– Che succede? – gli chiese Charlotte non appena James uscì dell'appartamento.
Lui la guardò per la prima volta da quando era entrata nella stanza. Aveva gli occhi segnati da profonde occhiaie e il volto ancora un po' rosso nel punto in cui Sebastian doveva averla colpita.
– Nulla – rispose riportando lo sguardo alla tv – È tardi. Preparati se vuoi che ti accompagni
– Non sei tenuto a farlo.
– Charlotte preparati e basta!
Si aspettò che lei ribattesse ma non lo fece.
Si allontanò per poi tornare dopo pochi minuti.
Silenziosamente salirono sull'ascensore e poi percorsero la strada fino a casa del bastardo.
– Non pensavo che sapessi dove vive – disse a un certo punto Charlotte.
– Me lo hai detto tu.
Lei fece una strana espressione – Non ricordavo di averlo fatto. Ci siamo visti così poco da quando...
– Siamo arrivati.
Charlotte non aggiunse altro. Prese le chiavi dell'appartamento e uscì dall'auto prima che lui parcheggiasse.
Quando entrarono Austin notò che nell'appartamento c'era un gran casino.
I mobili erano rovesciati e c'erano dei vetri rotti sul pavimento. Austin non poté fare a meno di notare del sangue sul tappeto.
– E questo? – chiese Charlotte che seguì la direzione del suo sguardo.
– Quando sono arrivata per terra ho urtato un pezzo di vetro – gli rispose con un tono talmente pacato che per un momento si chiese se fosse davvero la stessa ragazza che aveva trovato la sera prima in lacrime sul pianerottolo.
Deglutì e la guardò negli occhi – Che cosa ti ha fatto Charlotte?
In silenzio, Charlotte si avvicinò a lui e si tolse il giubbotto e la t-shirt. In altre circostanze quel gesto gli sarebbe bastato per fargli perdere il controllo. Ma quando Charlotte si voltò mostrandogli la schiena, lo pervase una gran ondata di rabbia.
Aveva un taglio sulla spalla e vari lividi sulle braccia e sui polsi.
– Charlotte – mormorò passando un dito sul taglio che segnava la sua spalla.
Lei rabbrividì e si rimise la maglia.
– Contento?
Lui scosse la testa – Io te lo avevo detto che...
– Lo so Austin, so che cosa mi avevi detto! – sembrava sull'orlo di una crisi isterica – Ma io ci credevo. Credevo che davvero fosse cambiato. Che davvero potesse amarmi come merito.
– Meriti di essere amata davvero, non in quel modo. Quello non era amore.
Charlotte lo guardo sorpresa.
Aveva pensato che meritasse qualcuno capace di prendersi cura di lei. Qualcuno che potesse amarla davvero. Qualcuno che toccandola avrebbe dovuto procurarle piacere e non tutto quel dolore.
– Ho tutto – disse con gli occhi bassi – Possiamo andare.
Nella strada del ritorno non fiatarono.
Quando arrivarono nell'appartamento lei si rinchiuse nella sua stanza per tutto il pomeriggio e lui provò a lavorare.
Fu impossibile.
Non riuscì a fare a meno di pensare ai lividi di Charlotte.
Al suo viso stravolto quando l'aveva vista rannicchiata davanti alla porta di casa.
E a quel bacio prima che succedesse tutto quel casino.
Non poté fare a meno di pensare a cosa sarebbe successo se Sebastian non fosse sbucato dal nulla trascinandola via con sé.
Posò i fogli nel raccoglitore. Non poteva lavorare con tutti quei pensieri che gli frullavano in testa.
Inviò un sms a James.
Novità?
È a New York fu la risposta quasi immediata di James.
Sospirò per il sollievo.
Era quasi ora di cena e Charlotte non toccava cibo da chissà quanto tempo.
– Charlotte? – chiamò bussando alla porta.
– Entra – rispose con voce così bassa che se non fosse stato per il silenzio di quell'appartamento non l'avrebbe mai sentita.
– Hai fame?
Era avvolta nelle coperte fino alla testa e sembrava sul punto di addormentarsi
–No – disse piano.
– Allora io vado. Se ti serve qualcosa...
– Nessuno verrà a disturbarmi, non preoccuparti.
No, nessuno sarebbe andato da lei quella notte. Nessuno le avrebbe fatto più del male.
– Austin? – alzò la testa e lo guardò con quei suoi grandi occhi nocciola – Avvisami se porti qualcuno almeno metto le cuffie – disse con un sorriso.
Austin ricambiò il sorriso e si richiuse la porta alle spalle.
Non aveva nemmeno voglia di uscire quella sera ma aveva bisogno di distrarsi da tutto quello che era successo.
Aveva bisogno di distarsi dal ricordo delle labbra di Charlotte sulle sue.
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ROOMATES - Una Spiacevole Convivenza
RomanceCharlotte si è appena laureate ed ha ottenuto un posto come stagista in una prestigiosa casa editrice di Los Angeles. È una ragazza molto indipendente, in gamba e ama divertirsi. Austin ha deciso di riprendere in mano la sua vita dopo anni di sbanda...