🎀 51. Trahi

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Non sappiamo veramente quanto siamo forti, finché essere forti non è l'unica scelta che abbiamo

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Non sappiamo veramente quanto siamo forti,
finché essere forti non è l'unica scelta che abbiamo.

«Ciao, Mimi» Etienne ricambiò il saluto con una compostezza sconvolgente, come se non fosse nemmeno stupito di vederla lì

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«Ciao, Mimi» Etienne ricambiò il saluto con una compostezza sconvolgente, come se non fosse nemmeno stupito di vederla lì. Ma i tic, comunque, lo spezzarono sin dalla prima sillaba.

Accidenti, scommetto che quella valeriana non sta proprio facendo effetto, eh?

«Ehiiii, come va?» la ragazza dondolò, appoggiandosi un po' al muro e un po' alle mensole, fino ad arrivare al bancone. Era un miracolo che ci fosse riuscita senza cadere lunga distesa per terra con la faccia spiaccicata al gres porcellanato di Francine.

Etienne fu tentato di scrutare gli insoliti particolari sulla sua figura disordinata, ma si costrinse a fissare gli occhi sul pavimento, mentre le sue dita si stringevano in un'onda di spasmi: «Va».

«E cosa ci fai qui a Parigi, ladruncolo?» gorgogliò lei. «Sei venuto a rubare qualche istante?»

«Ho lasciato la giacca, prima di partire, e ora sono tornato a riprenderla.»

«Oh, ma davvero? Davvero, wow, cioè... non lo sapevo, non lo immaginavo proprio che ci fosse la tua giacca di là. Che coincidenza. Non ti muovere, te la vado a prendere» alla velocità della luce, Mimi corse verso il magazzino per sparirci all'interno, richiudendo rapidamente la porta a soffietto in una perfetta dimostrazione di sospettosità. 

Infatti, ancora esterrefatto sull'entrata, Etienne rimase immobile corrugando le sopracciglia.

«Non un fiato, Leroy» sussurrò Mimi, non appena ebbe l'occasione di rivolgersi di nuovo al biondino, nel silenzio dell'anticamera del magazzino.

Dal canto suo, il caro Greg sembrava bonariamente accondiscendente, seduto su uno scatolone con la camicia sbottonata e la faccia ancora soddisfatta. Mimi puntò un minaccioso indice contro il suo petto all'aria: «E vestiti, per l'amor di Dio». 

Afferrò l'indumento che stava cercando, richiuse la porta con un rumore secco e poi rispuntò allegramente nel negozio: «Ecco qui la tua giacca!»

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