22. AUSTIN

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Non sapeva se fosse per via dell'alcol o per via della musica ma Austin si stava divertendo un sacco. Non rideva in quel modo da anni!
Charlotte era molto più divertente da ubriaca, pensò.
E quella sera era anche particolarmente bella.
Si avvicinavano sempre di più tra una canzone e un'altra. A un certo punto il sedere di lei si strusciò contro il suo ventre e sentì una scarica per tutto il corpo.
La attirò a sé e lei rise.
Più si muoveva accanto a lui e più lui la desiderava.
Non l'aveva mai vista sotto quel punto di vista.
Sapeva che era bella, ma non pensava che gli potesse mai piacere fino a quel punto.
– Charlotte smettila – le sussurrò.
– Non sto facendo nulla – disse lei continuando a ballare – Ti sto solo dando una prova di quanto sono divertente quando non mi prendi in giro.
Continuò a ballargli attaccata strusciandosi contro di lui per il resto della canzone.
Poi alzò la testa e i loro occhi s'incrociarono.
Charlotte lo baciò leggermente sulle labbra e il corpo di Austin andò in fiamme.
Cercò di attirarla a sé. Al diavolo la discussione che avevano avuto. Al diavolo i casini in cui lo aveva messo lasciando la casa senza preavviso. Al diavolo Sebastian.
La voleva baciare. E magari spingersi anche oltre fuori da quel locale.
Ma quando si protese per ricambiare il bacio, Charlotte venne trascinata via da lui.
Sebastian l'aveva afferrata per i capelli e la stava portando fuori dal locale con forza nonostante le sue proteste.
Nessuno si accorse di nulla. C'era troppo caos nell'aria.
D'un tratto l'adrenalina si trasformò in paura.
Corse nella loro direzione sgomitando tra la gente.
Quando arrivò fuori Charlotte era già dentro la macchina e lui aveva appena messo in moto l'auto.
– No! Charlotte! – urlò disperato.
Pochi attimi e Sebastian sfrecciò via.
Tornò nel locale e cercò Jessica. Sapeva che era lì, l'aveva intravista poco prima.
Ma di lei non c'era alcuna traccia.
Non sapeva cosa fare. Non aveva idea di dove vivesse Sebastian.
Uscì e prese la sua macchina. Iniziò a guidare senza meta perlustrando ogni singolo luogo internato in cui l'aveva potuta portare.
L'immagine del volto tumefatto di Charlotte gli ritornò in mente.
Doveva trovarla prima che quel pezzo di merda le facesse del male. 

ROOMATES - Una Spiacevole ConvivenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora