🎀 31. Caduta di stile

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Il cuore di Mimi rimbombava già nella gola quando sulle sue labbra si appoggiarono quelle di Etienne

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Il cuore di Mimi rimbombava già nella gola quando sulle sue labbra si appoggiarono quelle di Etienne. Sul basso un po' irregolare del suo battito, ci fu un bacio a stampo con un schiocco melodioso, perfetto per gli accompagnamenti di La vie en Rose che suonava ancora in sottofondo. 

Poi entrambi si guardarono da sotto le ciglia, senza aver capito chi dei due avesse ceduto per primo e, nel piacevole torpore del dubbio, decisero contemporaneamente di tornare ad assaporarsi. Quelle note non erano bastate, mancavano ancora quelle di cuore e quelle di fondo per completare la melodia.

Infatti, stavolta osarono di più; schiusero le labbra e si permisero di stringere quelle dell'altro in una morbida pressione. Mimi mugolò quando Etienne le sfiorò la lingua con la propria.

La timidezza durò poco, poi Mimi sollevò una mano che andò ad avvolgere la guancia di Etienne, pizzicandolo di freddo a causa dei tanti anellini che portava. La dolcezza era intrigante ma allo stesso tempo una tortura insopportabile per lei: si alzò sulle punte e intensificò quel bacio per sentire com'era davvero il cuore di Etienne Pavonard Gautier. Prese un respiro tremante, già corto a causa del coinvolgimento, poi chiuse la bocca sulla sua, di nuovo, risucchiando un sapore profumatissimo. In quel momento, non le importò dei tic che la sua intraprendenza aveva causato.

Non fermate lui, fermate me! Fermatemi adesso, o stanotte finirà male.

Quando le loro lingue ebbero capito le rispettive note di testa, Etienne strinse forte la schiena di Mimi e mirò a sua volta ad uno strato più profondo. Avevano smesso di giocare e questo gli aveva già fatto perdere lucidità. Si impegnò per contenere la tempesta, ma fu difficile e un'altra serie di spasmi si frappose tra la sua lingua e quella di Mimi, spezzando il loro bacio a metà.

«Scusa, non riesco a...»

«Non ti preoccupare» sussurrò lei, accarezzandogli i capelli. «È perfetto così.»

Lo tirò ancora di più verso sé, smaniosa di toccare di nuovo la sua pelle e il suo collo, per restituire un po' della premura gratuita che aveva ricevuto finora. A quel gesto, tuttavia, lui si sconnesse di nuovo e fece sbattere i loro denti, in uno schiocco cacofonico che provocò dolore e sorpresa.

Etienne era visibilmente contraddetto. Ma sorprendentemente, Mimi era ammaliata, alla scoperta di un modo di baciare che mai aveva provato prima, di una bocca imprevedibile e una lingua incerta che la mandava nel pallone ad ogni cambio d'idea. Fino ad allora era stata baciata da uomini molto convinti di volerla possedere; Etienne sembrava invece annullato tra la voglia di averla e gli effetti collaterali di quella voglia.

Semplicemente unico.

Ma nella gola di Mimi riverberarono presto dei gemiti d'ansia, frutto dei tic che stavano distraendo il ragazzo da quella altresì banale e piacevole attività. Si erano appena sfiorati e già stava desiderando di scappare; Mimi riusciva a percepirlo.

Eau de TouretteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora