LXXIV. Mary

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Appoggio i piedi sul bancone, tanto non arriverá nessuno, come al solito, e prendo la bacchetta che sto lavorando.
Non è un vero lavoro, ma sto cercando di farne una elaborata e speciale, perchè tanto non ho niente da fare e mi sono rotta di leggere e basta.
Sento uno scampanellio provenire dall'ingresso del negozio e tiro subito giù i piedi, è il primo cliente del mese!
È vero che il mese è iniziato solo ieri, ma la cosa mi esalta, dato che sta andando tutto a rotoli e che il mese scorso abbiamo avuto solo quattro clienti.
《Buongiorno! È qui per comprare una bacchetta o per venderne una?》
Mi alzo dal mio posto, sorridendo come mi ha detto mio papá, e tendo la mano verso l'estraneo.
Che però non è un estraneo.
E io che speravo di poter lavorare seriamente.
《Sirius, cosa ci fai qui? Non hai niente di meglio da fare che venire a rompere proprio a me?》 Sbuffo e mi lascio cadere nuovamente sulla sedia.
Mi sorride giocosamente.
《Mary, stai bene con questa divisa. Ti rende quasi professionale.》
《Sei venuto per prendermi in giro o vuoi comprare?》
《Sono venuto per due motivi. Tanto non hai clienti al momento, quindi puoi ascoltarmi, no?》
Mi spingo con un piede e faccio girare la sedia, per poi voltarmi verso di lui.
《Fa' veloce, non è una buona giornata.》
Lui annuisce e si appoggia al bancone.
《Voglio che mi incidi delle rune sulla bacchetta, ovviamente ti pago.》
Wow, Sirius è venuto qui per fare dei veri affari.
《Certo. Sai gia che rune?》
《Ovviamente.》 Estrae un foglio dalla tasca e me lo porge, lasciandomi anche la sua bacchetta. 《Poi, questione numero due...》
《Si?》
《Volevo scusarmi per avere rovinato la festa di ieri sera, e accertarmi che tra te e Dorcas vada tutto bene. Se posso aiutare in qualche modo dimmelo e lo farò.》
Wow.
Chi è questo coso e dove ha gettato il cadavere di Sirius?
《Tranquillo, non è colpa tua, tu ti sei solo lasciato prendere da quei brutti pensieri che hanno assillato tutti noi nell'ultimo periodo.》
《Non hai nominato Dorcas.》 Mi fa notare, aggrottando le sopracciglia.
《Abbiamo litigato. Questa volta é stato ancora peggio del solito, penso che la nostra relazione sia giunta alla fine.》
《Ehi, posso aiutare. Sono bravo in queste cose.》
《Davvero? Tra te e Marlene come vanno le cose dopo ieri sera?》
Dopo Regulus le cose devono essere andate male, per forza.
Saranno andati a letto in due stanze diverse e questa mattina non si saranno neanche salutati.
Invece no, Sirius mi sorride come un ebete.
《Mi dispiace deluderti, ma vanno persino meglio di prima. Questa notte è stata... speciale. Ma non cambiare discorso, parlamene, ti giuro che ti posso dare un aiuto utile.》
《Okay, prima di tutto smettila di fare quei sorrisetti scemi e innamorati perchè mi fai venire il voltastomaco. Però sono contenta che le cose tra voi vadano bene, non voglio essere gelosa della felicità altrui, sono una brava persona.
E non so neanche se voglio un aiuto. Sono abbastanza stanca di questa relazione, non mi da più niente.》
Sirius gira attorno al bancone e mi posa una mano sulla spalla.
《Mi dispiace, ma se ti senti così allora dovresti dirlo a Dorcas, per chiarire la situazione. Devi fare la persona matura, così la stupirai e la farai sentire in colpa.》
Annuisco.
《Ti sta obbligando Marlene? Ad aiutarmi ed essere gentile, intendo.》
Sirius prende una seggiola e la porta accanto alla mia ridendo.
《No, sto facendo tutto di mia spontanea volontà. Maturo, vero?》 Si passa una mano tra i capelli lunghi e sospira, con una punta di tristezza e rassegnazione. 《Dopo ieri sera ho capito che voglio pace e armonia, soprattutto nel nostro gruppo. Non voglio litigare con Lily, non voglio che lei e James litighino, né che lo facciate tu e Dorcas. La vita è troppo breve per poterla vivere arrabbiati e incompleti.》
Inarco un sopracciglio e appoggio i piedi sulle sue ginocchia, mettendomi comoda, perchè so che stiamo toccando un argomento serio. Più serio di quelli che ci si aspetta da noi di solito.
《Che cosa ti ha detto Regulus? Sei... diverso dal solito. In effetti sembri più maturo, ma non vuol dire che lo sei effettivamente, quindi non montarti la testa.》
Sirius mi sorride e annuisce.
《Mary MacDonald, sei proprio una vecchia volpe. Hai ragione.
Ho sentito un Mangiamorte, NON Regulus-》 mi fa un occhiolino, vuole proteggere suo fratello. 《Un certo... Malcom, dire che siamo nel loro mirino. In particolare i Bones, Dorcas e i McKinnon, però questo non vuol dire che noialtri poveri sfigati siamo al sicuro, e io voglio che stiamo tutti bene. Questo mi ha portato a riflettere sul significato che ha per me la vita, e sono maturato, direi.》
《D-Dorcas?》 Ho azzerato tutto il discorso, ho capito solo che Dorcas é nel loro mirino.
《Uh uh, qualcuno non è più così risoluto a lasciare Dorcas?》
《Devo andare subito da lei.》 Mi alzo dalla sedia. 《Puoi badare tu al negozio? Tanto non arriverá nessuno.》
《In veritá io volevo passare da Remus per dirgli queste cose, ma posso aspettare, per te. E se arriva qualcuno sbatterò un pò le ciglia, giocherò con i miei capelli e inizierò a parlare francese.》
《Grazie mille, davvero.》 Faccio per uscire dal negozio, però mi fermo sui miei passi, per poi voltarmi a guardare Sirius.
《Che c'è?》 Mi chiede, sempre con il suo sorrisetto beffardo.
《So quello che pensi di te stesso, che non sei abbastanza e che sei solo uno sciocco, ma non è così.
Marlene è davvero fortunata ad averti e vi meritate, vi auguro che le cose vadano sempre meglio.
Sei sempre stato la mia spalla, anche ad Hogwarts, nessuno mi ha mai davvero capita quanto te, quindi ti ringrazio e... sei speciale.》
Il sorriso si spegne sul suo volto, e mi guarda incredulo.
《Avevo davvero bisogno di sentirmelo dire, non posso negarlo. Grazie Mary, anche tu sei una persona speciale, e se Dorcas non lo capisce potrai trovare qualcuno migliore.》
Annuisco e corri ad abbracciarlo.
《Okay, okay, ora basta provarci con me, Marlene potrebbe ucciderti, e va' da Dorcas.》
Ridiamo in coro ed esco dal negozio.

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora