– Posso? – le chiese.
Non sapeva come gli fosse venuto in mente di alzarsi da quella sedia e raggiungere Charlotte e James.
La complicità che aveva notato tra quei due mentre ballavano gli smosse qualcosa. Non era geloso di suo fratello. Sapeva che James non ci avrebbe mai provato con Charlotte. Lo feriva il fatto che, nonostante vivessero nella stessa casa da mesi, con lui non era mai stata tanto in confidenza.
– Certo – le disse lei con un sorriso un po' esitante.
Prima di andare, James gli passò accanto – Finalmente hai deciso di darti una mossa – gli sussurrò all'orecchio.
Charlotte afferrò la sua mano e lui la stinse forte a sé facendola trasalire.
Ballarono per qualche secondo in silenzio. Sentire il suo profumo lo fece stare bene.
– Stai bene? – le sussurrò all'orecchio.
– Non ci parliamo da una settimana e mi chiedi se sto bene?
– Non mi sembra che tu stia bene.
Sospirò e si appoggiò a lui – Il processo sarà tra qualche giorno.
– Quindi è per questo che ti vedi con mio fratello?
La sentì ridere – E per cos'altro? Pensavi che avessi una tresca con lui?
Rise anche lui – Mi sembri abbastanza impegnata – Era ovvio che si riferisse a Liam. Il modo in cui la guardava lo irritava non poco. Ma cosa poteva farci? Un po' era anche colpa sua se si trovavano in quella situazione.
– E' simpatico – disse a un certo punto.
– Ma?
– Cosa ti fa credere che ci sia un "ma"?
– Oh andiamo! Con te c'è sempre un "ma"!
Rise di nuovo e gli fece piacere sentire quel suono.
– Non è poi così interessante.
Austin si scostò e la guardò negli occhi.
Charlotte avrebbe anche potuto usare lo sguardo per comunicare, i suoi occhi parlavano più chiaro della sua bocca.
– Non è te – disse infine.
Il suo sguardo si velò di una strana tristezza ma, prima ancora che lui potesse dire qualcosa, lei si staccò da lui e si diresse fuori dalla stanza.
In un batter d'occhio James gli fu vicino – Austin! Che cosa hai combinato?
– Non è stata colpa mia. E' solo che...
– Va da lei! – gli intimò il fratello.
Quando la raggiunse, però, lei si era già riunita al suo fidanzato.
Liam aveva cinque dita stampate sul volto e vederlo così sconvolto lo divertì.
Ben fatto Claire!, pensò.
– Quella bisbetica della tua ragazza ti aspetta di fuori. Vuole tornare a casa – gli disse indicando Claire, seduta su un gradino fuori dalla villa.
Austin notò la strana espressione sul volto di Charlotte quando Liam definì Claire "la sua ragazza". Ma non ribatté, né lo contradisse.
– James vieni con noi?
James distolse lo sguardo verso Charlotte per un breve attimo.
– Prendo un taxi più tardi.
Austin guardò per un ultimo istante Charlotte.
Avrebbe voluto dirle tante cose. Era per quello che si era fatto coraggio e aveva ballato con lei.
– Ci vediamo Charlie.
– Si, ci vediamo – mormorò lei.
Si diresse verso Claire.
La ragazza era stravolta dal pianto.
– E' proprio uno stronzo. Cosa ci ho visto in lui proprio non lo so!
Salì in macchina sbattendo forte la portiera – Già. È proprio quello che mi stavo chiedendo anche io – disse ripensando a come Charlotte avesse lasciato che lui le parlasse in quel modo.
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ROOMATES - Una Spiacevole Convivenza
RomanceCharlotte si è appena laureate ed ha ottenuto un posto come stagista in una prestigiosa casa editrice di Los Angeles. È una ragazza molto indipendente, in gamba e ama divertirsi. Austin ha deciso di riprendere in mano la sua vita dopo anni di sbanda...