Da quella notte Luca non è più tornato a casa, siamo tutti molto in pensiero per lui e sinceramente vorrei sapere dove sia in questo momento.
È passata più di una settimana, sua madre ha detto che non è la prima volta che scompare così, all'improvviso, l'ha fatto anche altre volte.
Ha spiegato la madre che Luca è arrabbiato per qualcosa e si farà di nuovo vivo quando si sarà calmato o almeno quando le acque si saranno leggermente calmate.
Sono qui davanti la scuola e in lontananza vedo Greta correre verso di me.
-Buongiorno- fingo un sorriso.
-Buongiorno- ribatte col fiatone.
-Ho perso l'autobus e me la sono fatta a corsa!- esclama sbuffando.
-Sei in perfetto orario, tranquilla- dico mettendo in stand-by il mio cellulare.
-Luca?- mi domanda.
Scrollo le spalle e sento i miei occhi pizzicare.
-Vedrai che starà bene, non stare in pensiero, tesoro- mi dice dandomi una pacca sulla spalla.
Sospiro.
-Sto bene, davvero- trattengo le lacrime e mi faccio forza.
Lei sa tutto di me e Luca, le ho raccontato ogni minimo particolare in tutti questi giorni.
Riaccendo il telefono con la speranza di leggere il suo nome, ma mi arrivano tante notifiche, ma mai che mi arrivasse un qualcosa di suo.
È vero che ho partecipato quella notte a fargli perdere la pazienza, in parte è colpa mia se è finita, ma è anche vero che non posso permettermi più di stare male per qualcuno.
Avevo semplicemente bisogno di certezze, nulla di più.
Forse ho esagerato quella notte, ma anche lui non è stato da meno.
Noto Greta cambiare umore da un momento all'altro, sgrana leggermente gli occhi e sposta le sue lunghe trecce indietro, per poi afferrarmi per il polso.
-Entriamo!- esclama d'un tratto.
-Come mai hai tutta questa voglia di entrare?- ridacchio leggermente.
-Data da ricordare- aggiungo ridendo sonoramente, lei mi tira, ma appena mi volto, la mia felicità scompare, dando spazio ad un'espressione triste e delusa.
Luca è appoggiato alla sua macchina, con una ragazza a me del tutto sconosciuta posizionata davanti.
Ha le sue mani posizionate sul sedere di quella tizia e la sta baciando in una maniera talmente passionale, che sembrano nascere fiamme intense intorno a loro.
Deglutisco e mollo la presa della mia amica.
-Aurora avrei voluto farti entrare dentro per evitare tutto questo!- esclama Greta mortificata.
Li guardo ancora, sembra che la tizia voglia far arrivare la sua lingua nella gola del moro.
Sbatto le ciglia per non versare delle lacrime amare e infine sospiro, per darmi forza.
-Dai, entriamo. Non abbiamo nulla da fare qui davanti- sbotta la mia amica afferrandomi per il polso.
Deglutisco ancora una volta, li guardo ancora ed infine Greta mi trascina dentro, cercando di sdramatizzare.
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Sono capitata accanto al posto del moro, perché il mio l'ha occupato Ilaria, una ragazza da poco arrivata.
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UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA
FanfictionDicono che le cose inaspettate siano le più belle, o almeno quelle cose che in qualche modo ti stravolgono i piani. Aurora Rossi ha diciotto anni e frequenta un liceo in una città della regione Campania: Salerno. Non vede l'ora di prendere il diplom...