XXI. Remus

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Quando succede qualcosa ci siamo sempre in mezzo noi.
Anche quando non lo facciamo apposta.
Il professor Silente apre la porta del suo ufficio, ed entriamo in fila.
Anche Dorcas è già qui, ma non so se sia una cosa positiva o meno.
Abbiamo rubato il diario di Severus utilizzando la Pozione Polisucco e questa cosa va contro le regole, ma spero non ci abbia convocati per parlare di questo.
《Sedetevi pure.》
La sua voce è lievemente preoccupata, ma fortunatamente non colgo ira.
Con un gesto della mano fa spostare delle seggioline da un angolo dell'enorme ufficio, che si dispongono davanti alla scrivania a semicerchio e si aprono per farci sedere.
Saliamo le scale che ci separano dalle sedie e ci sediamo in silenzio.
L'uomo si alza in punta di piedi e prende da uno scaffale una bacinella, per poi appoggiarla sulla scrivania.
《Prendetele pure, se volete.》
Sono Gelatine tutti gusti +1.
Se fosse arrabbiato non penso ce le avrebbe offerto.
O magari ce le offre per consolarci perchè vuole espellerci.
Remus, smettila di fare questi pensieri.
《Perchè siamo qui, signor preside?》 Chiede finalmente Dorcas.
L'uomo si sistema gli occhiali a forma di mezzaluna che stava lucidando sul naso e ci osserva.
《Sir Nicholas mi ha riferito una vostra chiacchierata, e io non ho potuto fare a meno che convocarvi, soprattutto dopo l'evento che oggi ha coinvolto la signorina McKinnon.》
Dorcas volge lo sguardo a Marlene, preoccupata nel vederla più bianca del solito.
Lily accavalla le gambe, muovendosi sul suo posto inquieta.
《E che cosa le ha riferito?》
《Mi ha accuratamente riferito che alcuni di voi vorrebbero che le lezioni venissero svolte diversamente, in preparazione alla guerra che sta arrivando. So che per voi non è più un segreto, dopo ciò che avete visto alla partita di domenica e che ha sperimentato la signorina McKinnon poco fa. La faccenda sta diventando sempre più seria, quindi trovo che la vostra opinione sia davvero importante e la accolgo.》
Mi volto verso Peter sorridendo, in fondo era quello che volevamo e lui ci sta ascoltando, ma lui non mi guarda, anzi, si guarda le scarpe, con la testa chinata verso il basso.
Il preside si volta verso Mary.
《Signorina MacDonald, Sir Nicholas mi ha riferito che lei era contraria all'incrementare le lezioni, quindi ci ho riflettuto, cercando di tenere in considerazione anche la sua opinione. Questa sera renderò ufficiale che le lezioni rimarranno dello stesso numero, ma cambieranno gli argomenti, per prepararvi a ciò che sta per arrivare.》
Mary non mi sembra troppo soddisfatta, ma chissà che cosa le passa per la testa in questo momento.
《Grazie, professor Silente.》
《Signor preside, che cosa mi è successo oggi? Non riesco a capire.》
Sussurra Marlene, visibilmente stanca, come se l'avessero picchiata.
Il preside si gratta il mento, pensoso.
《Può capitare che quando qualcuno usa la sfera di cristallo si metta in contatto con qualcun'altro, vedendo e dicendo ciò che dice quella persona. Lei è stata sfrotunata ed è entrata in contatto con Lord Voldemort in persona.》
Dorcas prende dalla sua cartella un foglio e inizia a scrivere velocemente quello che sta dicendo Silente.
《Come mai proprio lui?》 Chiede.
《Probabilmente in quel momento il suo potere era così forte che ha richiamato quello della signorina McKinnon.》 Esita un attimo, poi si toglie gli occhiali guardandola.
《Che cosa hai visto?》
《Ero in una stanza... c'era una grande vasca piena di sangue, l'odore era ripugnante, ma allo stesso tempo mi infondeva forza. Nella stanza c'erano tre uomini, ma stavo parlando solo ad uno di loro, gli altri lo tenevano fermo. Doveva fare qualcosa per me, ma continuava a rifiutarsi e ho sentito montare dentro di me una rabbia sovrumana. Non si può dire di no a Lord Voldemort, non si può scappare da lui, quindi l' unica alternativa era la sua morte.》
Marlene trema leggermente e Sirius le afferra la mano, stringendola.
《Capisco.》 Il preside si alza dal posto e cammina in cerchio.
《Potete tornare alle vostre rispettive lezioni.》
Dorcas si alza per prima.
《Aspetti!》 Deglutisce e si fa coraggio. 《Voglio fare parte dell'Ordine della Fenice.》
Silente la fissa accigliato.
Mi alzo anche io.
《Anche io voglio farne parte. Quando finirà la scuola, ovvio.》
《Vogliamo tutti farne parte, tranne Mary.》 Questa volta è Peter a parlare, e sono così fiero di lui.
Mary scuote il capo.
《Se la guerra sta davvero arrivando non posso rimanere con le mani in mano. Ci sono anche io.》
Il preside sorride leggermente.
《Sono felice che siate disposti a combattere per un bene più grande, ma per ora concentratevi sul vostro ultimo anno e godetevelo. Poi verranno i guai, ma solo poi.  Tra poco inizierà un'altra lezione, quindi vi consiglio di andare, la signorina McKinnon esclusa, la porterò io in infermeria, che, a quanto pare, è il posto in cui ha intenzione di passare più tempo quest'anno.》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora