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È arrivato il gran giorno della partenza, si va a Londra. Stare una settimana lontano da tutto e tutti secondo me potrebbe soltanto aiutarmi.

Siamo tutti qui sull'aereo, Greta è seduta vicino a me, sta dormendo con le cuffiette nelle orecchie.

Guardandola mi viene da sorridere, è buffa. Ha detto di non aver dormito per niente perché era troppo felice di partire.

Alzo lo sguardo e noto Luca passarmi vicino, incrocia i miei occhi, ma subito fa finta di nulla e si siede dietro di noi sospirando.

Sinceramente questa situazione è un tantino insopportabile, come faccio a non pensarlo se ogni due per tre mi compare davanti?

L'amore rende fragili e non puoi farci nulla. L'amore a volte ti consuma interiormente, senza che tu possa fermarlo. Non si può cancellare quel che è stato, non esiste nessun tipo di gomma, tutto resta impresso nei ricordi, tutto vive nei ricordi.

L'amore ti tortura, a volte è così.

È successo tutto velocemente con Luca, è stato il mio colpo di fulmine, dal primo sguardo non c'ho capito più niente.

Mi alzo, devo andare in bagno, mi sta venendo il mal di testa.

Lentamente mi reco verso il bagno e appena entro mi compare Luca davanti: non mi ero accorta che fosse venuto qui.

Lo guardo, lui mi guarda.

-Il tuo ex si è risvegliato- mi informa, così annuisco e mi schiarisco la gola.

-Buon per lui- ribatto fredda.

-Hai ripagato tutti i debiti?- lo stuzzico.

Sto male. Veramente male.

Mi guarda serio, quasi come se volesse urlarmi contro. Ormai lo conosco fin troppo bene.

-Ancora con questa storia?- fa una finta risatina.

-Sei solo una stupida bambina viziata- sputa acido.

Alzo un sopracciglio ed incrocio le braccia al petto. Mi sto irritando sempre di più, questo ragazzo mi fa diventare pazza.

-Che si fa gli ex amici dei propri ex fidanzati- aggiunge amareggiato.

-È stato uno sbaglio, stavo male per te, okay?- ribatto seccata, mettendo l'orgoglio da parte.

-Stavi male per me?- finge una risata.

-Ma quando? Tu quando sei stata male per me? Te lo dico io: mai- sbotta.

Queste domande mi spezzano il cuore, mi sta facendo capire che non ha mai capito nulla di me.

Le lacrime iniziano a premere insistentemente, vogliono scivolare giù, ma le reprimo.

Non voglio e non posso piangere davanti a lui.

-Non sai niente di me, Luca- scuoto la testa.

-Perché tu di me sai qualcosa?- mi stuzzica.

-Sì... So che sei uno stronzo- ribatto guardandolo negli occhi.

-Bene, bene!- esclama ironicamente.

-Per te ho rinunciato alle altre ragazze, ai soldi facili, ho rinunciato ad un mio tour, perché sarei stato lontano da te per tre mesi. Ho rinunciato alla mia vita per avere te, perché ti amavo, Aurora. Ti amavo sul serio, non ho mai amato nessuno, tu sei la mia prima fottuta volta in tutto e la scommessa non c'entra niente con te, ho dovuto fingere, altrimenti avrebbero pure potuto ammazzare sia me, che mia madre- deglutisce.

-Non avrei mai voluto lasciarti sola, non sarei potuto morire, non in quel momento, non quando avevo te tra le mie braccia. Eri qualcosa di unico che mi faceva sentire vivo, ti preferivo all'erba, cosa che non ho mai pensato su nessuna ragazza. Mi hai fottuto il cervello e per questo ti detesto, perché ormai dipendo da ogni tuo movimento- ammette ed i miei occhi si illuminano.

-Non so che cosa ti abbia detto Kevin, non è vero che dormo a casa sua, ma sto malissimo, questo è più che evidente- aggiunge con irritazione.

-Mi ha ingannata e mi ha fatto cadere nella sua trappola, magari per farti soffrire perché si è alleato con Martina che successivamente ti ha inviato la foto- spiego fredda.

-Non mi interessa più niente, però. Ormai è finita, io non torno più sui miei passi. Quando torneremo in Italia ci sarà James ad aspettarti, vuole stare con te ed è questo che l'ha spinto a portarsi la pistola dietro quel giorno. Voleva prima spararsi, poi voleva sparare me, così avrebbe avuto con te via libera. Ho fatto per togliergli l'arma ed è partito un colpo- scruta attentamente i miei occhi ed io deglutisco.

-A volte l'amore uccide manco fosse cocaina- borbotta.

Scuote la testa, mi sposta ed esce dal bagno, lasciandomi sola in queste quattro mura.

Benissimo, il mal di testa è soltanto aumentato.

UN CAOS PER DUE//CAPO PLAZA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora