggendo il nome, assumo un'espressione sorpresa.

Rispondo, faccio per parlare, ma Greta non mi dà nemmeno il tempo.

-Luca, per favore corri qui in ospedale, Aurora è stata sparata- urla singhiozzando.

Una fitta al cuore, i miei occhi diventano lucidi all'istante, deglutisco, mentre un enorme vuoto mi riempie lo stomaco.

-C-cosa?- balbetto iniziando a tremare.

-Luca, corri qui. È grave, muoviti- continua la ragazza agitata.

Mi riprendo dallo shock e prendo un bel respiro per cercare di non piangere.

-Arrivo subito- ribatto, riaggancio e  afferro i miei vestiti alla velocità della luce.

Cazzo, quanto sono cretino, non avrei dovuto lasciarla da sola, non sarei dovuto venire qui.

Improvvisamente un senso di colpa mi invade il petto, togliendomi quasi il respiro, la testa mi gira, ho paura, tanta paura.

E se perdessi Aurora per sempre?

Mille pensieri negativi invadono la mia testa, facendomi venire la tachicardia.

È tutta colpa mia, me lo sentivo che sarebbe dovuta venire a casa mia, avremmo dovuto dormire insieme stanotte, ma non è stato così.

Ormai è sera inoltrata e magari a quest'ora, se fosse venuta via con me, sarebbe ancora accanto a me.

Ma quanto sono stupido.

Le lacrime minacciano di cadere, mi alzo una volta vestito, poi la voce di Martina mi interrompe. 

-Amore- mugugna con la voce impastata dal sonno.

Sorride appena strofinandosi gli occhi, si alza e si avvicina a me.

-Togliti!- esclamo.

Lei assume un'espressione interdetta e mi guarda stranita.

-Luca, che ti prende?- domanda sedendosi accanto a me.

Mi alzo immediatamente e vado verso la porta, la apro e la guardo negli occhi, col cuore a pezzi.

-Aurora è in ospedale, scusami, ma lei in questo momento ha la priorità- espongo quasi con le lacrime agli occhi e si possono ben notare le sue iridi verdi diventare una lastra lucida.

Lei non ribatte, resta lì sola su quel letto, con l'amaro in bocca.

Abbassa la testa, non è per fare il menefreghista, ma in questo momento Aurora prevale su tutto e  ancora non mi capacito dell fatto che io l'abbia lasciata sola, che sia venuto qui e abbia fatto l'amore con Martina.

Mi sento tanto rimbambito. 

Esco dalla casa ed entro in auto: spero di arrivare il più veloce possibile all'ospedale.

Se dovesse succederle qualcosa, credo che morirei dietro di lei.

<<<>>>

Parcheggio a caso e il più veloce possibile, scendo e mi reco verso la struttura.

Sto tremando, ma non per il freddo.

Ho un dolore forte al petto, mi sento come se avessi un macigno posato sul cuore che mi schiaccia con potenza.

Sto male, malissimo.

Con gli occhi lucidi e il cuore in frantumi, mi reco verso Nicolò che è seduto sulla sedia, accanto a Greta, che sta piangendo in silenzio.

-Dove è?- domando diretto, disperato.

Nicolò alza la testa e incontra i miei occhi, Greta fa lo stesso.

-Cazzo, Aurora dove è?- mi agito ancor di più, non sentendoli rispondere.

Greta guarda il mio amico negli occhi come per dargli il permesso di qualcosa e mi sento il cuore arrivare in gola.

La ragazza annuisce, così Nic sospira e si alza, venendomi incontro.

Mi dà una pacca sulla spalla, afferra il mio viso tra le mani e la sua espressione diventa immediatamente disperata, inzia a piangere come un disperato.

-Aurora è morta- mi informa e per un attimo, mi sento morire.

UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora