XXXII. James

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Io, Sirius, Peter e Remus siamo nascosti in prossimità dell'ufficio di Silente.
《Da quanto é lì dentro?》chiedo a Sirius.
《Due ore?》
Remus solleva il braccio e guarda l'orologio.
《27 minuti.》
《A me sembravano due ore.》 Ribatte il ragazzo, sistemandosi i capelli lunghi in una crocchia.
《Spero che ce la faccia.》 Sussurra Peter, con un'espressione rammaricata. 《Mi manca la Mappa, era così utile.》
Annuisco.
《Già.》
《Non avrei dovuto dargliela, scusate.》
《Macchè, Remus! Se non gliel'avessi data tu se la sarebbe presa lui. È andata bene così.》
Si sentono dei passi provenire dal corridoio, quindi ci infiliamo nell'aula vuota.
Ci guardiamo allarmati aspettando che passino e poi torniamo fuori.
《E se non la trova?》 Chiede Peter.
《Se non è riuscita a prenderla con Accio significa che non è lì.》
《E dove è allora?》
《Non ne ho idea. E sarebbe un bel casino, quindi incrociamo le dita e speriamo.》
Sirius si siede sul pavimento.
《Staremo qua ancora a lungo, lo sento. Quindi tanto vale sedersi e chiacchierare.》
Mi siedo accanto a lui, e anche gli altri lo fanno.
《Di cosa?》
《Come vanno le cose tra te e Lily?》 Mi chiede il ragazzo con un sorrisetto furbo sul volto.
《Va tutto bene. Ogni tanto la faccio arrabbiare, ma superiamo tutto. Penso che sia davvero la ragazza giusta per me, anche se ogni tanto mi stupisco che tra tutti ha scelto proprio me.》
《Anche io, ma non ogni tanto, sempre.》
Alzi gli occhi al cielo.
《Che simpatico.》
Remus ride e poi si stiracchia.
《Quindi è una cosa seria. Sono felice per voi. Quando mi invitate al matrimonio?》
Sirius batte il cinque a Remus.
《Grande.》
《Volete smetterla?》
Peter scuote la testa.
《È risaputo che siete prodigiosamente precoci. Non mi stupirei se tu le chiedessi di sposarla non appena compie diciotto anni.》
《Teoricamente, chiedendo il permesso dei suoi genitori, potrei farlo anche ora.》
Sirius alza le sopracciglia.
《Uhhh quindi vuol dire che ci hai già pensato?》
《Prodigiosamente precoci!》 Dice Peter, e loro scoppiano tutti a ridere.
《Questa dovete spiegarmela.》
Remus alza la mano e conta sulle dita.
《Lily si è dimostrata capace di fare magia avanzata già dal primo anno. Tu sei entrato nella squadra di Quidditch al secondo anno, ma la professoressa McGranitt voleva farti entrare già al primo.》
《Oh, non dimentichiamoci di quando Lily ha ricevuto il premio come migliore studentessa di Hogwarts alla fine del terzo anno.》 Dice Sirius.
《Vero! E poi tu sei il primo di noi che ha iniziato ad assumersi delle vere responsabilità.》
《Non vuol dire niente!》 Li interrompo, ma so che potrebbero andare avanti.
《Ti sbagli. Vuol dire che siete tutti e due prodigiosamente precoci, e ritengo che sarà così anche nella vostra vita privata.》 Spiega Remus.
Sbuffo. Non so cosa dire, insomma, è vero. Ho pensato a lei come donna della mia vita? Eccome.
《Beh, cosa vogliamo dire allora di Sirius e Marlene?》
Peter scuote la testa.
《Non è la stessa cosa. Nessuno dei due è prodigiosamente precoce.》
《Si, ma stanno assieme da due anni!》
Sirius alza le mani.
《Fermi. James ha deciso che due anni è il tempo adatto, quindi tra due anni sposerà Lily.》
Remus ride.
《No! Stanno assieme da tre mesi, quindi si sposeranno tra ventun mesi.》
《Smettetela, scemi!》
Tutti scoppiano a ridere, ma smettono non appena sentono qualcosa muoversi dall'entrata dell'ufficio di Silente.
La statua all'ingesso si sposta e rivela Marlene, con un'espressione abbattuta sul volto.
《Non c'era. Mi dispiace.》
Guardo Remus, che si morde le labbra, e ha il naso rosso, come se stesse per piangere.
La Mappa era la creazione di cui andava più fiero.
《Fa niente, Marl, tu hai fatto un ottimo lavoro.》 Sussurra.
《Oh, Remus!》 Esclama lei, stringendolo in uno dei suoi famosi abbracci consolatori.
Remus immerge il suo volto nella spalla di Marlene.
《Farò finta che tutto ciò mi vada bene.》 Dice Sirius, ma Peter lo redarguisce con un'occhiataccia.
Poso la mia mano sulla spalla di Remus.
《Ehi, Lunastorta, va tutto bene. La troveremo, pure a costo di ispezionare tutta Hogwarts.》
Remus annuisce a si stacca dall'abbraccio.
《Grazie a tutti. Penso che andrò a fare una passeggiata per rimuginare.》
《Vengo anche io, ho bisogno di aria.》 Dice Marlene.
《Che cosa ha detto Silente?》le chiedo.
《Ha detto che parlerà con Severus, e non dirà che gliel'ho detto io, ma capirà che è stato uno di noi. Non lo espellerà, se è questo che ti interessa.》
Peccato. Avrei potuto liberarmi di lui.
《Vuole solo... parlargli?》 Chiede Peter stupefatto.
《Si. Vuole dirgli che può ancora tirarsi indietro. Vuole dargli una seconda possibilità.》
Alzo gli occhi al cielo.
《Sciocchezze, cattivo è, cattivo rimarrà.》
Camminiamo fino a raggiungere il portone, dove salutiamo Remus e Marlene, che si allontanano.
《Che merda, volevo liberarmi di lui.》 Sbotto.
《Lo sappiamo bene. È l'unica persona che odi, è lecito.》 Dice Sirius.
Peter fissa il vuoto.
《Peter? Tutto okay?》
《Meglio di okay! So dove si trova la Mappa!》
《Cosa? Dove si trova?》
《Se non ce l'ha Silente vuol dire che l'ha data a Gazza!》
Scuoto il capo.
《Magari l'ha bruciata, o distrutta. Dubito che l'abbia data a Gazza, dove la possiamo riprendere.》
《James, non essere pessimista.》 Dice Sirius.《Possiamo comunque provare, al massimo non la troviamo. E se Gazza ci scopre ci facciamo un'altra gita nella foresta, ormai la conosciamo come il palmo delle nostre mani.》
《Preferirei di no. Ho dei brutti ricordi.》 Sussurra Peter.
《Allora non ci faremo beccare. Ma avete ragione, possiamo provare. Andiamo a prendere il mantello?》
《Perfetto.》
Ci incamminiamo verso il dormitorio, e nella strada incontriamo Emmeline e dei suoi amici.
《Ciao Emmeline!》 La saluta Peter
Io e Sirius la salutiamo con un cenno della mano e un sorriso.
《Ciao ragazzi! Come va?》
《Emma, da quando sei amica loro?》 Chiede una ragazza che ha occhi solo per Sirius.
《Ho passato il Natale con loro, ecco da quando.》
《Noi stiamo bene. Siamo alla ricerca della Mappa.》
Lei annuisce.
《Quindi Marl non ha avuto successo. Spero che la troviate.》
《Che mappa?》 Chiedono.
《Nulla di importante, l'hanno persa e la stanno cercando.》
《Lo speriamo anche noi. Sarebbe un duro colpo per Remus. Tra l'altro, non è che vorresti venire ad Hogsmeade con noi sabato? A Remus farebbe davvero molto piacere.》 Dice Sirius, facendola arrossire leggermente.
《Va bene, ci sarò.》
I suoi amici borbottano tra loro.
《Perfetto, glielo farò sapere, ne sarà felicissimo. Ci vediamo!》
Salutiamo a continuiamo a camminare.
《Remus non ha detto niente di tutto ciò, vero?》 Gli chiede Peter.
《Esatto, ma ha chiaramente bisogno di una mano.》
《Sei un impiccione, lo sai?》 Gli scompiglio i capelli.
《Ehi, i capelli no!》
《James, hai appena trovato il suo punto debole.》 Peter inizia a scompigliare con me i capelli di Sirius, che si sbraccia per tenerci lontani.
《Che stronzi!》
Alzo le spalle.
《Il primo stronzo qui sei tu.》
Peter scoppia a ridere.
Entriamo nella Sala Comune e prendo lo zaino con dentro il mantello, per poi infilarmelo sulla spalla.
《Abbiamo bisogno di un piano.》
《Quello che fa i piani di solito è Remus.》 Dice Sirius mentre si sistema i capelli allo specchio.
《Possiamo farcela anche da soli, no?》 Dice Peter titubante. 《Insomma, abbiamo fatto così tanti scherzi che ormai dovrebbe uscirci naturale.》
《Hai ragione. Ci basta pensare.》
《Più facile a dirsi che a farsi.》 Borbotta il ragazzo, girandosi verso di noi e dando le spalle allo specchio.
《Ma la vuoi smettere di fare il guastafeste? Noi ci stiamo provando. Se non la smetti ti scompiglio di nuovo.》 Lo minaccio.
《Okay, okay, scusate. Proponete, allora.》
《Secondo me uno di noi potrebbe distrarre Gazza, un altro entra con il mantello, e l'altro ancora sta fuori dalla porta come palo. Un piano classico e sempre efficace.》
《Bravo il nostro Peter, è semplice, ma non vuol dire che non funzionerà. Facciamolo.》
《Io farei qualsiasi cosa con voi, quindi mi va bene.》 Dice Sirius.
《Posso fare io da palo? Ho troppa paura di Gazza.》 Sussurra Peter, vergognandosi leggermente.
《Certo. Io lo distraggo e James entra nel suo ufficio. Se così si può chiamare.》
《Perfetto. Siete pronti?》
《Si!》 Esclamano i miei amici in coro.
《Allora andiamo.》 Prendo una cioccorana dal mio comodino. 《Peter, vuoi qualcosa che ti carichi?》
Il ragazzo mi sorride.
《No, grazie James, ma sono a dieta.》
Sirius gli batte una mano sulla spalla.
《Wow, mi stupisci. Fai bene a prenderti cura del tuo corpo, ma non devi neanche rinunciare a qualcosa che ti fa stare bene, okay?》
Peter annuisce.
《Grazie, Sir, ma ci ho riflettuto, e voglio stare meglio con me stesso.》
《Sembrate una famigliola affiatata.》 Li prendo in giro.
Sirius alza un sopracciglio.
《Perchè, non lo siamo?》
Scoppiamo tutti a ridere e il ragazzo apre la porta, lasciandoci passare.
Scendiamo e raggiungiamo il corridoio con l'ufficio di Gazza.
《Ora osservate le mie capacità di Drama King.》
Io e Peter ci nascondiamo sotto il mantello, mentre Sirius bussa con impazienza alla porta dell'ufficio.
Con la Mappa sarebbe stato tutto più facile, perchè avremmo saputo se effettivamente era lì dentro.
《Che c'è?》 Qualcuno brontola dall'interno.
Sirius bussa ancora.
《Per favore, ho bisogno di lei!》
Usa un tono patetico, che fa ridacchiare sotto i baffi me e Peter.
Si sentono dei passi pesanti e la porta si apre.
《Signor Black, che cosa vuole?》
《Deve seguirmi! Un Serpeverde ha appena infranto gravemente le regole!》
《E che cosa ha fatto?》
《Ha... bruciato la coda del suo gatto!》
《Cosa?! Questa me la paga!》 Gazza sbatte la porta del suo ufficio slanciandosi verso il corridoio.
《Dove si trova quel ragazzo? È morto!》
《Mi segua!》
Sirius lo guida via, così io e Peter ci avviciniamo alla porta.
《Alohomora.》 Sussurra Peter, facendola aprire. Si toglie il mantello di dosso e controlla il corridoio.
《Fai veloce.》
《Il più veloce possibile.》 Ribatto.
《Accio Mappa del Malandrino.》
Sento un cassetto tremare, la Mappa deve essere lì.
《James! Arriva Silente!》 Peter entra nell'ufficio e si chiude la porta alle spalle.
《Vieni sotto il mantello! Ti ha visto?》
Alza il lembo del mantello e si infila sotto.
《Non ne ho idea!》 Indietreggiamo fino alla parete e sentiamo i passi di Silente fermarsi davanti alla porta.
《Argus? Sei lì?》
Non fiatiamo.
Silente abbassa la maniglia ed entra.
Cazzo, cazzo, cazzo. Non può vederci, almeno.
《Ho visto qualcuno entrare...》 borbotta tra sè e sè, chinandosi per guardare sotto la scrivania.
Apre un armadio abbstanza grande da contenere una persona, ma non c'è nessuno al suo interno.
Si avvicina, ma non guarda nell nostra direzione, anzi, apre un cassetto e fruga al suo interno.
Peter mi guarda allarmato e io gli mimo con le labbra di stare tranquillo.
Non può vederci. Non può vederci.
Continuo a ripetermelo per tranquillizzare anche mè stesso.
Silente chiude il cassetto, dopo averne estratto delle gelatine tutti gusti +1. Deve esserne proprio ossessionato.
Ne lancia una verso la scrivania, un'altra più a destra.
Oh, no. So benissimo cosa vuole fare.
Vuole farci rimbalzare la gelatina addosso.
Mi abbasso lentamente, e gesticolo a Peter di fare lo stesso, fino a quando non siamo tutti e due in ginocchio, contro il muro.
Spero che non ci rimbalzi addosso. 
Silente ne lancia una nella nostra direzione, e mi colpisce in faccia.
Non ci posso credere, che sfigato. Cinque centimetri più su e non ci beccava.
Silente posa una mano sulla mia testa, ghermisce il mantello tra le dita e ce lo tira via di dosso.
《Che sorpresa, signor Potter, signor Minus! E questo che cosa sarebbe, un'altra vostra invenzione?》
《No. È il Mantello dell'Invisibilità che appartiene alla mia famiglia. Ed è mio, quindi me lo ridia, per piacere.》
Mi alzo e tendo la mano verso di lui, in preda all'adrenalina.
《Il Mantello dell'Invisibilità? Quello della fiaba?》
《Lo stringe in pugno, quindi non è solo una fiaba.》
Silente lo ammira, poi me lo restituisce.
《Quando non ti servirà per fare delle cose vietate, signor Potter, potresti darmelo? Così potrò studiarlo meglio.》
Mi mordo le labbra.
《Se mi giura che questo incontro non avrà ripercussioni, si.》
《Va bene. Immagino che voi siate qui per riprendervi la vostra mappa, giusto?》
Peter annuisce.
《Si, ci abbiamo messo tantissimo per crearla, ed è molto importante per noi.》
Silente annuisce.
《Mi dispiace, ma non posso restituirvela. Dirò ad Argus di riporla in un luogo più sicuro.》
《Ma non è giusto! É nostra!》 Esclamo.
《Tutti gli oggetti che sono stati sequestrati appartenevano a qualcuno, che con essi ha fatto qualcosa che non doveva fare, dunque è giusto che stiano qui. Poi, al termine dell'anno, se la rivorrete, sarà vostra.》
《Ma al termine dell'anno avrà perso la sua utilità!》
《Ci dovevate pensare prima.》
Si incammina verso la porta ed esce.
《Se non volete essere trovati qui da Argus vi consiglio di uscire e andarvene.》
Io e Peter ci guardiamo, mesti, ed usciamo, andando nella direzione opposta a quella di Silente senza salutarlo.
Sirius ci viene incontro correndo.
《L'avete presa? Dalle facce non sembrerebbe...》
《No. L'abbiamo trovata, ma Silente ci ha beccati.》
《Allora la prossima volta potremo prenderla!》
《No. Silente farà cambiare la sua collocazione.》
《Quel vecchio non può farsi gli affari suoi una buona volta?》
Io e Peter scoppiamo a ridere.
《Andiamocene di qui, prima di incappare in Gazza. È arrabbiatino per la bugia che gli ho raccontato.》 Spiega Sirius.
《Okay, andiamo.》
《Tra poco è il compleanno di Lily, vero?》 Mi chiede Peter.
《Vero. Quindi quando andremo ad Hogsmeade dovrete aiutarmi a sceglierle un bel regalo.》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora