Alla fine ce la siamo cavata con una nota in condotta.
Siamo in macchina, sulla strada per il ritorno a casa.
Oggi abbiamo casa libera, mio padre e la madre di Luca sono andati a pranzo dalla mia nonna paterna e ritornano tardi.
Luca mi appoggia una mano sulla coscia, lo guardo negli occhi e rabbrividisco: è bellissimo, Dio.
-A che pensi, baby?- mi domanda lentamente.
Amo la sua voce, mi tranquillizza che è una cosa unica.
-Al fatto che abbiamo casa libera- rispondo sorridendo e lui si morde il labbro, per poi cambiare marcia.
-Casa libera, mmh- si lecca le labbra ed io arrossico immediatamente.
Cala il silenzio che poco dopo viene interrotto da lui.
-Cosa vorresti fare oggi, piccola?- mi domanda.
-Non so. Potremmo andare al cinema- propongo.
-Io riprenderei ciò che abbiamo interrotto prima a scuola- dice diretto e sento il mio cuore perdere infiniti battiti.
Lo guardo negli occhi, lui subito dopo sorride divertito.
-Scherzavo, se non vuoi non sei obbligata- mi spiega, così deglutisco.
-Tanto prima o poi arriva il momento- borbotta.
-Se non ti senti pronta devi stare tranquilla, Aurora. Veramente, non mi devi dimostrare nulla. Se hai paura che potrei lasciarti solo perché non facciamo "cose" devi stare tranquilla, perché non lo farò. È da pazzi pensare una cosa del genere- ritorna serio ed io annuisco, per poi appoggiare la mano sulla sua e cambiamo insieme la marcia.
-Ricordati piccola, una vera donna non si vede da come è nel letto, ma da come è nella vita di tutti i giorni, nella vita di ogni giorno- farfuglia facendomi brillare gli occhi, manco fossero due diamanti.
-Tu sei la mia donna preferita insieme a mia madre- dice d'improvviso, una scossa mi percorre il corpo interamente, i miei occhi si illuminano più di prima e sul mio volto nasce un piccolo sorrisetto.
-Mi hai stravolto in così poco, ti detesto D'Orso- ironizzo.
Sento il mio cuore battere all'impazzata, sono in Paradiso o cosa?
-No, no. Rossi tu mi ami, non dire cazzate- dice parcheggiando la macchina davanti casa, scendiamo e lui mi raggiunge subito, per poi stringermi la mano in maniera tenerissima, tanto da farmi sentire le farfalle nello stomaco.
-Hai ragione, ti amo- dico guardandolo negli occhi, mentre il vento mi smuove leggermente i capelli.
Mi afferra per i fianchi e posa le sue labbra sulle mie, giusto per stamparmi un bacio tenero e leggero.
Rientriamo dentro, posiamo gli zaini e ci rechiamo in cucina. Apro il frigo e afferro due tramezzini, ne porgo uno a Luca, così iniziamo a mangiare.
-Come stai, Luca?- gli domando di punto in bianco.
-Bene- deglutisce il boccone.
-Sono felice. Anch'io sto bene, con te mi sento bene. All'inizio non avrei mai pensato di perdere la testa per uno come te, ma... È successo- scrollo le spalle.
-Sì piccola, ma nella mia vita ci sono rischi, c'è pericolo, sono contento che tu abbia deciso di stare al mio fianco nonostante tutto, ma devi capire anche che starmi accanto non è del tutto facile- deglutisce l'ennesimo boccone ed io continuo a mangiare in silenzio.
Sospiro e incrocio il suo sguardo.
-Luca non temo la tua vita, nemmeno la mia è perfetta, okay? La vita di nessuno è perfetta, ognuno ha i propri problemi e a me non fanno paura i tuoi. A me fa paura solamente il fatto che io possa stare male di nuovo, perciò ti prego, promettimi che non sarà di nuovo così. Promettimelo. A causa di James sono stato malissimo e...- mi tappa la bocca e si avvicina a me.
Abbiamo entrambi finito il nostro pranzo.
-Non nominare quello stronzo- borbotta.
Gli tolgo la mano e sorrido di gusto.
-Qualcuno è geloso- mi mordo il labbro e lui serra la mascella.
Successivamente mi afferra per i glutei e mi posiziona sul tavolo alto della cucina, lui si posiziona tra le mie gambe ed ecco che il mio cuore ritorna a battere talmente veloce, che sembra voglia uscire fuori dal mio petto.
-Non mi provocare, bimba- farfuglia stringendo lievemente la mia coscia destra.
Sto troppo bene in questo momento.
Mi mordo il labbro inferiore chiudendo gli occhi e tiro indietro la testa, per tutte le emozioni stratosferiche che mi sta provocando.
Luca avvicina le sue labbra al mio collo, il mio respiro diventa irregolare, così come il suo.
Mi stampa diversi baci sull'incavo, io nel frattempo mi mordo il labbro e allaccio le mie gambe intorno al suo corpo.
Lo stringo a me e lo guardo negli occhi.
-Non provocarmi tu, tesoro- ironizzo.
Gli accarezzo il collo e noto che si rilassa ad ogni mio tocco e questa cosa mi fa impazzire.
Chiude gli occhi e si mordo il labbro inferiore, sorrido osservando il suo viso rilassarsi sempre di più e continuo con le carezze e grattini sul suo collo e dietro le orecchie, per poi avvicinarmi lentamente a lui, sorride e poso lentamente le mie labbra sulle sue.
Riapre gli occhi e mi guarda, poi li chiudiamo entrambi, dando vita ad un bacio pieno di passione, pieno di magia.
È la prima volta che mi capitano cose del genere con un ragazzo, nemmeno con James erano così accentuate le emozioni, eppure lo amavo da impazzire, ci morivo per lui, ma non so.
Con Luca è diverso. Lui è diverso da tutti gli altri, lo avverto sotto la pelle, lo avverto nel petto.
Lui con un solo sguardo mi mette ko.
Si stacca e afferra il mio volto tra le mani, poi mi accarezza le guance con i pollici e sfoggia un piccolo sorrisetto che mi fa avvertire scosse e brividi in tutto il corpo.
-Uh, un'Aurora ribelle!- mi guarda e ridacchia.
Mi stampa un bacio sulle labbra e sorrido all'istante.
-Dai, andiamo di là. Guardiamo un film- mi afferra in braccio e camminiamo insieme verso il divano.
Giuro, il suo sorriso mi fa stare troppo bene.
Luca D'Orso è interamente una droga.
La mia.
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UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA
FanfictionDicono che le cose inaspettate siano le più belle, o almeno quelle cose che in qualche modo ti stravolgono i piani. Aurora Rossi ha diciotto anni e frequenta un liceo in una città della regione Campania: Salerno. Non vede l'ora di prendere il diplom...