LXXXV. Caradac

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Tre ore prima

Sto aspettando l'allegra comitiva dell'allegro addio al celibato dell'allegro James, mentre mi bevo un bicchiere di whiskey. Liscio.
È l'unica cosa che mi fa andare avanti, tra tutta questa merda e questi ragazzetti allegri che invece dovrebbero crogiolarsi nella disperazione più totale perchè tanto un giorno moriremo tutti.
E quel giorno per noi potrebbe essere domani, chi lo sa, basta un passo falso e BAM.
Avada Kedavra.
Morto stecchito, e ti ritrovi con la testa attaccata alle spalle solo se ti va proprio di culo.
Sono pochi quelli di noi che hanno avuto una vera sepoltura. Di Benji cosa restava? Quasi niente. E quella povera ragazza con cui usciva su cosa ha pianto? Una tomba praticamente vuota.
Okay, Caradac, basta.
Questa serata è di James e tu non hai assolutamente il diritto di rovinargliela perchè sei un vecchio cinico infelice, è ingiusto, deve divertirsi.
Finisco a goccia il bicchiere e chiedo al ragazzo dietro al bancone di riempirmelo di nuovo.
Credo di essere il loro migliore cliente, quando non so che cosa fare o ho voglia di pensare vengo qui e bevo, capita molto raramente che io stia male.
Essere lucido e soffrire è la mia punizione, immagino.
Bevo un altro sorso, mentre sento la porta aprirsi.
Sono James e Sirius.
Mi volto verso di loro e gli faccio segno di sedersi con me.
《Buonasera Caradac.》 Mi saluta Sirius con quel suo solito modo di fare elegante, altezzoso e affascinante.
《Ti ringrazio per essere venuto!》 Dice James, sorridendomi e prendendo posto accanto a me.
《Non mi sarei perso il tuo addio al celibato per nulla al mondo, sono le feste in cui si fanno le cose più folli in assoluto.》 Cerco di rispondergli in modo simpatico, anche se il peso della mia stessa esistenza mi sta opprimendo, come se mi stesse schiacciando giù.
James sorride ancora di più.
《Grazie mille! E ti giuro che faremo cose davvero folli!》
《Spero che siano cose folli, ma legali.》 Dice qualcuno dietro di noi, che non riesco bene ad identificare solo dalla voce, quindi mi volto e trovo dietro di me Remus Lupin e Montgomery McKinnon.
《Totalmente legali, è una promessa.》
《James, mi scuso da parte di Matthew e Marcus, ma mi hanno detto che avevano del lavoro importante da fare e non sono potuti venire.》 Dice Montgomery in tono educato.
《Meglio così, no?》 Dice Sirius ridacchiando. 《Sarebbero stati dei guastafeste petulanti.》
Adoro Sirius, ha proprio ragione.
Matthew si comporta come se avesse perennemente un bastone conficcato nel culo, è altezzoso, ma non in modo tollerabile e affascinante come quello di Black, e parla solo di lavoro e lavoro e lavoro.
Marcus invece se la tira in modo assurdo, prima perchè è un McKinnon, poi perchè è stato caposcuola, si è laureato in pochissimo tempo ed è andato in Russia, ma sinceramente, chissene frega? Dovrebbero sbattergli un palo in testa, così magari capisce.
Per fortuna che tra i McKinnon ci sono anche Montgomery, che è un ragazzo di successo, ma non si è montato la testa ed è rimasto divertente e umile, e Marlene, che è la personificazione in terra della divinità.
Entrano anche Peter Minus, i gemelli Prewett, Frank Paciock ed Edgar, che viene a posarmi in braccio sulla spalla, con mio grande rammarico.
《Guarda chi si vede, non pensavo saresti venuto, Dacdac.》
《Chiamami un'altra volta così e ti spezzo il braccio, Gargar.》
《Okay, scusa.》 E toglie il braccio dalla mia spalla.
《Quindi che cosa hai organizzato per questa sera, James?》 Chiede Paciock, che mi sembra quello più sul pezzo.
《Prima di tutto, beviamo un pò, così siamo un pò più inibiti. Poi - rullo di tamburi - indovinate.》
Alzo la mano e James mi indica.
《Si?》
《Dimmi che avete chiamato delle stripper, ti prego.》
Edgar inizia ad applaudire.
《Vai Caradac, diritto al punto! Che stile.》
《No! Niente stripper, qualcun altro?》
《Come niente stripper? È un addio al nubilato!》 Mi lamento.
《Beh, non a tutti piaciono le tette.》 Mi dice Monty, inarcando le sopracciglia.
《Ma a tutti piacciono i culi! E se proprio hai così schifo puoi andartene in qualche angolino appartato con Lupin!》
《Caradac, andremo tutti in angolini appartati a coppie perchè faremo il.... LASER TAG!》 Esclama James.
Oh no.
Ti prego, dio onnipotente, se esisti, fammi morire ora.
I ragazzi iniziano tutti ad applaudire e dire cose come "bella idea", "ci sta", ma non ci sta per niente, dove sono finito? All'asilo?
Dovevo immaginarmelo e non sarei dovuto venire.
《E poi dopo il Laser Tag facciamo guardie e ladri per la città con lo slime!》 Urla James, piu forte di prima.
Okay, Caradac, dio onnipotente non esiste, o comunque, se esiste, non ti ha ancora fatto morire come gli hai chiesto gentilmente, quindi devi darti una svegliata e vincere questa cosa, perchè lo slime non ti deve toccare. Neanche sfiorare.
《Adesso ordinate tutti qualcosa, offro io!》 Finisce di parlare.
Drink gratis = unica gioia della serata.
《Altro whiskey, per favore. Ma in una caraffa di birra, se non ti dispiace. Ne ho davvero, davvero bisogno.》 Dico al barman.

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora