30. CHARLOTTE

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Liam fu una gran bella scoperta.
Aveva accettato di uscire con lui solo per distrarsi un po' ma alla fine si era davvero divertita.
Quando aveva capito che l'avrebbe portata al bowling aveva un po' storto il naso ma dopo solo qualche minuto aveva cominciato a ridere come non rideva da tempo.
Durante tutta la sera lui non fece nulla di inopportuno. Era uscita con parecchi ragazzi che fin dal primo istante gli avrebbero volentieri infilato la lingua in gola.
Liam era un ragazzo a modo.
Non l'aveva nemmeno sfiorata. Non aveva fatto battute inopportune e non le aveva ripetuto in continuazione quanto fosse bella solo per attirare la sua attenzione.
– Sono stata davvero bene – gli disse quando lui si fermò nel parcheggio sotto al suo palazzo.
– Pensavo che non ti saresti divertita. In genere non sono bravo con gli appuntamenti – disse con un po' di imbarazzo che lo rese un po' tenero ai suoi occhi.
– E invece mi sono tanto divertita! – rispose con un sorriso – La prossima volta niente bowling però! Sono una schiappa.
Risero entrambi – La prossima volta? – ripeté lui – Mi stai dicendo che saresti disposta a uscire una seconda volta con me?
– Posso fare quest'opera di bene – disse facendogli l'occhiolino.
Il sorriso di Liam svanì pian piano mentre si avvicinava a lei.
Le diede un leggero bacio sulle labbra.
– Scusami, io...
Lei gli mise una mano sul viso – Non fa nulla – disse guardandolo dolcemente – E' meglio se salgo.
Liam annuì – Ci vediamo!
Lo salutò con un cenno della mano ed entrò.
Si sarebbe aspettata di trovare un disastro in caso ma con sua grande sorpresa la casa era pulita e profumata.
Quando arrivò nella sua stanza la luce dell'abatjour si accese e trasalì quando vide Austin sdraiato sul suo letto.
– Che cosa ci fai qua dentro?
– Ti sei divertita con il figlio del capo? – chiese ignorando la sua domanda.
– Si, abbastanza.
– Lo hai baciato?
– Che te ne frega?
– Hai il rossetto sbavato.
Charlotte si guardò allo specchio. Il suo rossetto era intatto.
Quando riportò lo sguardo su Austin lui la stava guardando in modo molto strano.
– Chi sarà il prossimo che bacerai? James? Il nuovo ragazzo della caffetteria?
Sospirò e gli sorrise – Un bacio è solo un bacio. Non significa nulla – rispose usando le sue stesse parole.
Austin rimase serio.
Si alzò e le andò incontro.
– Ti avevo chiesto cosa ci facessi nella mia stanza.
– Ti devo dire una cosa.
– Dimmela allora.
Austin la guardò intensamente ma poi distolse lo sguardo.
– Esci Austin. Non ho voglia di perdere tempo con i tuoi giochetti – disse voltandogli le spalle.
Inavvertitamente, Austin le passò un dito sulla spalla, nel punto in cui si era ferita a casa di Sebastian.
Un brivido la percorse per tutto il corpo.
– Sono andato a cercarlo quella notte.
Si voltò di scatto – Cosa? – chiese stupita.
Lui annuì – Volevo gonfiarlo di botte per quello che ti aveva fatto.
– Perché? – chiese d'istinto.
– Perché non era giusto che la passasse liscia.
Charlotte sorrise. La collera che provava nei suoi confronti svanì.
Gli gettò le braccia al collo.
Lui rimase un po' rigido all'inizio ma poi gli mise una mano sulla schiena.
– E questo per cos'è? – gli chiese lui.
– Per ringraziarti.
Si staccarono dopo pochi secondi.
Lui sembrava imbarazzato, come se non fosse abituato a una cosa simile.
– Buonanotte Charlotte.
Gli sorrise – Buonanotte.

ROOMATES - Una Spiacevole ConvivenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora