LXXXVIII. Sirius

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《Sirius, io vado.》 Mi saluta Marl con un bacio sulla fronte, sussurrando dolcemente.《Ricordati di dare da mangiare a Blake e Ginger, e pulisci il pavimento. Ci vediamo a pranzo, vengono anche Remus e Monty.》
《Mmmm.》 Annuisco, alzandomi leggermente, ancora addormentato, per baciarla.
Le nostre labbra si incontrano per un brevissimo istante, poi però lei si tira indietro per andare a lezione.
Mi strofino gli occhi con le mani, abituandomi lentamente alla luce soffusa che entra dalle persiane, poi mi siedo, con la schiena appoggiata al cuscino.
Non faccio niente per un pò di tempo, rimango a fissare un punto casuale nella stanza e a pensare a quanto mi mancherà Marlene per questa mattinata e a quanto odio tradurre le lettere dell'Ordine.
Quando trovo la forza mi alzo dal letto, mi infilo le mutande e i calzini, apro le finestre e vado in cucina a prepararmi la colazione.
Noto con piacere che Marlene mi ha lasciato sul bancone della cucina un piattino di biscotti ancora caldi.
Non capisco proprio come faccia, con quale buona volontà si alzi prima per farmi i biscotti. E lo fa ogni giorno.
Mi scaldo il latte e me lo verso in una delle tazze di James, per poi poggiarla sul tavolo.
Prendo anche il piattino dei biscotti e ci trovo sotto un bigliettino da parte di Marlene.
Mi siedo al tavolo e inizio a leggerlo mentre intingo i biscotti nel latte.

Buongiorno ♡
Il cuoricino mi fa sorridere, e mi si stringe il cuore al solo pensiero di Marlene che lo disegna mordendosi le labbra tutta impegnata per non farlo sembrare un sedere.
Ricordati di dare da mangiare a Ginger e Blake, di solito lo fa Lily, ma non c'è, quindi tocca a te.
Puoi pulire il pavimento? A pranzo vengono anche Remus e Monty, quindi non vorrei fare la figura di quelli che vivono in un porcile, ma, anzi, che ci sappiamo gestire benissimo anche da soli. (Ed è la verità, a parte quando lasci i tuoi calzini in giro e li ritrovo nella cuccia di Blake. Ora che ci penso è meglio se la controlli.)
Ti amo tantiiiissimo, ci vediamo dopo."

Prendo il bigliettino e vado a riporlo nel cassetto dove tengo la mia biancheria, dove ho messo tutti gli altri. Ho una dannatissima paura che Marlene non torni più a casa, di non poterla più vedere dopo, quindi tengo ogni piccola cosa che mi potrebbe ricordare di lei.
Prendo una maglietta, dato che inizio a sentire un pò di freddo, e me la infilo, per poi tornare in cucina a dare da mangiare agli animali e sparecchiare.
Ginger salta sul bancone della cucina ed inizia a leccare il poco latte che ho avanzato.
《Fila via, stupido gatto! Non è per te.》 Lo faccio andare via tirandogli una manata, per poi prendere la tazza e appoggiarla davanti a Blake.
《È tutta per te, cucciolo mio.》
Blake scodinzola tutto felice, mentre Ginger mi soffia. Di quel gattaccio non me ne può fregare di meno.
Non è che odio i gatti, è che siamo letteralmente cane e gatto. Non ci sopportiamo.
Prendo la mia bacchetta ed incanto lo spazzolone in modo che pulisca per me il pavimento e che bagni anche Ginger, facendolo scappare via, sul letto di Lily e James.
Ben gli sta, deve imparare a non entrare nel mio territorio.

"E mi auguro che l'illustre signor McKinnon accetti la mia richi-"
Mentre trascrivo la traduzione della lettera che viene dalla Francia per il padre di Marlene qualcuno bussa alla porta.
Chiudo gli occhi e mi mordo le labbra.
Spero vivamente che non siano Mangiamorte venuti per torturarmi ed uccidermi.
《Un secondo, arrivo!》
Mi alzo, impugno la mia bacchetta e mi infilo la felpa che Marlene mi ha rubato e che è intrisa del suo profumo. Se devo morire voglio sentire il suo profumo.
《Chi è?》 Chiedo quando arrivo alla porta.
《Marcus McKinnon.》
Oh, avrei preferito i Mangiamorte, ora che ci penso.  Di solito rompono di meno le palle di lui.
Apro la porta.
《Senti, se vuoi farmi la predica per quello che è successo al matrimonio puoi anche risparmiartela.》
《Posso entrare?》 Mi chiede, guardandomi con quei suoi stupendi occhi verdi.
Cazzo, devo ammettere che è difficile rimanere arrabbiati con i McKinnon, sono così sexy.
《Okay, entra, ma sto lavorando.》 Lo faccio entrare e mi chiudo la porta alle spalle.
《Ti devo parlare, Sirius.》 Mi dice con tono distaccato.
Oh cazzo, ha scoperto che ci siamo sposati di nascosto.
Deve essere questo per forza.
Oppure vuole prendermi a botte per aver preso la purezza di sua sorella.
《O-okay. Andiamo in cucina, allora.》
Lo porto in cucina, stringendomi alla felpa e cercando conforto nel profumo di Marl.
Le sto per prendere, me lo sento fino alle ossa.
Marcus si schiarisce la voce, si passa una mano su quei suoi capelli biondi pettinati in maniera impeccabile e poi si gratta il collo.
Sembrerebbe nervoso.
Non vuole picchiarmi?
《Ti devo delle scuse.》 Esordisce in questo modo.
Mi aspettavo di tutto, ma non questo.
《Oookay.》 
《Ti ho sempre trattato in modo ingiusto, attribuendoti meno valore di quello che in realtà possiedi, solamente perchè avevo delle aspettative differenti per Marlene, e mi dispiace. Ho realizzato, letteralmente con una doccia fredda - di punch - che però Marlene fa le sue scelte coscientemente, e se ha scelto te ci deve essere una ragione, che va oltre l'aspetto estetico. E penso che la ragione sia che vi amate davvero, profondamente. E a me sta bene.
Mi dispiace, sono davvero rammaricato per il modo in cui mi sono comportato. Spero che tu possa perdonarmi.》
Annuisco, a bocca aperta.
《Io... non so cosa dire, non me lo sarei mai aspettato. Certo che ti perdono. Anche se ti sei comportato abbastanza male sei sempre suo fratello, e so quanto tiene a te, quindi voglio che mantenga un buon rapporto con te.》
《Grazie mille, anche a me sta molto a cuore. Mi dispiace aver dubitato di te.》
Gli sorrido, annuendo.
《Ehi, tranquillo. È la mia normalità non essere accettato per quello che sono, quindi non ce l'ho con te. Ho sempre saputo che la famiglia di Marlene non sarebbe stata felice della nostra relazione, dato che sono un Black, e l'ho accettato, perchè voglio stare con lei.》
《Posso chiederti una cosa un pò inopportuna?》
《Spara.》
《Le cose tra di voi sono davvero serie?》
Annuisco, sorridendo ancora di più.
《Lo sono, più di quanto tu possa innaginare. La amo da impazzire, è la ragione per cui mi alzo la mattina. Letteralmente, è lei che mi sveglia.》
Marcus accenna per la prima volta ad un sorriso sincero.
《Grazie.》
《Adesso posso fare io una domanda inappropriata?》
《Te lo devo.》
《Ti sei seriamente scopato Mary in bagno?!》
Lui arrossisce violentemente, mi fa quasi tenerezza.
《S-si. Pensavo che tu ci avessi visti.》
《Si, ho visto tutto, proprio tutto, ma con che coraggio l'hai fatto? L'hai lasciata malissimo l'anno scorso!》
Non pensavo potesse arrossire di più, ma lo ha fatto.
《Hai detto che avevi una domanda, queste sono due.》
《Marcus McKinnon, rispondi. Come hai detto, me lo devi.》
Annuisce.
《Mi piace sedurre le ragazze. Lo ammetto.》
Scoppio a ridere.
《Abbiamo qualcosa in comune, in fin dei conti!》 Mi guarda malissimo, e realizzo l'errore. 《Cioè, anche a me piace, ma lo faccio solo con Marlene. E trovo che ci sia una scienza esatta dietro la seduzione.》
Marcus annuisce, il volto gli si illumina.
《Certo! Il linguaggio del corpo è importantissimo, e soprattutto le espressioni facciali!》
Annuisco, incredulo. Qualcuno mi capisce, allora.
《Wow, perchè non ne abbiamo mai parlato prima? Avremmo potuto essere amici.》
《Non è mai troppo tardi.》
Gli sorrido.
《Vuoi rimanere a pranzo? Ci saranno anche Montgomery e Remus.》
《No, grazie, non voglio fare il candelino.》
Annuisco.
《Capisco, allora ci vedremo all'Ordine questa sera.》

《E poi mi ha detto "non è mai troppo tardi", come se avesse intenzione di diventare davvero mio amico! Io non ci credo!》 Esclamo.
《Sono davvero felice che abbia cambiato idea!》 Mi dice Marlene sorridendo.
《Mi sembra stranissimo da parte sua.》 Commenta Monty.
《Penso che si riferisse al punch che gli ha tirato in faccia Mary. Seriamente non avete visto la scena? Non sapete cosa vi siete persi, è stato epico. Gli ha detto un sacco di cose cattive, ma vere, e lui deve averci riflettuto su.》Dice Remus ridendo.
《Mary ha fatto bene. Se l'é meritato, e a quanto pare ha anche capito la lezione. È una vittoria.》
《Adesso ci manca solo Matt. Ma penso che sia un caso perso.》 Commenta ancora Monty.
Il discorso cade, quindi mi rivolgo a Remus.
《Come va tra voi due, invece?》
Lui mi sorride e guarda il sio ragazzo.
《Bene!》
Anche Monty sorride, e lo fa come un idiota.
《Oooh, vous deux avez fait l'amour!》 Esclamo.
Marl si porta una mano al petto
《Quanto amo quando parli francese.》
Remus e Monty arrossiscono. Entrambi. Beccati.
《N-no!》 Esclama Remus.
《Si e quindi?!》 Lo contraddice Monty. 
Che scemi.
《Ho un sesto senso in merito a queste cose. Beh, che dire, sono contento per voi.》
《Anche io lo sono.》 Dice Monty, guardando Remus e prendendolo per mano.
Mi rende felice vederli così uniti.
Si vede che si stanno seriamente innamorando l'uno dell'altro.
E sono fiero che per una volta Remus sia riuscito a superare le sue difficoltà e instaurare una relazione seria. Se lo merita, è una persona davvero buona.

《Ehi, Sirius!》 Mi saluta Marcus.
《Ciao Marcus!》
《Ho tenuto un posto per te e Marlene.》
Guardo Marl, che annuisce.
《Grazie mille!》 Ci sediamo accanto a lui, mentre loro padre inizia a fare il punto della situazione.
《Non dovreste aspettare le persone che mancano?》 Chiede qualcuno dall'altra parte del tavolo.
《Mi pare che siamo tutti presenti. Chi dovrebbe mancare?》 Ribatte Malocchio irritato perchè il padre di Marl è stato interrotto.
《Beh, Lily Evans... e James Potter.》
Mi alzo leggermente sulla sedia per vedere chi è che si interessa così tanto di loro e poi lo vedo. Severus Piton.
Mi scappa una risatina.
《Cosa hai da ridere, Black?》 Mi redarguisce Malocchio.
Mi alzo. Questa me la godo.
《Oh, Severus, penso che questo te lo dovrebbe dire James, ma hai ragione, non c'è, quindi te lo dirá la persona più vicina a lui, ovvero il sottoscritto.
Lily Potter è in luna di miele con il suo novello sposo, James Potter.》
Lo guardo in faccia, e lo vedo diventare prima incredulo, poi disperato.
Ripeto, questa me la godo.
《Sirius!》Mi rimprovera Marlene, tirandomi la manica della felpa.
Torno a sedermi, con un sorrisetto soddisfatto sul volto.
《Io... scusatemi, è meglio se me ne vado. Ci sarò al prossimo incontro.》 Severus, scosso, si alza ed esce dalla porta.
《Sei soddisfatto?》 Mi rimprovera uno degli adulti. Nel silenzio più profondo le sue parole riecheggiano e lo sentono tutti. 《Lo hai fatto rimanere davvero male! Davanti a tutti, poi.》
《Beh, io ho detto solo la verità.》
《Sei stato un pò spietato.》 Mi dice Caradac. 《Sinceramente, mi sei piaciuto. La sua ossessione per la Evans è inquietante!》
Mi alzo dalla sedia, irritato dagli sguardi di rimprovero che ricevo, ma anche abbastanza imbarazzato.
《Me ne vado. Così magari smetto di fare guai, no?》
《Sirius, no, dai.》 È Marlene.
《No, vado. Mi avete rotto con il vostro moralismo da ipocriti. Ci sarò al prossimo incontro!》 Faccio il verso a Mocciosus e mi smaterializzo in casa.
Blake mi accoglie saltandomi addosso, quindi mi siedo ad accarezzarlo e a stringerlo.
Che imbarazzo.
Ma perchè devono sempre tutti prendersela con me? Io dico solo quello che stanno pensando tutti.
Pop.
《Sirius! Che cosa ti passa per la testa a mettere così in imbarazzo Severus e poi fare quella scenetta?》
《Marl, per favore, basta.》
《No, sei tornato esattamente allo stesso comportamento distruttivo che avevi prima, quando ti allontanavi da tutti perchè non ti credevi di essere adatto. Che cosa c'è che non va?》
Incrocio il suo sguardo.
《Mi guardavano tutti come se fossi uno dei cattivi. E forse lo sono. Ci ho provato tantissimo gusto nel ferire Mocciosus, e probabilmente lo ha provato anche mio padre quando smembrava Benji, no?》
Marl si siede accanto a me, portandomi una mano sulla schiena.
《No. Tu avrai delle cose in comune con tuo padre, ma non questo. Tu sei buono.》
Scuoto il capo.
《Pensavo di esserne uscito, di aver superato questo mio blocco, crisi d'identità.》
Lei mi abbraccia e io la stringo a me.
《Rispetto a prima sei migliorato molto. Non mi aspetto che questo tuo problema scompaia nel nulla di colpo, dobbiamo lavorarci sopra. E lo faremo insieme, okay?》
《Okay. Grazie. Ti amo.》
《Anche io.》
Le bacio la guancia.
《E puoi iniziare smettendo di fare scherzi al gatto di Lily.》 Mi sussurra, e scoppiamo entrambi a ridere.
《Oh no, non posso smettere, puuttosto rimango tra i cattivi.》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora