🎀 29. Somethin' stupid like...

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Se avete 4 minuti di calma e silenzio, guardatelo. È in italiano ✔ e grazie a SuraAboubakar per avermelo fatto conoscere.

La gamba di Mimi prese inconsapevolmente a tremare e una mano si infilò sotto la tovaglia per posarsi sul suo ginocchio

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La gamba di Mimi prese inconsapevolmente a tremare e una mano si infilò sotto la tovaglia per posarsi sul suo ginocchio.

«Stai per far ribaltare i calici» le sussurrò Confiance.

La risposta della ragazza fu coperta da uno scroscio di applausi. Erano applausi piuttosto freddi e guardinghi, come se la platea stesse solo aspettando il momento di convertirli in altro.

Fischi, risate, pomodori... non lo so. Non lo so proprio e ho paura di quel momento. Non voglio che arrivi. Non voglio che Etienne subisca un'umiliazione del genere. Non è giusto.

«Mimi, santo cielo!» la mano di Confie si avvinghiò alla sua gamba e lei realizzò di avere tutti gli occhi della tavolata puntati addosso. Stava dondolando così freneticamente che la CocaCola nei bicchieri dei bambini si era veramente spanta sulla tovaglia. Nel dubbio, Chanel aveva anche abbaiato.

Benissimo. Grazie per avermi passato la Tourette, Etienne. Grazie per starmi facendo impazzire.

«Relájate, linda» le suggerì Ignacio, dandole un colpetto sulla mano che stringeva il collo di un calice vuoto. «So che lo vorresti, ma stavolta non sei tu quella che sta per essere incoronata pubblicamente.» 

No, non era lei, per fortuna o purtroppo, ma dopo gli eventi di quella giornata, era come se si sentisse presa in causa in prima persona. Le stava succedendo qualcosa di inaudito: riusciva ad immaginare i pensieri di Etienne, a percepire le sue vere emozioni, a mettersi nei suoi panni. 

La chiamavano empatia, ma Mimi non la conosceva.

Sebbene non molto tempo prima fosse stata una grande sostenitrice dell'umiliazione pubblica per mettere fuori gioco il suo collega, ora non poteva sopportare il pensiero che stesse per accadergli di nuovo. Perché ora sapeva quali effetti si verificavano in lui e non poteva lasciare che venisse nuovamente catapultato in un buco nero. Non quando aveva fatto un'enorme fatica per aiutarlo ad uscirne.

Mimi si prese una gomitata e decise di non accavallare mai più le gambe. Si guardò intorno, mentre Etienne colpiva il microfono in imbarazzo, per verificare che fosse funzionante.

Che diavolo vogliono saperne questi ricconi, di lui? Guarda che facce da snob. Guarda che ignoranti criticoni. Probabilmente non hanno nemmeno mai aperto Wikipedia e rideranno come idioti al primo tic di Etienne, senza minimamente sapere quanto male gli faranno.

...oh.

Il discorso di Etienne si svolse esattamente com'era stato previsto. Belle parole, sagge considerazioni, ma una resa che avrebbe lasciato a desiderare tutti i collaboratori e sostenitori del marchio. Ad un certo punto, infatti, l'erede si bloccò, proprio come era capitato quel pomeriggio: sembrava talmente braccato dalla sua crisi da non riuscire più ad andare avanti, mentre i primi risolini già si sparpagliavano tutt'attorno.

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