🎀 36. Nodi da sciogliere

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Anche stavolta spero di strapparvi una risata grazie a Mattia, Augusto, Leonardo e soprattutto Guglielmo. Guardate fino alla fine, è davvero simpatico! 🤣🤣🤣

Poi nelle note d'autore ve ne parlo meglio 😘

Il profumino di pasticceria giunse alle narici di Mimi non appena aprì la porta della boutique

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Il profumino di pasticceria giunse alle narici di Mimi non appena aprì la porta della boutique. Sembrava di mettere piede direttamente da Pain de Scure, nonostante di solito fosse abituata a tutto un altro miscuglio di odori.

Così, insospettita dalla nota dolce, intascò le sue chiavi e si sbottonò il trench, mentre ordinatissima nella treccia fermata da un fiocco blu, camminava verso il bancone del negozio. Tutti i suoi colleghi erano accerchiati attorno a un vassoio di cartone che nemmeno una tribù indiana attorno al falò della vita.

«Buongiorno, Mimi!» la salutarono, allegri.

«Vieni a prendere un croissant!»

«Buona colazione!»

«Oh, beh... grazie» sorrise lei, captando subito la brioche al cioccolato bianco e arraffandola prima che diventasse proprietà di Joujou. «Che cosa si festeggia?» chiese, addentandola voracemente. La sera prima non aveva nemmeno cenato perché aveva bruciato l'omelette e ora il suo stomaco stava brontolando furiosamente: era il primo pasto soddisfacente che metteva in pancia da giorni.

«Niente in particolare, gentile concessione di Etou» rispose Confiance, con i riccioli invecchiati dallo zucchero a velo.

Il nominato spuntò dal magazzino proprio in quel momento, intercettando lo sguardo incuriosito di Mimi e rivolgendole un sorriso: «Buongiorno, Amelie».

Lei alzò entrambe le sopracciglia.

Sicuro di essere stato tu, quello all'altro capo del telefono ieri sera? Quello depresso sui tetti degli edifici? Quello del 'non vedo l'ora di farmi impiantare degli elettrodi nel cervello'?

«Dormito bene, stanotte?» le domandò con un occhiolino, mentre a sua volta sceglieva un croissant guarnito di mandorle tostate.

Ok sì, è lui e se lo ricorda. A volte dimentico com'è la Tourette: un'ora prima meglio farla finita, l'ora dopo croissant per tutti!

«Un po' scomoda, forse» rispose lei. «Tu?»

«Idem» affermò, mangiando allegramente. «E poi, non so, ho fatto uno strano incubo: era come se ci fosse uno spirito maligno ad osservarmi per tutto il tempo mentre dormivo» si piegò verso Mimi, abbassando la voce. «...uno spirito maligno con gli occhiali da nerd e la tendenza a carbonizzare omelette.»

Mimi rise tra sé, accorgendosi che quel mattino entrambi avevano due belle occhiaie, ma sembravano più riposati che mai. Etienne aveva citato il fare incubi e lei si era resa conto che per la prima volta dopo giorni, non ne aveva fatto neanche mezzo. Si era addormentata prestissimo, si era svegliata con la schiena dolorante e un restante nove percento di batteria nel cellulare, ma nella sua anima, la batteria si era completamente ricaricata.

Eau de TouretteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora