ROOMATES - Una Spiacevole Convivenza

49. AUSTIN

Austin aveva provato a chiamare Charlotte per tutta la notte senza ricevere mai una risposta. A un certo punto, verso le sei, aveva cominciato a rispondere la segreteria telefonica e Austin capì che aveva spento il cellulare.
Verso le sette si era cambiato e si era in messo in macchina diretto verso casa di James. Charlotte parlava con lui, probabilmente lui sapeva dove si trovasse.
Durante il tragitto si chiese come fosse stato possibile cedere alle provocazioni di quello stronzo. Era chiaro che c'era una spiegazione a ciò che gli aveva detto Liam. Ma il fatto che lei non gli avesse detto nulla lo aveva fatto impazzire e, come suo solito, anziché parlare si era comportato da stupido.
Bussò alla porta di James un paio di volte prima che lui gli aprisse.
– Che cosa vuoi? – gli disse. Era molto seccato e parecchio stanca a giudicare dal suo viso stravolto.
Austin entrò nell'appartamento e quando notò una valigia rossa si sentì sollevato.
– Dov'è? Sta dormendo? – chiese entrando in camera da letto.
Ma lì non c'era nessuno.
– Non è qui. – disse James appoggiandosi alla parete con le braccia conserte.
– E allora dov'è James?
– Ha lasciato momentaneamente la città.
– Dov'è andata? Dimmelo! – urlò.
– No Austin! Non ti permetterò di ferirla di nuovo!
Austin perse le staffe e gli diede un pugnò pentendosene immediatamente.
Aveva litigato con parecchia gente ma mai con suo fratello.
James per un attimo sembrò sconvolto ma poi sul suo viso ritornò la rabbia.
– Puoi anche gonfiarmi di botte se vuoi. Non ti dirò nulla! – disse a denti stretti – Ti avevo avvisato. Ti avevo detto che non sarebbe andata a finire bene questa storia! Non puoi stare con Charlotte. Lei è troppo per te Austin!
Ferito da quelle parole, andò via sbattendo la porta alle spalle.
Era vero, non meritava di stare con Charlotte. Ma non poteva arrendersi così.