Giuro solennemente di non avere buone intenzioni

LXXXI. Sirius

Guardo James, assumendo un'aria risoluta.
《Pronto?》
《Si, ma smettila di essere così serio, fai paura. Non è niente di che.》 
《Ma io sono Sirius.》
Gli rispondo sorridendo, facendolo piegare in due dalle risate.
Succede sempre, non capisco come mai rida ancora per questa stupida battuta, ma devo ammettere che mi fa piacere.
Arrivano anche Marlene ed Edgar.
《Da quanto tempo.》 Sorrido a Marl, avvicinandomi a lei per abbracciarla, na vengo subito fermato da Ed.
《Io e Marl ci occupiamo dei ragazzi, voi dei genitori. Vi ricordate cosa dovete fare?》 Ci chiede con un'espressione un pò severa. Probabilmente pensa - come tutti - che siamo dei disattenti ragazzini incapaci. Ma non lo siamo.
O almeno, io non lo sono, non posso garantire per James.
《Si, certo.》 Ribattiamo io e James in coro, con aria annoiata.
《...Però ripassare non mi farebbe male.》 Ammette Ramoso. 《Non ho ascoltato molto Silente, ero occupato a pensare al matrimonio.》
Ecco, lo sapevo.
Piccolo, adorabile James, preso dal matrimonio, a cui manca meno di un mese.
《Okay, allora, prima di tutto dobbiamo controllare se nelle loro valige c'è qualcosa di pericoloso, se hanno degli animali che non sono ammessi e se hanno il marchio nero. Poi separiamo i genitori dagli studenti, che entreranno nel treno a gruppetti di dieci con Lily e Remus.》
Dico contando i nostri compiti sulle dita.
《Perfetto. Bravo, Sirius.》 Si complimenta con me Edgar.
《Oh, grazie!》
《Però non ci hanno detto che cosa fare se qualcuno ha il marchio nero.》 Dice Marl.  《E sappiamo che qualcuno ce l'ha.》
《Spero proprio che lo abbia nascosto in qualche modo, perché se no è proprio un fesso.》 Ribatto, pensando a Regulus e chiedendomi se si presenterà davvero.
《Se troviamo qualcuno con il marchio dobbiamo immobilizzarlo e portarlo da Malocchio, che è nascosto nel primo vagone.》 Spiega Edgar.
《Bene.》
Una famiglia inizia ad arrivare.
《Buongiorno!》 Li saluta Marlene sorridendo dolcemente.  《Come ti chiami?》 Chiede alla ragazzina.
Deve essere nuova, non l'ho mai vista, anche se in realtà non ho mai prestato troppa attenzione alle ragazze di Hogwarts da quando sto con Marlene.
《Hana.》 Risponde con un sussurro.
《Bene, Hana, io sono Marlene e io e i miei amici dovremo controllare alcune cose per la tua sicurezza, quindi avvicinati, per favore.》
《Io pensavo fosse una cosa divertente.》 Mi sussurra James all'orecchio. 《Non questo.》
Annuisco. Non ho neanche iniziato il lavoro che sono già annoiato e stanco.
Per fortuna sono in coppia con James e Marlene è qui vicino.
《Anche io pensavo di entrare nel treno trionfalmente e salutare tutte le persone che mi adoravano senza fare troppa fatica. Invece non funziona così, a quanto pare.》
Edgar ci guarda severamente.
《Controllate i genitori!》 Ci mima con le labbra.
《Okay, capo.》
Mi faccio avanti, con il mio sorriso più convincente.
《Buongiorno. Potreste mostrarmi i vostri avambracci per favore?》 I genitori di Hana si tirano su le maniche e me li mostrano. 《Revelio.》 Non c'è niente.《Bene, ora potete salutare vostra figlia, poi però dovrete lasciarla andare.》
《Va bene, grazie.》
Edgar finisce di controllare la valigia.
《Hana, hai degli animali?》
《No.》
《Non hai nemmeno un gufo?》
《Si, ma è a casa.》 Risponde lei con voce tremante, come se stesse per scoppiare in lacrime.
Mi fa tantissima tenerezza con quel viso pallido e gli occhioni terrorizzati.
《Va bene, adesso Marlene ti accompagnerà  da delle altre persone, che tra un pò di faranno salire sul treno, ma prima di tutto saluta i tuoi genitori.》 Le dice Edgar con una dolcezza che non credevo gli fosse possibile.
Hana stringe forte i suoi genitori, e inizia a piagnucolare.
《Ehi, no, non piangere... ti posso assicurare che ad Hogwarts farai un sacco di amici, imparerai delle cose incredibili e ti sentirai un pò come a casa.》 Le sussurro, abbassandomi fino ad avere il suo volto all'altezza del mio. 《A me manca tantissimo e farei i salti mortali per tornare lì.》
La ragazzina mi sorride leggermente, tra i singhiozzi.
《È ora di andare.》 Dice Edgar, dato che è arrivata un'altra famiglia.
《Buona fortuna. Comportati bene, okay?》 Dice la mamma di Hana.
《Certo. Vi voglio bene!》 E saluta così i suoi genitori, andandosene mano nella mano con Marlene.
James mi sta guardando.
《Che hai?》
《Non ti avevi mai visto così... premuroso.》
《Perchè non sei un bambino. Quando qualcuno di noi avrà un figlio, e spero di essere il primo, vedrai questa mia faccia paterna e bellissima.》
Alza gli occhi al cielo.
《Bellissima, certo.》
Mi volto verso di lui con rabbia.
《Hai qualcosa in contrario?!》