XXVIII. Sirius

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《Sveglia!》 Mi sussurra qualcuno accanto a me.
È Marlene. Abbiamo fatto un altro pigiama party e ci siamo addormentati tutti in una stanza del dormitorio maschile, e io ho dormito abbracciato a lei.
.... oddio. È Natale!
Apro gli occhi di colpo, per fortuna è ancora buio.
《Buon Natale, Marl!》
Le sussurro, cercando di visualizzare il suo volto perlaceo.
《Buon Natale anche a te, Sir!》 Preme le sue labbra sulle mie velocemente, ma porto una mano dietro il suo collo e approfondisco il bacio.
Si stacca per prendere aria e mi sorride.
《Seguimi.》 Si alza attenta a non fare rumore ed esce dalla camera, così la seguo.
《Che ore sono?》 Le chiedo mentre si infila in un'altra stanza.
《Sono le cinque.》
《E tu mi hai svegliato alle cinque?》
Chiudo la porta alle mie spalle e mi volto a guardarla, mentre alza gli occhi al cielo.
《Sei insopportabile.》
《Insopportabilmente bello.》
Alza nuovamente gli occhi al cielo, ma sorride, quindi avanzo verso di lei e poso le mani sui suoi fianchi.
《Visto? Quel sorriso mi dice che ho ragione.》
《Nah ah.》 Si alza in punta di piedi e porta le braccia attorno al mio collo, facendo scorrere le mani tra i miei capelli e baciandomi. 
La faccio indietreggiare fino a farla arrivare al letto più vicino.
Si stacca da me e mi spinge sul letto.
《Ehi!》
Lei ride.
《Stai lì.》  Mi intima mentre si toglie la mia maglietta che le ho prestato per dormire, rimanendo solo in mutande.
《Oookay sto qui.》
Il mio sguardo indugia sulle sue curve, è bellissima.
Si siede su di me e ci baciamo, ma qualcosa batte conto la finestra e saltiamo in aria dallo spavento, mentre lei si copre con la maglia.
《Porca troia, che spavento.》
Mi porto una mano sulla fronte e guardo la finestra.
《È Mickey! Cosa ci fa qui?》
Il gufo di Marlene becca la finestra per entrare.
Marl si infila nuovamente la maglietta e apre la finestra, facendo entrare il suo gufo, che porta numerose lettere.
《Grazie, Mickey! Vai pure a casa.》
Lo accarezza gentilmente e il gufo vola via, quindi chiude la finestra.
Mi siedo con la schiena appoggiata alla testata del letto.
《Vieni qui?》 Allargo le mie braccia e lei annuisce, sedendosi in braccio a me e guardando le lettere.
《Mi dispiace che ci abbia interrotti.》
Le sorrido e le accarezzo le spalle.
《Non c'è problema, però dovremo riprendere.》
Annuisce a mi bacia la guancia, per poi leggere chi le ha scritto.
《Monty, mamma, papà, Matthew, mia nonna e... due lettere da Regulus?》
《Sei seria? Perchè dovrebbe scriverti? E due lettere, non una!》
Alza le spalle.
《Lo scopriremo solo leggendole.》
《Se te la senti, va bene.》
Lei annuisce e apre la prima.
Cara amica,》 mi guarda con un sorrisetto saccente, come per dire "visto?  Non ti tradisco con lui."
《Probabilmente voleva evitare che i miei genitori scoprissero a chi era indirizzata la lettera.》
《Giusto.》 Va avanti con la lettera.
Ti scrivo per augurarti un Buon Natale e per ringraziarti per aver mantenuto il mio segreto, non deve essere stato facile, e non sai quanto lo apprezzo. Tra i tuoi regali ne troverai uno da parte mia, e mi farebbe molto piacere che tu lo accettassi, dato che è un segno del mio riconoscimento.
Inoltre troverai un'altra lettera, per te, che sei la stella più brillante.
Con affetto,
Regulus Arcturus Black.》
Stacco le mie mani dalle spalle di Marlene con freddezza.
《La stella più brillante, eh? Mi sembra proprio la cosa che direbbe un innamorato, no?》
Marlene mi guarda incredula.
《Secondo te ti avrei letto la lettera se ti stessi tradendo con Regulus?》
Mi alzo dal letto e cammino verso la finestra, preso dalla rabbia.
《Immagino di no. Ma non si spiega quello che ha scritto!》
Mi volto verso di lei, che mi guarda con uno sguardo corrucciato.
Non mi risponde.
Non mi sembra nè arrabbiata, nè dispiaciuta, nè irritata.
《La stella più luminosa... è Sirio. Si riferiva a te, scemo!》
《Ah. Hai ragione... scusa.》
《Vieni qui e leggiti la tua lettera, idiota. Devi fidarti di me!》
Tornoba sedermi dietro di lei e le bacio la tempia.
《Hai ragione.  Scusami. Mi perdoni?》
Alza gli occhi al cielo.
《Come sempre.》
Le sorrido e la bacio, poi prendo la lettera e la apro.
Alla mia stella più luminosa,
nonostante tu sia lontana, non posso dimenticarti, sei sempre nei miei pensieri e per te farei tutto.
Guardo Marlene, che scuote la testa.
《Non ho idea di che cosa voglia dire. Magari è connesso al regalo?》
《Lo scopriremo dopo. Ora se ti va dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato.》
Mi sorride furba e ci spogliamo velocemente, per riciminciare da dove avevamo smesso.

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora