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-Voglio sapere cosa è successo a Luca, per favore- supplico Danilo con le lacrime agli occhi.

Prende un bel respiro per poi guardarmi.

-Aurora, la verità è che Luca sta sfiorando la morte e nessuno può fare niente per impedirlo. Persino la medicina non può fare nulla contro questo mostro- spiega con aria completamente persa e triste, non appena esamino ciò che ha detto, scoppio in un pianto isterico.

Il ragazzo non esita ad abbracciarmi, affonda il suo viso nei miei capelli e mi coccola, cercando di rassicurarmi, anche se ottiene soltanto scarsi risultati.

-Lo amo, Danilo. Lo amo con tutta ma stessa, non può finire così, non deve finire così, assolutamente- dico balbettando tra una lacrima e l'altra.

Scioglie l'abbraccio e afferra il mio viso tra le mani, lentamente mi asciuga le lacrime.

Mi sento il mondo completamente addosso, mi sento a pezzi, come se un treno mi fosse passato addosso.

-Si sveglierà, è forte- mi rassicura ancora una volta ed io scuoto la testa.

-Non lo so, non so più niente, non spero più in nulla, mi sento male, voglio sparire, non ha più senso restare su questo fottutissimo Pianeta se non posso avere Luca, capisci?- quasi urlo dal dolore, lui annuisce e mi accarezza delicatamente la testa.

-Non dire così, ci sono tanti bei motivi per vivere- cerca di tirarmi su di morale.

-No, il mio unico motivo è Luca- scrollo le spalle e tiro su col naso.

-È fondamentalmente per me, anche se sono all'incirca tre mesetti che ci conosciamo. Mi ha scombussolata, tra poco è pure Natale, voglio passare le feste insieme a lui- aggiungo asciugandomi le lacrime con le maniche.

Lo guardo negli occhi, lui si limita a guardarmi senza dire una parola.

-Se muress iss, muress pur ij cu iss- confesso singhiozzando.

E veramente lo penso, se dovesse morire, praticamente morirei pure io. Non riuscirei mai a stare senza di lui, proprio non ce la farei.

Luca per me è tutto.

Luca è la mia prima volta, il mio primo sorriso vero, la mia prima cazzata seria... Luca è tutto, rappresenta tutto ciò che mi circonda, non so se renda l'idea.

-Iss nun po' murì accussì, nun me po' abbandunà rind 'a 'sta munnezz, ce mor pe iss. Nun me po' fa chest- mi lamento piangendo ancora, ancora e ancora.

Danilo mi guarda e apre le braccia, per accogliermi in un caloroso abbraccio.

-Abbracciami, Danilo. Stringimi forte, ti supplico. Non ho bisogno altro che di affetto, cosa che mi è stata negata a lungo e per troppe volte- sussurro.

-Ti abbraccio, tranquilla. Sono qui, piccola, qualunque cosa succeda, non dimenticarlo mai- mi accarezza la testa ed io annuisco appena, chiudo gli occhi e mi concentro sul suo buon profumo, per cercare di scacciare via i pensieri negativi.

<<<>>>

La vita è un tennel, nel quale quando entri, non sai quando ne uscirai.

La vita è racchiusa da tantissime sorprese, sia belle che brutte e Luca fa parte di quelle belle.

Ormai sono più di venti giorni che il mio ragazzo è in coma, Greta ha telefonato per informarsi sulle condizioni di Luca, a mio padre non ho risposto proprio, non ho intenzione di parlargli.

Sono qui nella stanza di Luca, è steso ancora su questo maledettissimo letto d'ospedale, l'aria diventa sempre più pesante, così come la mia testa che è intasata da pensieri orrendi.

Il Natale si sta avvicinando sempre di più, ma Luca non vuole saperne di svegliarsi e questo mi ferisce sempre di più ogni secondo che passa.

-Amore, tra poco è Natale, sai?- gli stringo leggermente la mano e delle lacrime solcano insistenti il mio viso.

-A-avevamo detto di passarlo i-insieme. Ricordi?- deglutisco piangendo.

-Tanto so che aprirai gli occhi, so che tornerai più forte di prima qui accanto a me a combattere contro tutto il male- avvicino il mio volto al suo e strofino leggermente e delicatamente il mio naso sulla sua guancia fredda e sorrido.

-Vinceremo noi contro quei bastardi!- esclamo.

-Contro quei bastardi sempre un passo avanti... Come dici tu, ricordi, mh?- gli domando proprio come se potesse sentirmi e potesse ribattere da un momento all'altro. 

-Ti amo, amore mio- farfuglio.

Gli accarezzo la testa dolcemente, proprio come se fosse un bambino tenerissimo.

-Ti amo, Luca. Non mollare, te lo chiedo per favore, non mollare. Qualunque cosa, io sono qui, okay?- gli chiedo sorridendo, gli stampo un bacio a fior di labbra e abbandono la stanza poco dopo.

Spero che Luca ce la faccia a superare anche questo brutto momento. Lui è forte, so che ce la farà.

Lui è forte, tanto.

Deve ritornare da me al più presto.

Ad un certo punto lo schermo del mio telefono si illumina, avvisandomi dell'arrivo di una notifica.

Aggrotto le sopracciglia, appena leggo il nome del mittente sento la rabbia invadermi.

Da James:
Quanto sto godendo, adesso quel brutto bastardo sta passando le pene dell'inferno e spero vivamente che non ce la faccia a risvegliarsi, deve patire per ciò che mi ha fatto. Credevate fossi morto, eh? Ve lo potete togliere di testa. Il cattivo non muore mai, può venire ferito, può cadere, ma si  rialzerà sempre per fare il culo a tutti.
Spero muoia e comunque, bambolina, non appena tornerai qui, tu sarai mia. Solo mia. Hai capito? Abbiamo una relazione in sospeso.
Ti amo. 

Non so se provare disgusto per un messaggio del genere o semplice pietà per il semplice fatto che James non sia stabile mentalmente, insomma non sta bene.

UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora