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Luca's pov

Alla fine sono riuscito a far calmare Aurora, ho detto a Nicolò di sbarazzarsi di quella pistola ed ho portato Aurora qui a casa mia.

Adesso sta riposando sul letto, è qui, accanto a me.

La osservo respirare, è bellissima.

Ha dei lineamenti perfetti, sembra stata dipinta da un pittore. Quanto è bella.

Allungo la mano e le accarezzo i capelli, subito dopo inizia ad agitarsi nel sonno, si inizia a ribellare, a dire parole senza senso.

Mi avvicino immediatamente a lei e la stringo leggermente, per non farle del male. Ne ha già ricevuto troppo, non merita del male, è la cosa più bella del mondo, è la cosa più preziosa che la vita potesse regalarmi.

-Piccola, ehi- le stampo un bacio sulla fronte imperlata di sudore.

-No, vai via. Mi fai male- urla nel sonno, così la bacio per farla calmare, ma ottengo scarsi risultati.

-Perché mi fai questo, papà?- inzia a singhiozzare nel sonno e mi irrigidisco all'istante, capendo che la teoria del mio amico è vera: il padre la picchia.

Bruttissimo bastardo, giuro che questa gliela faccio pagare.

-Amore mio- sussurro e piano piano si calma.

-Ehi, apri gli occhi. Era solo un brutto sogno, ci sono io qui. Guardami- la accarezzo, apre gli occhi e mi guarda.

Quanto è bello il suo sguardo.

Amo veramente tutto di lei, anche il minimo dettaglio.

Mi guarda impaurita ed afferra il mio volto tra le mani, per poi stamparmi un bacio sulle labbra, che approfondisco immediatamente aggiungendo la lingua.

Sta tremando, lo sento che ha bisogno di me ed io sono qui per darle forza, sono qui per restare.

Quanto sono stato stronzo nel lasciarla a Londra? Se potessi tornare indietro, non lo farei.

È troppo preziosa per me.

-Baciami, ancora. Ho tanta paura- balbetta sulle mie labbra.

Mi afferra il volto e riprende a baciarmi, stavolta con più foga.

Mi sbottona la camicia frettolosamente e la getta a terra, mi bacia ogni centimetro di pelle ed io rabbrividisco sempre di più. 

Mi accarezza ed io impazzisco.

-Piccola...- mi mordo il labbro.

Con i suoi occhioni verdi mi scruta e poi deglutisce.

Scoppia a piangere, così la stringo forte forte a me e le accarezzo i capelli.

-Dimmi che resti, Luca. Te lo chiedo per favore. Morirei senza di te. Sto male- singhiozza facendomi spezzare il cuore.

-Io non ti lascio più da sola, promesso- le bacio la testa, il naso, infine le labbra.

Con la mano sfiora la mia schiena, il mio petto... Scosse e brividi non possono mancare.

Incedibile, solo lei mi fa quest'effetto.

-Resto con te- le sussurro all'orecchio, lei si limita a stringermi forte e a baciarmi il collo.

La devo proteggere, assolutamente.

James pov's

-Hai fatto quello che dovevi fare?- domando.

Annuisce.

-Dobbiamo farlo fuori entro l'estate. Ancora non è morto? Cazzo, ha un culo esagerato quello stronzo- ringhio infastidito, per poi sputare a terra.

-È decisamente uno stronzo- ribatte la persona in mia compagnia.

-Pagherà!- esclamo accendendo una sigaretta.

-Prima lui, poi lei che continua a corrergli dietro come un cagnolino. Faranno una brutta fine, voglio la mia vendetta, assolutamente- ribatto soffiando via il fumo.

-Ti aiuterò, voglio anch'io la mia vendetta- dice, prende la sigaretta dalle mie labbra e fa un tiro, dopo di che me la ripassa.

-Luca D'Orso è puntato e scoppierà molto presto- faccio gli ultimi due tiri e butto la cicca ormai consumata a terra.

UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora