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In compagnia di Luca entro in classe, il mormorio che c'era poco fa svanisce e tutti puntano gli occhi sul ragazzo che sta accanto a me.

Lui inzia a mandare occhiolini e bacini alle ragazze che lo fissano manco fosse un dio.

James mi guarda, ma io lo evito. Serra la mascella e viene verso di me.

-Aurora possiamo parlare?- mi domanda, così Luca pone la sua attenzione su di lui ed assume un'espressione perplessa.

-Non ho nulla da dirti e tantomeno voglio sentirti sparare cazzate. Quindi già conosci benissimo la risposta- rispondo acida, per poi fingere un sorriso.

James ha il ciuffo color miele, uno sguardo profondo e gli occhi verdi, un sorriso pefetto ed una stutura media, per non parlare del suo profumo... Era una delle cose che più mi facevano impazzire di lui.

-Ti prego, è importante- quasi mi supplica.

-Non devi rompere, James- mi ribello.

Appena Luca sente questo nome si irrigidisce e mi afferra la mano, poi la stringe lievemente.

Ho tutti gli occhi puntati addosso, che bello!

-Andiamo fuori due secondi- James mi afferra per il braccio, ma Luca mi tiene, si para davanti a me e guarda malissimo il mio ex fidanzato.

-Carissimo stronzo non hai capito ciò che lei ha detto? Non ha niente da dirti e tantomeno vuole ascoltarti, perciò o ti levi dalle palle o ti levi dalle palle. Lascio a te la scelta- ringhia infastidito Luca.

-Chi ti dà il permesso di prenderti tutta questa confidenza, tossico?- stuzzica Luca.

Il moro chiude le mani in due pugni e serra la mascella: il suo sguardo è infuocato, qui non promette bene.

-Se poi ti spacco la noce del collo in due vediamo se hai il coraggio di infastidirmi!- esclama irritato il moro.

Afferro Luca per la mano e lo tiro verso di me.

-Ma che cazzo stai facendo? Vuoi una nota già il primo giorno di scuola? Calmati, non voglio altri casini per colpa di quello stronzo- spiego al moro che mi guarda irritato.

-Gli farei testa e muro centoventi volte, già mi sta sulle palle- borbotta.

-Resta zitto e buono qui, torno subito- gli dico.

Mollo la sua presa, ma lui mi afferra per il polso.

-Dove vai?- mi chiede.

-Voglio vedere cosa ha da dirmi- rispondo.

Fa per aprire bocca, ma lo interrompo.

-La vita è mia, non metterti in mezzo- lo guardo negli occhi, lui non ribatte e infine molla la presa, così esco fuori dall'aula insieme a James.

-Che cosa vuoi?- sbotto acida, incontrando gli occhi chiari di James.

-Cosa è quella testa di cazzo per te e cosa vuole da te?- mi domanda nervoso.

-Non sono fatti tuoi, ora non venire a fare la parte del ragazzo geloso e pentito, che non attacca- ribatto fredda.

-Ti voglio soltanto proteggere- confessa, ma non gli credo.

Ormai non credo più a nulla di ciò che mi dice.

-Ho sbagliato con te, Aurora. Credimi. Me ne sono pentito tantissimo, non è vero che ti ho solo usata...- lo interrompo.

-Ecco, anche perché con me non hai mai fatto niente!- preciso guardandolo negli occhi.

-Mi dai un'altra possibilità?- mi domanda con gli occhi lucidi.

UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora