XXXXVII. Remus

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Mi metto lo zaino in spalla.
《Pronto!》
Mia mamma fa capolino dalla porta.
《Hai preso tutto?》
《Ho controllato e ricontrollato e riricontrollato.》
《Incantesimo estendibile?》
《Esatto.》
Lei mi sorride, aggiustandosi gli occhiali.
《Sono fiera di te, tesoro. Non te lo dico molto spesso, ma ricordatelo.》
Chino il capo sorridendo.
《Lo so, mamma. Ti voglio bene, ma ora devo andare.》
《Divertiti con i tuoi amici, okay? Non mettetevi nei guai, mi raccomando.》
《Certo.》
《E non spendere troppo.》
《Lo so, lo so. Ci vediamo tra due settimane!》
《Mi mancherai!》
《Anche tu!》
Mi smaterializzo alla prima tappa: casa Potter.
Ci sono già stato alcune volte d'estate, quindi è facile arrivarci. Per non parlare di quanto sia soddisfacente potersi smaterializzare a piacimento.
Mi guardo attorno. Rispetto a casa mia questo quartiere è davvero lussuoso.
Beh, ovvio, i Potter sono ricchi, io sono povero, però è davvero carino, del genere con i fiori colorati ai giardini e i cancellini di legno dipinti di bianco.
Entro nel giardino e busso alla porta.
《James! Vai, è per te!》Sento sua madre urlare.
《Sono occupato!》
Classico James, sempre in ritardo e con la capacità organizzativa di un criceto. Ehm, cervo.
La signora Potter mi apre la porta.
《Ciao Remus, che bello vederti! È proprio una splendida giornata, non trovi?》
《Ha proprio ragione, ma sa come cambia in fretta il tempo, non c'è da fidarsi.》
Sono il re delle chiacchierate brevi con i genitori degli amici.
《Eccomi!》 Esclama James facendo capolino da dietro sua madre.
《Allora buon viaggio, ragazzi. Divertitevi e fate tante foto!》
《Puoi giurarci!》 James le pianta un gramde bacio sulla guancia. 《Da chi dobbiamo andare ora?》
《Da Dorcas.》
《Non ho idea di dove abiti.》
《Nemmeno io, ma mi ha dato delle indicazioni nel centro di Londra, quindi lo conosco abbastanza bene. Le auguro una buona giornata, signora Potter.》
Afferro la spalla di James.
《Ciao ma', non soffrire troppo la mia mancanza.》
Ci smaterializziamo dove mi ha detto Dorcas.
《C'è anche Mary, vero?》
《Si. Dorcas le ha fatto conoscere sua mamma, spero sia andata bene, sai com'è Mary.》
《Lo so bene. Guardale, le vedo.》 Alza la mano e le saluta.
Le due ragazze rispondono agitando le braccia.
《Mi siete mancati!》 Esclama Mary non appena ci raggiunge.
《Sono passate solo due settimane dalla fine della scuola!》
《Lo so, ma ero abituata a vivere con voi, respirare la vostra aria, ascoltare le vostre cazzate.》
《Sapete che Mar stava infilando le sue cose nella borsa senza fare un incantesimo estensivo? Dopo il dentifricio, lo spazzolino e una maglietta non ci stava già più niente e non capiva il perchè.》
Noi scoppiamo a ridere.
《Dovevi proprio raccontaglielo?》
Dorcas annuisce.
《Come è la mamma di Dorcas? Racconta!》 Chiede James.
Mary sorride.
《È davvero gentile! Non mi ha mai criticata, nemmeno con lo sguardo! E poi cucina da dio, mi ha fatto provare tutte quelle cose dal suo paese d'origine ed erano divine!》
Dorcas scuote la testa sorridendo.
Sono entrambe radiose, ne sono felice.
《Le hai fatto così tanti complimenti che ora si crede una chef.》
《Dovrebbe farlo, avrebbe successo.》
《Ora da chi andiamo?》 Mi chiede Dorcas.
《Peter. Poi Lily e infine Sirius e Marlene.》
《Alice e Frank non vengono?》chiede Mary.
《No, hanno deciso di farsi una vacanza a Parigi da soli. Mi hanno detto che però dopo ci inviteranno al matrimonio.》
La bionda aggrotta le sopracciglia.
《Secondo me è un pò presto. Hanno diciotto anni!》
Dorcas annuisce.
《Si, ma considera che stanno assieme dal secondo anno.》
《Lo so, ma come fanno a sapere che sono destinati a stare insieme se non hanno mai avuto nessun'altra relazione a parte la loro?》
《Hai ragione, questo è il motivo principale per cui i matrimoni tra i primi amori finiscono. Ma magari sono l'eccezione che conferma la regola.》
James alza gli occhi al cielo.
《Siete solo gelosi. Io e Lily condividiamo il loro stesso rapporto, e va tutto alla grande.》
《Perchè voi avete avuto l'occasione di maturare separatamente e innamorarvi di come siete diventati. Loro invece sono pappa e ciccia da sempre. Non sanno cosa ci sia oltre al loro rapporto!》 Esclama Mary.
Dorcas ride.
《Hai mai preso in considerazione la carriera da avvocato del diavolo?》
Scoppiamo tutti a ridere.
《Okay, ho capito, la smetto di essere così critica.》
《Allora avviciniamoci e andiamo da Peter, ci starà aspettando.》
Mary prende per mano me e Dorcas, mentre James mi mette la mano sulla spalla, così mi smaterializzo davanti alla casa di Peter.
《Si! Eccovi!》 Esclama, già sulla porta di casa. 《Sono così felice di vedervi! E grazie per avermi invitato!》
Sembra un bambino iperattivo.
《Era abbastanza ovvio che ti avremmo invitato, sei il nostro migliore amico.》
《Mai dare queste cose per scontate, Rem! E grazie anche per aver organizzato tutto!》
Gli sorrido, felice per il suo entusiasmo.
《Di nulla, davvero. È stato divertente passare il tempo a fare queste ricerche.》
《Ci sbrighiamo? Ho voglia di vedere Lily.》 Dice James, facendo grugnire Mary.
《Aspettate un attimo. Mia mamma ha preparato dei biscotti, li ha appena sfornati.》
Mary caccia un urlo.
《Si, per favore e grazie!》
Peter le sorride ed entra in casa a prenderli.
《Prendeteli pure, hanno le gocce di cioccolato!》
《Le mie preferite!》
《Lo so, Rem. E ormai lo sa anche mia mamma.》
Mangiamo un biscotto a testa e poi infila gli altri in un sacchetto nello zaino, per Lily, Sirius e Marlene.
《Ora sarà un pò difficile trovare Lily, ma ho presente il cinema locale della sua città, quindi andrò lì e cammineremo da Lily. A meno che James non sappia dove si trova.》
《Spiacente, amico. È la prima volta anche per me.》
Mary alza gli occhi al cielo.
《Sfigati, io e Marlene siamo già state invitate.》
Dorcas le stringe la mano.
《Ti ricordi come si fa a smaterializzarsi, vero?》
《Smettila di prendermi in giro! Certo che me lo ricordo. Unitevi, oppure me ne vado senza di voi.》
Le poso una mano sul braccio, prendo James per mano e Mary ci porta da Lily. 
La ragazza è seduta nell'erba, da sola.
《Ciao! Siete arrivati prima del previsto!》
Mary annuisce.
《Loro volevano camminare, io allora ho detto che potevo portarli qui senza problemi. Senza di me sarebbero persi.》
Lily sorride e si alza per abbracciarci, poi bacia James.
《Mi siete mancati tantissimo!》
《Anche tu, Lil.》 Le dice James.
《Perchè quando lo dico io dovete criticarmi e quando lo dice lei la venerate?》 Chiede Mary.
Dorcas le sorride e la bacia sulla guancia.
《Basta lagnarti, amore.》
Mi sfugge una risatina, ma mi trattengo perchè Mary potrebbe proprio picchiarmi alla maniera babbana e io non ne sarei affatto pronto.
《Mancano solo Marlene e Sirius?》 Chiede Lily.
《Esatto.》
《Sapete che sono andati a vivere assieme in una casa?》 Dice James.
《In pratica Marlene sarà incinta di tre gemelli, giusto?》 Chiede Mary, ridendo.
《In pratica si e se non lo è mi devo complimentare per il loro autocontrollo.》
Peter sorride.
《Però immaginatevi quei tre gemelli. Sarebbero bellissimi.》 
Gli poso una mano sulla testa.
《Basta sognare ad occhi aperti, zio Peter.》
Il ragazzo squittisce.
《Zio Peter suona così bene!》
James si guarda attorno.
《Non ci sono i tuoi genitori, Lil?》
《No, sono usciti con Petunia a fare delle spese. Perchè? Volevo incontrarli?》
《... si.》
Dorcas gli sorride. 
《Troverete un'occasione migliore e farai un'ottima figura.》
《Grazie per la fiducia, mi serve.》
《Beh, puoi mostrargli la foto della tua targhetta di Quidditch, so che la porti nel portafogli.》 Dice Mary sarcasticamente.
《Mi vergogno a dirlo, ma hai assolutamente ragione. Se volete ve la mostro e ve ne posso anche parlare per almeno dieci minuti, tanto Sirius sarà in ritardo.》
《Assolutamente no!》 Esclama Lily. 《Preferisco aspettare Sirius che sentire quel discorso ancora una volta.》
《Rem, sai dove andare?》 Mi chiede Dorcas.
《Si. Venite tutti vicini vicini.》
Tutti mi afferrano le spalle, li controllo per vedere se sono effettivamente tutti per non lasciare nessuno a casa Evans e poi mi smaterializzo.
《Wow. James, avevi detto casa, non villa.》 Esclama Peter.
《Sirius mi aveva detto casa.》
《Questa è chiaramente una villa. Enorme.》 Bisbiglia Dorcas.
È vero. È una villa con l'intonaco azzurro di tre piani. In centro a Londra.
I McKinnon hanno stile e soldi.
《Giuro che se non ci sono almeno due maggiordomi ad aspettarci dietro la porta svengo.》 Dice Mary.
James è il più avventuroso e sale le scalette che portano alla porta.
《Devo bussare?》
《Direi di si, a meno che tu non voglia rimanere qui davanti a prendere il sole.》
Lui alza gli occhi al cielo.
《Remus, ti odio.》 Bussa alla porta e si sente un rimbombo.
Si sentono dei passi e la porta si apre.
È Marlene, che indossa un abitino azzurro estivo.
《Ciao! Sirius si sta ancora vestendo, dovrete aspettare un attimo, mi dispiace.》
《Bella casa.》 Dice Mary, sporgendosi per osservare l'interno.
《Grazie. Quando mio papá mi darà il consenso organizzerò una festa e voi sarete tutti invitati.》
《Vedo che c'è spazio persino per tre gemelli.》
Noi scoppiamo a ridere, mentre Marlene ci fissa senza capire.
《Okay, non mi farò domande.》
《Meglio così.》
《Vuoi un biscotto?》 Le chiede Peter.
《Oh. Si dai, grazie. Voi volete qualcosa da bere?》
Mary sorride.
《Dio, Marl, sei appena entrata in modalità casalinga?》
《No, modalità anfitrione. Fottiti, Mary.》
Sirius compare alle spalle di Marl.
《Ragazzi, siete pronti per la vacanza?》
Noi rispondiamo di si in coro.
《Bene, perchè io non lo sono ancora, devo andare in bagno e poi arrivo. Aspettatemi, tanto senza di me non potete fare nulla.》
Si volta e se ne va.
James mi guarda allibito.
《Basta, vi odio tutti. Lily, dovremmo andarcene senza questi buffoni.》
《Peccato che senza di me non andate da nessuna parte.》 Gli rispondo.
Il ragazzo si porta una mano sui capelli e tenta di fargli assumere una forma decente, senza riuscirci.
《Remus, non fare il guastafeste.》
Peter si sposta accanto a me.
《Quindi qual'è la prima tappa? Sei stato davvero bravo ad organizzare tutto, ma non ci hai detto proprio nulla.》
Marlene annuisce.
《È vero. Mi devi solo promettere che torneremo qui a Londra in tempo per partecipare alla festa di mio papà.》
《Perchè tuo padre ha organizzato una festa?》 Chiede Mary. 《E quanto devo essere elegante?》
《L'ha organizzata per festeggiare la fine della scuola e il mio ingresso nell'età adulta, lo ha fatto con tutti i miei fratelli, è una sorta di tradizione di famiglia. E poi devi essere molto elegante, ma non preoccuparti, posso prestarti un mio vestito.》
《Non è che qualche tuo fratello può prestarlo anche a me?》 Le chiedo.
《Certo, Rem. Ti staranno un pò piccoli, ma Matt non si ricorda neanche che vestiti ha, quindi posso chiedere al nostro elfo domestico di allargartene uno e regalartelo.》
《Ma Rem è magro!》 Protesta Peter.
《Si, ma è anche alto venti centimetri in più dei McKinnon.》
Ridiamo insieme e arrossisco.
《Grazie, Marl, sei troppo gentile.》
《È il minimo che posso fare per te che hai organizzato la nostra vacanza.》
《Non vorrei ripetermi, ma non hai risposto alla mia domanda. Qual'è la prima tappa?》 Mi domanda nuovamente Peter.
Gli sorrido.
《La prima tappa è Dublino.》
Mary sgrana gli occhi e lancia un urlo di gioia.
《Si, c'è tanto verde e tanta birra!》
Dorcas scuote il capo.
《Questi sono solo stereoptipi, c'è molto di più da vedere.》
Annuisco.
《Si, ma ho deciso di rendere le cose più particolari.》
Peter fa i suoi occhioni giganteschi e incuriositi.
《Cioè?》
《Le tappe saranno 8, come ognuno di noi. Quando arriveremo in un posto faremo ad estrazione e la persona estratta sceglierà cosa fare, così saremo tutti felici. Sono andato in biblioteca e ho preso delle guide turistiche di ogni posto, così sarà facile scegliere.》
《Remus, tu sei un genio. Sei il genio onorario del gruppo.》 Dice James.
《È davvero una bella idea, ma mi preoccupano Mary e Sirius.》 Dice Lily.
《Ehi! Anche tu mi preoccupi, se è per questo. Conoscendoti andremo a vedere tutti i giardini botanici e i musei di storia babbana del posto in cui sarai estratta.》 Replica la bionda.
《Beh, i musei di storia babbana mi interessano, lo devo ammettere.》 Dice Dorcas. 《Mi hanno sempre incuriosita.》
《Ora ho paura anche di te.》
Sirius sbuca nuovamente da dietro le spalle di Marlene.
《Eccomi, non temete, possiamo partire.》
《Hallelujah.》 Sbotta James.
《Hai preso tutto?》 Gli chiede Marlene.
《Penso di si. E se ho dimenticato qualcosa la prendo in prestito da qualcuno di voi.》
《Prendere in prestito é diverso da rubare, ricordatelo quando dovrai prendere il mio dentifricio.》 Gli ricordo.
Il ragazzo ride.
《Per tutto il quinto anno ho usato i tuoi, è vero. Un giorno te li restituirò.》
《In cambio puoi prendermi un libro in italiano.》
《Cooosa? Andiamo in Italia?》 Esclama Lily.
《Ops, me lo sono lasciato sfuggire. E comunque si, ci sono un sacco di cose da vedere troppo belle.》
《E non dimentichiamo la pizza.》Dice Sirius.
《E la pasta!》 Esclama James.
Peter inizia a gesticolare da cuoco italiano e imita la lingua.
《Molto buono!》
《Smettetela. La prima tappa è Dublino, prendiamoci tutti per mano.》
《Aspetta, so che hai fretta ma lasciami almeno chiudere casa.》 Si lamenta Marlene, prendendo le chiavi e chiudendo.
《Tutto a posto?》 Nessuno fiata. 《Okay, prendiamoci per mano.》
《E preghiamo.》 Sussurra Sirius, facendo ridere i ragazzi e sbuffare le ragazze.
《Sirius nostro, per favore sta' zitto.》
Controllo che le mani di ognuno si tocchino.
Sento la mano sudaticcia di Peter nella mia destra e quella piccola e morbida di Marlene nella sinistra.
Siamo pronti a divertirci, allora.
Mi smaterializzo, ed eccoci in un vicolo di Dublino.

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora