29. AUSTIN

12.2K 370 9
                                    

Una settimana dopo quello spiacevole avvenimento con il suo ex ragazzo, Charlotte sembrava tornata quella di sempre.
Aveva ricominciato a starsi sulle sue e sia in casa sia in ufficio si vedevano poco e niente.
Non aveva la minima idea se avesse deciso o meno di denunciare Sebastian. Non ne aveva parlato con lei e non lo aveva neppure chiesto a James. Aveva deciso che non si sarebbe più intromesso nella sua vita. Lei era solo la sua coinquilina, nient'altro.
– Mi passi la birra? – gli chiese Tom dandogli una gomitata.
Aveva invitato Tom e James a guardare la partita da lui per passare un po' di tempo insieme.
– Come va con la biondina? – chiese Tom divertito.
Austin alzò le spalle – Siamo amici.
– Amici? – Tom rise divertito – Dimmi che almeno quella te la sei fatta! – disse indicando la porta della camera di Charlotte.
– No, idiota! – rispose dandogli un leggero pugno sul braccio.
– Sei proprio un idiota Tom! – confermo James senza riuscire a trattenere un sorriso.
Poco dopo sentirono il rumore dei tacchi che battevano sul pavimento.
Charlotte comparve in salotto e calò il silenzio.
Indossava un abito corto e molto attillato che lasciava le cosce scoperte. Non era niente che lui non avesse già visto e gli tornò in mente la prima volta che la vide ballare al Lux. Indossava un abito simile e la sua espressione era tutt'altro che innocente.
– Come sei bella Charlie! – disse James.
Già , era proprio bella.
Tom la squadrò da capo a piedi e la sua espressione da pesce lesso lo infastidì parecchio.
– E' solo un vestito – rispose lei.
Come faceva a non rendersi conto di quanto era bella?
– Hai un appuntamento? – chiese James che, a quanto pare, era l'unico che riusciva a usare ancora il dono della parola.
Lei sorrise radiosa – Esco con Liam.
Non poté fare a meno di spalancare gli occhi.
– Non ti hanno detto che è un conflitto di interessi uscire con il figlio del proprio capo?
Sapeva che l'avrebbe irritata e quando vide il suo sorriso svanire per un attimo si sentì soddisfatto.
– E' meglio se vado. Mi sta già aspettando da un pezzo – rivolse uno sguardo a James – Ci vediamo.
– Divertiti! – gli urlò lui.
Non appena chiuse la porta, Tom fece un fischio.
– E' proprio una gran figa! E tu sei proprio uno cretino a non portartela a letto! Se fosse la mia coinquilina non sai quanto mi divertirei.
– Dacci un taglio Tom – rispose seccato.
James lo guardò e rise.
– Dovresti parlarle dell'appartamento.
– Lo farò quando sarà il momento.
– Parlale il prima possibile. Più aspetti e più si infurierà. Anche se, conoscendola, si infurierà a prescindere.
Sorrise al pensiero della faccia buffa che faceva tutte le volte che tentava di tenere il broncio.
– Le parlerò, te lo prometto. 

ROOMATES - Una Spiacevole ConvivenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora