XCI. Remus

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Appoggio la mano sulla spalla di Montgomery e la stringo leggermente, per dargli il mio sostegno in questo momento molto difficile. Ha appena perso due amici e ha creduto che la stessa sorte fosse toccata anche alla sorella e al padre, deve essere traumatizzato e molto stanco.
È seduto accanto a me sul divano, nel soggiorno dei McKinnon, con il volto schiacciato sui palmi delle mani e i gomiti appoggiati alle ginocchia.
Marcus è seduto su una poltrona accanto al divano, con le braccia incrociate e gli occhi chiusi, forse è riuscito ad addormentarsi.
La madre entra nel soggiorno, seguita da Matt.
《Volete spiegarmi che cosa è successo?》 Chiede il ragazzo con un tono arrogante ma allo stesso tempo preoccupato, guardandosi attorno e scorgendo i nostri volti stanchi e provati. Magari non è sua intenzione sembrare così arrogante, ma viene percepito in questo modo.《E dove è papà? Marlene sta bene?》
La sua voce si addolcisce leggermente, e le sue labbra tremano in modo quasi impercettibile.
《Siediti accanto a Remus, c'è spazio . Volete del tè?》 Chiede la signora McKinnon, mantenendo quell'aria posata che ha perennemente, nonostante tutto ciò che è successo.
《Si, grazie, mamma.》 Dice Monty, alzando il volto e asciugandosi le lacrime.
《Grazie.》 Sussurro, annuendo.
《Non mi siedo finchè non mi dite che cosa è successo.》 Ribatte Matt, che diventa sempre più preoccupato, ma lo dimostra soltando alzando la voce.
《Puoi smetterla per un secondo di fare lo stronzo?! Siediti, aspetta il tè e poi ti raccontiamo. Non è una cosa da prendere alla leggera, in piedi.》 Lo sgrida Marcus, irritato e provato da quello che ha appena vissuto.
Il fratello scruta i nostri volti, mentre la madre va in cucina a prendere la teiera, poi si decide a sedersi accanto a me.
L'atmosfera è pesante, c'è un silezio di tomba, nessuno si muove, a parte per Monty che si asciuga le lacrime che non hanno intenzione di fermarsi, e io che gli accarezzo la schiena.
La signora McKinnon arriva, seguita da delle tazzine volanti che si fanno riempire dalla teiera e che si posano davanti a ciascuno di noi su un elegante tavolino di cristallo.
《Papà e Marlene stanno bene?》 Chiede ancora Matthew, prendendo la tazzina tra le mani tremanti.
《Circa. Sono vivi, almeno.》 Risponde Monty, ma così facendo le sue labbra si piegano verso il basso e ricomincia ad essere scosso dai singulti.
《Ehi, è passato, ora va tutto bene.》 Gli sussurro, prendendogli una mano.
Matt lo guarda incredulo.
《Se non avete la forza di spiegarmelo a parole posso sempre leggervi la mente.》
《N-no. Sei incredibilmente invasivo con la tua occlumanzia.》 Dice Marcus, sistemandosi sulla poltrona. 《Mentre stavamo allenando i ragazzi è arrivato un buon numero di Mangiamorte, pronti per attaccarci. Qualcuno deve aver detto loro che saremmo stati lì, perchè la proprietà dei Prewett è lontana e fuori dal radar, ed è impossibile che sia stato Severus Piton perchè nessuno lo ha avvisato riguardo alla lezione che avremmo tenuto. Stava andando tutto bene, anzi, decisamente molto bene, abbiamo dato sfoggio delle nostre capacità, fino a quando non hanno bruciato il cottage dei Prewett e una Mangiamorte ha deciso di dare il tutto e per tutto, uccidendo prima Amelia e poi Edgar Bones.》
Prende una pausa, mentre Matthew si porta una mano tremante al mento.
《Amelia ed Edgar... non ci sono più?》
Annuiamo tutti, percependo la sua tristezza, che condividiamo tutti.
Rivedo ancora quei lampi di luce verde a forma di saetta che si scagliano inesorabilmente sui miei amici, facendoli crollare a terra privi di vita. Rabbrividisco.
Avrebbe potuto succedere a chiunque di noi, è un caso che si sia scagliata su Amelia.
《Si, ma non è finita qui. La Mangiamorte ci ha colto tutti di sorpresa e stava continuando ad uccidere. La persona accanto ad Edgar era proprio papà, e avrebbe colpito lui, lo avrebbe ucciso, se Marlene non avesse ucciso prima lei.》
Matt ha un sussulto.
《Marlene ha utilizzato quell'incantesimo?》
Pronuncia le ultime due parole quasi come un sussurro, come se volesse tenerlo nascosto, lontano dalla sua coscienza.
《L'ha fatto a fin di bene. Ha salvato papà, ha agito prontamente.》 La difende Monty, con un tremito.
《Si, ha fatto bene, ma non posso neanche immaginare come si senta ora.》
《Esatto. È arrabbiata con sè stessa, si è chiusa in camera, e papà è andato a trovarla per farla stare meglio.》
La madre si inserisce nella conversazione.
《Nei prossimi giorni decideremo con Sirius quando andare a trovarla, faremo dei turni.》
Matthew annuisce.
《Assolutamente. Povera Marl... ma non è meglio che stia qui con noi e non con Sirius?》
《Matt, per favore, smettila. Sirius è un tipo a posto, dovevi vedere come si è preso cura di lei questa sera. E poi sai che non possiamo stare tutti nello stesso posto, sanno dove viviamo.》 Lo difende Marcus.
Matt alza le mani.
《Come volete voi. Sapete che io non mi fido ancora di lui, magari proprio in questa occasiome mi farà cambiare idea, sono aperto al cambiamento.》
《Tew, capisco che tu voglia essere sempre il fratellone più grande, ma ormai Mal può fare le sue scelte da sola, non devi difenderla da tutto e tutti.》 Dice la madre, con un tono dolce e consolatorio. 《Ragazzi, é ora di andare a letto, è stata una notte difficile, e domani dovete tutti lavorare. Remus, tu rimani qui? La stanza di Marlene è libera, e anche quella degli ospiti.》
Monty mi guarda annuendo.
《Rimani, per favore.》
《Certo, posso mandare un gufo a mia mamma per avvisarla?》
《Ovviamente. Sono davvero felice che il mio Monty abbia trovato un amico premuroso, sveglio e soprattutto tranquillo come te. Lo influenzi positivamente.》
Mi sorride, ma mi viene un tuffo al cuore.
Amico?
Io non sono un amico.
Monty sfila lentamente la sua mano dalla mia.
《Io me ne vado.》 Dice Matthew, alzandosi dal divano, imbarazzato. 《Buonanotte a tutti, ci vediamo domani.》
《Anche io, buonanotte.》 Lo segue Marcus, dando un bacio sulla guancia alla madre.
《Buonanotte cuccioli. Matt, salutami Elisabeth.》
《Certo, mamma, ti saluta anche lei.》
Matt si smaterializza, mentre Marcus sale le scale.
《Mamma...》 Monty scuote la testa, mordendosi le labbra.
《Che c'è? Sei ancora preoccupato per Mal?》
Monty scuote la testa.
《No. Cioè, si, ma in questo momento c'è un'altra cosa che ti devo dire.》
Lei sorride e annuisce.
《Lo sai che puoi dirmi tutto.》
Deglutisce, si porta le mani sul volto e poi la guarda, con uno sguardo deciso.
《Remus non è un semplice amico, è il mio ragazzo.》
La signora McKinnon apre leggermente le labbra, proprio come fa Marlene quando cerca la cosa giusta da dire.
Però non mi pare sorpresa.
《Io e tuo padre avevamo capito che ti stavi tenendo dentro qualcosa, Monty, qualcosa di importante, dal tuo comportamento irrequieto.》
《Non odiarmi, ti prego.》 La supplica Monty, con le lacrime agli occhi.
《Non potrei mai odiarti, anzi, sono felice che tu abbia trovato il coraggio di dirmelo, non voglio che ci siano segreti tra di noi, sei il mio bambino.》
《Dici sempre, ad ogni cena di famiglia, che io sono quello che ti ha dato più problemi... e non posso fare a meno di pensare che questo peggiori tutto.》
《Si, è vero, mi hai dato del filo da torcere con tutti quei richiami e sospensioni, ma allo stesso tempo sei quello che mi ha dato più soddisfazioni. Non dirlo agli altri, però. Tu, nonostante tutto, sei riuscito a risollevarti e a raggiungere il tuo sogno, e mi rendi ogni giorno più fiera.》
Monty sorride mentre si asciuga le lacrime con il dorso delle mani.
《E poi a me basta che tu sia felice, e se sei felice con Remus io lo accetto. E anche tuo padre.》
Il ragazzo si alza e va ad abbracciare la madre.
《Grazie. Ti voglio bene.》
《Anche io te ne voglio.》

《Come stai?》 Gli chiedo, mentre lui appoggia la testa alla mia spalla.
《Strano. Mi sono tranquillizzato dal punto di vista di papà e Mal, ma allo stesso tempo mi sento carico di energia perchè sono appena riuscito a fare coming out. E non vedo l'ora di dirlo anche a papà, quando torna a casa. È da un sacco di tempo che me lo tengo dentro e ora sono libero.》
Gli sorrido.
《Io l'ho detto solo a mia mamma, perchè so che mio papà non lo accetterá mai. Già fa difficoltà a concepire che esistano gli omosessuali, quindi non oso immaginare cosa pensa in merito ai bisessuali.》
《Tua mamma che cosa ti ha detto?》
《Lei è felice in generale per me, perchè non credeva che avrei mai trovato qualcuno per via del mio problema. Non me lo hanno mai detto esplicitamente, ma lo davano per scontato, si capiva.》
《Non è una cosa un pò cattiva da pensare?》 Mi chiede, stringendomi la mano.
Alzo le spalle.
《Lo sarebbe, se non sapessi che sono buone persone, ma un pò bigotte.
La prima cosa che mia mamma mi ha chiesto riguardo a te è se sei ricco. Io le ho detto di si, e allora lei si è quasi emozionata perchè sto facendo tutto quello che lei ha sempre desiderato per me. Ovvero studiare e arricchirmi in qualche modo.》
《Aspetta, non stai con me solo perchè sono ricco, vero?》 Mi chiede con aria giocosa.
《No, anche perchè sei muscoloso. Guarda che braccia. E che addominali.》
Monty scoppia a ridere.
《Ehi, grazie!》
Appoggio la mia testa alla sua, osservando la sua camera, che è enorme e spaziosa.
È completamente ricoperta da poster di squadre di Quidditch.
《Io mi chiedevo se tu volessi venire a vedere la mia prossima partita, anche con gli altri. Penso che, se prenderò il boccino, lo dedicherò a Benji, Edgar e Amelia, per sensibilizzare la nostra causa.》
《Mi pare una bella idea, ma non è pericoloso?》
《Ne vale la pena, e poi sono giá nel loro mirino quando sono intervenuto nella partita del Marchio Nero. Dimmi che verrai.》
《Certo che verrò. Non potrei mai perdermi una tua partita.》
Mi sorride e mi bacia la guancia.
《Grazie.》
Mi volto verso di lui e gli sfioro la guancia con la mano, per poi avvicinarmi alle sue labbra lentamente.
Lui mi viene incontro e ci baciamo.
Sento le farfalle nello stomaco, bacia davvero bene.
Dopo un pò ci stacchiamo dal bacio e lo vedo sorridere tra se e se.
《Andiamo a letto? Domani sarà una lunga giornata. E poi voglio andare da Marlene.》 Mi chiede.
《Va bene. Dove dormo?》
《Puoi dormire nel letto con me, anche se saremmo un pò stretti, oppure puoi prendere quello di Mal. Non te lo consiglio, però, mi è stato detto che è davvero scomodo.》
《Il tuo modo per portarmi a letto con te è davvero ridicolo, te l'hanno mai detto?》
Lui scoppia a ridere.
《Okay, mi hai beccato, mi sa che sono stato troppo azzardato. Però vorrei la tua compagnia, vorrei stare tra le tue braccia per questa notte.》
Lo dice sbattendo le ciglia come fa Marl quando vuole qualcosa da Sirius.
E so bene che è impossibile dire loro di no quando fanno così.
《Okay. Ma si dorme per davvero.》
《Lo giuro. Insomma, c'è anche mia madre, ho un minimo di decenza, al contrario di Mal e Sirius.》
《Che cosa hanno combinato?》
《Beh, prima di tutto, ti sei già dimenticato la loro scappatella finita male al matrimonio di Lily e James?
E poi, ancora peggio, ad una festa per Matthew, che era stato appena assunto al ministero, sono scappati in camera di Mal per fare le loro cose sconce e mia mamma li ha beccati. Loro erano troppo impegnati e non se ne sono neanche accorti, quindi mia mamma è corsa da me a raccontarmelo e ci siamo fatti grasse risate alle loro spalle. È stata l'unica cosa davvero interessante di quella festa.》
《Non ci credo. Anzi, si ci credo, è una cosa così da Marlene e Sirius.》
Monty sorride e si infila sotto le coperte, così lo faccio anche io.
Appoggia la testa al mio petto.
《Sei comodo?》 Gli chiedo, ridacchiando.
《Mai stato cosí comodo, non scherzo. Ti schiaccio?》
《No, assolutamente.》
《Buonanotte, Remus.》 Alza le testa e mi bacia velocemente, per poi tornare nella stessa posizione di prima.
《Buonanotte.》
Vorrei dirgli che lo amo, ma sono troppo ansioso per poterlo fare. È troppo presto. È meglio che dorma tranquillo.
《Remus... io ti... ringrazio per essere rimasto.》
《Figurati. Tutto per farti stare meglio.》
《Nox.》
Spegne la luce senza utilizzare la bacchetta, ma nonostante sia buio percepisco che è ancora sveglio, e sta pensando.
Sono esausto, lo scontro di oggi mi ha steso. Sono successe così tante cose che non ho avuto nemmeno tempo per pensare a Grayback.
Dovrò affrontare questo mio problema, ma non oggi, non ora.
Scivolo velocemente tra le braccia di Morfeo.
《Rem, sei sveglio?》
Sento una voce che mi chiama, ma è solo un sussurro, probabilmente persino un sogno, e comunque non riesco a svegliarmi, sono troppo stanco. 
《...Ti amo.》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora