Il mattino seguente venne svegliata da un gran baccano.
Ci mise qualche istante a ricordare dove si trovasse e soprattutto a ricordare che cosa fosse successo la sera precedente.
L'alcol.
I balli scatenati insieme a Austin.
Poi aveva sentito quel forte dolore alla testa.
La corsa verso l'appartamento di Sebastian.
Le sue parole piene di rabbia.
Lo schiaffone che le aveva fatto fischiare le orecchie.
Se solo avesse ascoltato Austin fin dal primo istante non sarebbe mai successo tutto quel casino.
Passò dalla sua stanza e si infilò un pantalone della tuta e una giacca. Quando arrivò in salotto non avrebbe mai immaginato di trovare tutta quella confusione.
Il primo sguardo che incrociò fu quello di Jessica. La sua amica le andò incontro e la strinse forte a sé.
– Mi dispiace così tanto averti trascinata a quella festa – disse quasi sull'orlo del pianto.
Charlotte alzò lo sguardo e incrociò gli occhi buoni di James. Le sembrò molto preoccupato nonostante il sorriso gentile che le rivolse.
Poi incrociò quello di Austin. In un primo momento ebbe quasi la sensazione che fosse arrabbiato con lei. Quando ricordò di averlo baciato avvampò e lui dovette accorgersene perché si voltò verso la TV e assunse la sua solita aria disinteressata.
– Josh mi aspetta di sotto – le disse Jessica staccandosi da lei – Mi dispiace non poter rimanere qui con te a discutere di quanto siano stronzi gli uomini – disse rivolgendo lo sguardo su James e Austin – Ma ti prometto che il prossimo weekend festeggeremo il tuo ritorno nel club dei single!
Un'altra festa? No grazie, pensò.
– Ma non hai appena detto che il tuo ragazzo di aspetta? – disse Austin senza distogliere lo sguardo dalla tv.
Jessica alzò gli occhi al cielo e abbracciò di nuovo la sua amica – Ci sentiamo presto. Chiamami se hai bisogno di sfogarti.
Charlotte si sforzò di ricambiare il suo sorriso – Lo farò.
Non appena Jessica uscì, Charlotte sprofondò sul divano prendendosi la testa tra le mani.
– Che cosa le avete raccontato? – chiese senza staccare gli occhi dal tappeto.
– Che tu e Sebastian avete rotto – rispose James – Anche se ancora non capisco che cosa lo abbia fatto scattare così.
Charlotte avrebbe voluto guardare Austin ma si costrinse a non farlo.
Fu sollevata nel sapere che Jessica non sapeva come fossero andate davvero le cose. Non aveva nessun segreto con lei, eccetto Sebastian. Non aveva mai raccontato alla sua amica di quel fidanzato violento che per anni l'aveva maltrattata. Si era limitata a dire solo che era uno stronzo e quando Jessica le aveva chiesto il motivo per cui era tornata insieme a lui, Charlotte se n'era uscita con la teoria secondo cui tutti meritavano una seconda possibilità.
Quanto era stata stupida. Se solo avesse ragionato un po' di più...
– Dovresti andare dalla polizia.
Trasalì – No, neanche per sogno! So già come andrebbe a finire.
– In cinque anni le leggi sono cambiate! Non avrebbe diritto di avvicinarsi a te e quello che ti ha fatto ieri sera non farebbe che aggravare la sua pena. Non lo rivedresti mai più.
– Sono le stesse cose che mi sono sentita dire anni fa, quando l'ho denunciato per la prima volta – sbottò lei – Come vedi non è servito a nulla! Il trauma cranico e il volto talmente gonfio da rendermi irriconoscibile persino ai miei genitori non sono serviti a nulla!
James la guardava con compassione e lei odiava tanto quello sguardo. Ma non poteva di certo biasimarlo. Aveva davanti una ragazza trasandata ancora sotto shock. Gli occhi gonfi per il pianto e la rabbia che le bruciava nelle vene.
– Noi possiamo aiutarti Charlotte – guardò Austin in cerca di aiuto ma non lo ricevette. Lui continuò a starsene lì immobile, senza batter ciglio.
Forse, se avesse avuto un avvocato come James fin dal principio, Sebastian sarebbe in cella già da un pezzo.
– Posso pensarci?
James aprì la bocca per dire qualcosa ma la richiuse non appena incrociò lo sguardo di Austin.
– Chiamami quando sarai pronta – disse infine James – Ma ti consiglio di non pensarci troppo.
Charlotte annuì e cominciò a prendere seriamente in considerazione ciò che le aveva detto James.
– Dovrei andare a prendere le mie cose nel suo appartamento – disse guardandosi i pantaloni.
– Ti accompagno se vuoi.
– Lo faccio io – disse Austin.
Sia lei sia James lo guardarono increduli.
– Ne sei sicuro? Potrebbe essere ancora lì...
– Ti assicuro che non sarà lì.
James la guardò – Per te va bene?
Non aveva idea del motivo per cui si stavano comportando in quel modo ma non le importò. Voleva portar le sue cose via da quella maledetta casa.
– Credo di sì.
James le rivolse un ultimo sguardo e si alzò dal divano – Chiamatemi se ci sono novità – disse al fratello prima di andare via.
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ROOMATES - Una Spiacevole Convivenza
RomanceCharlotte si è appena laureate ed ha ottenuto un posto come stagista in una prestigiosa casa editrice di Los Angeles. È una ragazza molto indipendente, in gamba e ama divertirsi. Austin ha deciso di riprendere in mano la sua vita dopo anni di sbanda...