39. AUSTIN

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Turbato per l'atmosfera che aleggiava in casa, Austin decise di andare a trovare il fratello.
– Tutto bene? – gli chiese James quando lo vide.
– Si.
– Non sembra affatto.
Austin sospirò – E' tutto così complicato.
– Parli di Charlotte?
– Come fai a saperlo?
James balbettò – Mmm io...
Austin guardò l'appendiabiti. – Che cosa ci fa il suo giubbotto qua?
James mise le mani davanti – Non è successo nulla! L'ho solo incontrata al bar qui sotto.
– Al bar? E cosa faceva?
– Era ubriaca. Dei ragazzi la stavano importunando. Le ho chiesto se volesse essere accompagnata a casa ma a giudicare dalla sua risposta ho immaginato che aveste litigato.
Sollevato per il fatto che non aveva passato la notte con Liam, decise di spiegare a James come stavano le cose.
– Tutto il contrario. Ci siamo quasi baciati.
James impallidì – Non posso crederci.
– Mi piace James. Non sai quanto.
– Questo lo avevo capito. Solo non capisco perché hai portato qualcuno a casa dopo averla quasi baciata. Sei rimasto così frustrato dal fatto di essere stato respinto da aver pensato di sfogarti con un'altra?
– Ma di che cosa parli?
– Austin non prendermi per il culo! – sbottò James – Charlotte mi ha detto che eri con qualcuno ieri sera. Per questo non ti ha avvertito che passava la notte qua.
Il suo dubbio divenne certezza.
Aveva sentito davvero la porta aprirsi quella sera.
Charlotte doveva aver visto le birre e le cose di Claire sul divano e aveva pensato che loro due...
James sospirò – Sai che cosa mi ha detto ieri? Che le hai spezzato il cuore.
Austin si sentì tremendamente in colpa.
– Devo parlarle.
– Non credo che sia una buona idea – gli disse James – Ti voglio bene Austin, non sai quanto. Ma Charlotte ha troppi problemi. Non può preoccuparsi anche di te e delle tue continue cazzate.
– Potrei essere un uomo migliore, per lei.
– Non è una cosa semplice.
– Ne vale la pena. Lei ne vale la pena.
Guidò fino a casa, pronto a confessare i suoi sentimenti.
Quando arrivò nel parcheggio la vide e poco dopo anche lei lo notò.
Camminò nella sua direzione e lui fece lo stesso.
– Charlotte! Devo dirti una cosa.
– Non posso, devo andare.
Poco dopo si affiancò un'auto blu alla cui guida c'era Liam.
– Stai uscendo con lui?
Charlotte annuì – Gli piaccio davvero.
– No Charlotte.. Io... – sospirò.
– Non dire nulla. Va bene così.
Dopo avergli dato un'ultima occhiata, salì sull'auto.
Con la coda dell'occhio vide il sorriso soddisfatto di Liam. Lo stronzo era felice di vederlo ridotto in quel modo.
In quel momento capì cosa aveva provato lei la sera precedente tornando a casa e sentendo Claire.
L'aveva persa ormai.
Non c'era più niente che potesse fare. 

ROOMATES - Una Spiacevole ConvivenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora