ROOMATES - Una Spiacevole Convivenza

19. AUSTIN

Austin trasalì quando sentì i colpi dietro la sua porta.
– Avanti! – urlò senza staccare gli occhi dal computer.
– Dobbiamo parlare.
Quando alzò lo sguardo vide suo fratello in uno stato di confusione che lo fece preoccupare.
– Stai bene?
James non rispose alla domanda – C'è una cosa che devi sapere – rimase in silenzio per qualche secondo, come se non sapesse cosa dire – Ho chiamato quel mio amico poliziotto e ho fatto quelle famose ricerche su Sebastian Hook.
– James ti avevo detto di non farlo!
– Lo so! Ma ho visto Charlotte prima e mi sembrava così strana...
Charlotte era sempre strana, avrebbe voluto dirgli.
– E' stato arrestato per aggressione cinque anni fa.
– Senti James, non m'importa che cosa ha fatto quel tizio! Se Charlotte è felice buon per lei. Anzi non m'importa nemmeno di lei in realtà!
James lo ignorò – Ti ho inviato dei file via mail.
Austin alzò gli occhi al cielo e controllò la casella postale dal cellulare.
Quando aprì i file rimase scioccato.
Il volto era così pieno di lividi che se non fosse stato per quello sguardo triste sicuramente non l'avrebbe mai riconosciuta.
– Lui l'ha ridotta così?
La rabbia cominciò a ribollirgli dentro. Com'era possibile che le avesse fatto una cosa del genere.
– Non è tutto.
Austin deglutì preparandosi al peggio.
– Non ha ancora fatto nemmeno un giorno di carcere ma rischia grosso.
– Quanto?
– Da cinque a quindici anni.
– E perché ancora non è stato arrestato?
– Il suo processo è tra due mesi. A meno che...
– Cosa? A meno che cosa James?
– A meno che Charlotte non ritira la denuncia.
Senza nemmeno rendersene conto, era uscito di corsa dal suo ufficio ignorando la voce di suo fratello che gli intimava di fermarsi.
Salì per le scale fino al piano in cui lavorava Charlotte ma non la trovò alla sua postazione.
La rabbia stava cominciando a impossessarsi di lui. Non si sentiva così da mesi.
– Sto cercando Charlotte Gayle – disse nel tono più pacato possibile alla segretaria.
La donna lo guardò preoccupata – Ha un appuntamento?
– E' importante – le disse a denti stretti.
La donna rimase in silenzio per qualche istante – Chiedo se può riceverla.