XXXX. Sirius

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Mi sistemo la caravatta nera e poi mi guardo allo specchio.
《Non male, Sirius, non male.》
Mi dico da solo.
《Devo concordare.》 Dice Marl abbracciandomi da dietro.
《Anche tu non sei niente male.》
Indossa il vestito nero aderente che lo ho regalato per Natale.
Una favola.
Mi sorride.
《Grazie.》
Prendo la bacchetta e mi aiuto con essa a fare uno chignon, anche se delle ciocche sono troppo corte e mi ricadono sul viso.
Questo mi concede un'aria ancora più sexy, se posso permettermi.
《Sei pronto?》
《Si. Andiamo nella Sala Comune?》
《Mi metto i tacchi e sono pronta.》
Si siede sul mio letto e si infila i tacchi alti, poi mi porge la mano e io gliela afferro, così scendiamo insieme.
《I Black sono arrivati, finalmente! Eleganti come al solito.》 Esclama James, che viene ad abbracciarmi.
Ricambio amichevolmente.
《Solo il meglio per la tua festa. Auguri, fratello.》
Mi sorride con il suo sorrisino storto, gli occhi castani scintillano dall'emozione.
Al contrario di Remus, che ha voluto una festa intima, James ha fatto le cose in grande.
《Grazie. Divertiti, e stai pronto a nascondere l'alcol per quando arriverà la McGranitt.》
《Agli ordini.》
James vede qualcun altro scendere le scale e va a salutarlo, quindi io e Marl ci avviciniamo ai nostri amici, disposti in gruppo.
《Non capisco perchè la MgGranitt non abbia lasciato venire Dora, sinceramente. È responsabile, non ha mai creato problemi...》 si lamenta Mary.
《Ci sono delle regole, Mer, e a Natale ci hanno concesso di non doverle rispettare per forza, ma era un caso eccezionale.》 Le spiega Remus.
《E poi dai, la vedi ogni giorno, tutto il giorno.》 Le dico ridendo.
《Vorrei ricordarti che quando Marlene è a fare Quidditch tu passi tutto il tempo a lamentarti fino a quando non ritorna.》
《Davvero?》 Chiede Marl ridendo.
《Non è necessario dirlo.》 Taglio il discorso.
Remus mi guarda.
《Cosa c'è?》
《Niente. Sei davvero bello questa sera. La bacchetta in testa ti dona, e anche la cravatta.》
Sorrido.
《Grazie Remus, diciamo che è una cosa innata la bellezza nella famiglia Black. E non è solo un aspetto esteriore, è anche un atteggiamento.》
Rem scoppia a ridere, scuotendo la testa.
《Chiudi quella bocca e smettila di metterti in imbarazzo, per favore. Ogni tanto mi vergogno di essere tuo amico.》
Mi porto una mano al petto.
《No!》
《Si!》
《Giammai!》
《La volete smettere? Siete ridicoli, sono io che mi vergogno.》 Sbotta Mary.
《Dov'è Lily? E anche Peter.》 Chiede Marl.
《Lily si sta ancora cambiando. Vuole toccare la perfezione per James.》 Le spiega Mary.
《Capisco. Vado da lei, o quando scende sembrerà un clown.》
《Hai ragione, vengo anche io: damage control.》
Marl mi posa un bacio sulla guancia e se ne va via con la sua amica.
《Ti ha sporcato.》 Indica la mia guancia.
《Mh? Oh, fa niente. Almeno nessuna ragazza mi potrà importunare.》
《Wow, la vita di Sirius Black è dura!》
《Non sai quanto! Dove è andato Peter, però?》
《È andato a prendere la torta. È via da un bel pò, in effetti. Spero non l'abbia fatta cadere.》
《Il rischio è che se la sia già mangiata.》
《Sirius! Non essere cattivo.》
《Scusa, scusa! Non un insulto, è una battutina.》
《Che non penso gli faccia piacere.》
《Mi sono scusato! Andiamo a vedere cosa combina?》
《No, non mi fido di andare in giro senza Mappa. Almeno lui può aggirarai sottoforma di topo, noi no!》
《Remus, vivi la vita troppo seriamente. Ora andiamo a cercarlo.》
Lo prendo per il polso e lo trascino via, facendoci strada nella folla.
《Scusa! Scusami. Ehi, Holly, bel vestit- oh! Sirius vai piano!》
《Tanto siamo arrivati.》 Scendiamo le scalette e la porta si apre, facendoci uscire dalla Sala Comune.
《Cosa ci fate fuori?》 Ci chiede la Signora Grassa.
Ho ancora il polso di Remus stretto tra le dita, quindi lo sollevo e le mostro l'orologio.
《Non è ancora l'orario di andare a letto, cara mia. Andiamo, Rem.》
《Ahia, lasciami andare e non trattarla male.》
《Grazie, Remus Lupin, almeno tu sei gentile.》 Lei gli fa gli occhi dolci, non ci posso credere.
Alzo gli occhi al cielo e lascio il polso di Rem, per poi andare verso il quadro del vecchio mago.
《Buona sera, Sir William, come si sente?》 Gli chiedo con il mio tono affabile.
《Oh, la ragazza del quadro a fianco non vuole più parlarmi, dice che sono noioso, ci puoi credere?》
《Lei noioso, Sir William? Mai! Deve essersi presa un abbaglio.》
Nel frattempo Remus mi raggiunge, restando dietro di me.
《Hai proprio ragione, ragazzo. Come mai sei così elegante questa sera?》
Gli sorrido.
《C'è la festa di un nostro caro amico.》 Indico Remus con un cenno.
《È da molto che non vado ad una festa! L'ultima risale al 1788, quando sono stato invitato alla festa di Sir-》
Lo interrompo gentilmente.
《Davvero? Non l'avrei mai detto, è sempre così elegante.》
《È vero, lo sono.》
《Le devo chiedere un favore, Sir William.》
L'uomo sbuffa.
《Immagino che vogliate passare dietro di me, vero? Come quel ragazzino paffuto e impacciato.》
《Ha ragione. E quel ragazzino è anche lui un nostro caro amico.》
Si torce i baffoni tra le dita.
《Suppongo che lo dovrò lasciare libero.》
Remus fa un passo avanti.
《Cosa?》
Sir William fa ruotare il quadro, da cui emerge la figura di Peter.
《Ragazzi! Pensavo che sarei rimasto chiuso qui dentro per sempre! Non mi voleva fare uscire!》
Mi volto verso Remus.
《Visto che avevo ragione a voler venire?》
Il ragazzo alto sbuffa, mentre prende la torta dalle mani di Peter.
Il quadro ritorna alla sua posizione normale.
《Ora andatevene! Ah, e Sirius, divertiti per me, tra eleganti ci si intende.》
Gli sorrido e chino il capo in segno di saluto.
《Certo, Sir William. È stato un piacere, come sempre.》
Ci allontaniamo in direzione della Sala Comune e Remus mi guarda storto.
《Che hai?》
《"Tra eleganti ci si intende." Ma per piacere.》
《Sei solo geloso perchè ho charme.》
Peter ridacchia mentre si scuote via la polvere dai vestiti.
《Coda di topo.》 Peter dice la parola segreta ed entriamo nella Sala Comune, proprio in tempo per vedere Marlene, Lily e Mary scendere dalle scale, pronte.
Lily e Mary ora sono truccate. Merito di Marl, sicuro.
Hanno tutte e tre lo stesso rossetto infatti.
《Wow, sono bellissime.》 Sussurra Peter.
Annuisco, sorridendo. Marlene in quel vestito nero è la cosa più bella che abbia mai visto. E mi costa molto dirlo, dato che di solito la cosa più bella sono io.
Lily è molto più bella del solito, ha coperto il rossore delle guance e della fronte e Marl ha scelto i colori giusti per farle risaltare gli occhi verdi.
Mary invece è vestita con il solito abito da hippie, colorato e lungo fino alle caviglie.
《Guardate James.》 Dice Remus.
James sta guardando Lily a bocca aperta e sembra di essere sull'orlo delle lacrime.
Ridacchio tra me e me.
《Che cosa c'è?》 Mi chiede Rem.
《Lui non ci crede ancora di essere con Lily. È così... puro. Sembra quasi che non sappia di essere la persona migliore di questo mondo.》
Remus mi sorride e annuisce.
《Sono felice di essere qui con voi, ora. Con voi mi sento giusto.》
Peter gli posa una mano dietro la schiena.
《Mi hai tolto le parole di bocca.》
《Dopo queste smancerie ho bisogno di un bicchiere di qualcosa di forte.》Mi faccio strada tra la folla, fino a raggiungere il tavolino con gli alcolici.
Mi verso un pò di vodka e la mischio con la limonata, però questo sarà il primo e l'unico bicchiere della serata, voglio controllarmi, e soprattutto dimostrare che so farlo.
James sale su un divanetto e inizia a fare un discorso, ma non lo seguo neanche, dato che cerco Marlene nella ressa.
È così bassa che non la vedo, dannazione.
Entro la fine della serata il suo rossetto deve essere su tutta la mia faccia, o non sarà stata una bella festa.
Una ragazza mi viene addosso.
《Scusami.》
La squadro, leggermente arrabbiato: avrebbe potuto farmi rovesciare l'unico bicchiere che mi sono giurato di bere.
《Fa niente, ma la prossima volta sta' più attenta.》
La ragazza alza gli occhi al cielo.
《Sei tanto bello quanto stronzo.》
Ma. Che. Cazzo. Chi è lei per dirmi una cosa del genere?
Il liquido all'interno del mio bicchiere vola verso la sua faccia e lei urla.
《Che cosa succede?》 Chiede Remus, che è il Prefetto.
《Sirius Black mi ha appena lanciato la sua vodka in faccia!》
《Beh, se l'è meritato.》
Remus mi prende la cravatta e mi tira a sè con fare minaccioso.
Wow, devo ammetterlo, è davvero minaccioso.
《Sirius, questa è la serata di James, non azzardarti a rovinargliela per nessun motivo. Capito?》
Annuisco.
《Si, capo.》
《Bene. Ora trova Marlene e stai con lei, non cacciarti nei guai.》
《Lo dici proprio a me?》
Lui rimane serio, ma la sua presa di allenta leggermente.
《Si, lo dico proprio a te. Fai quello che vuoi, ma non rovinare la serata.》
Mi lascia andare, poi si gratta la nuca.
《Scusa, mi sono lasciato prendere.》
《No, Rem, fa niente. Sei stato terrificante, ma in senso positivo. Vedi Marlene per caso?》
Lui mi sorride.
《Cosa c'è? Sei troppo basso per vederla?》
Gli tiro un pugno sulla spalla e lui ride.
《È seduta sulle scale del dormitorio femminile, da sola.》
《Da sola?》
《Beh, Lily è con James, mentre Mary è con Peter. Lei sta aspettando te.》
《E tu che cosa fai?》
Mi sorride.
《Il Prefetto. Le divise hanno il loro fascino.》
Scoppio a ridere.
《Di diverso hai solo una spilla, scemo, ma buona fortuna.》 
《Anche a te.》
《A me non serve!》 Lo saluto con un cenno e mi avvio a gomitate verso le scale del dormitorio femminile. 
È seduta sulle scale, con il mento appoggiato sui palmi delle mani.
Sembra triste.
《Marl, tutto bene?》
Faccio per salire le scale per sedermi accanto a lei, ma si trasformano nello scivolo, quindi io manco il gradino e inciampo, mentre lei scivola giù.
Scoppiamo a ridere.
《Scusa, lapsus.》
Mi alzo e le porgo la mano. Lei me la afferra, la sollevo e si sistema la gonna, che è scivolata pericolosamente su.
《Mi sembravi pensierosa. Tutto bene?》
Lei mi sorride debolmente.
《Si, tu?》
《Marl, non sei una brava bugiarda, lo sai?》
Non mi risponde.
Qualcosa non va.
《Ehi... sai che mi puoi dire tutto.》 Le porto una mano sulla spalla.
《Non qui, però.》
《Andiamo in camera.》 Le prendo la mano e lei me la stringe, quindi ci facciamo strada. Domani avrò seriamente dei lividi, dopo tutte le persone contro cui sono andato a sbattere.
Quando iniziamo a salire le scale una Mary ubriaca fradicia ci urla un incoraggiamento a divertirci, quindi tutti si voltano e faccio il mio solito cenno di saluto. 
Arriviamo in camera e mii chiudo la porta alle spalle e mi siedo sul letto, appoggiando la schiena alla testiera, facendo cenno a Marl di sedersi tra le mie gambe.
Lei lo fa e io le stringo le mie braccia attorno.
《Okay, ora siamo soli e tranquilli, mi puoi dire cosa ti turba?》 Le do un bacio sulla tempia.
《Continuo a pensare ad una cosa che mi ha detto Regulus.》
《Cosa?》 Esclamo arrabbiato. 《Lo ammazzo.》
Lei mi porta una mano sulla guancia, con la sua solita aria tranquilla di quando vuole calmarmi.
《Non è colpa sua. Ha fatto un'analisi della mia bacchetta e non mi è piaciuta, tutto qui.》
《Tutto qui un cazzo, Marlene. Cosa ti ha detto di preciso?》
《Che la mia bacchetta è portata alle Arti Oscure e che c'è un'ampia probabilità che io mi associ ai maghi oscuri.》 Lo sussurra, con la voce carica di vergogna.
Mi sfugge una risatina, e lei mi guarda male.
《Marl, tu sei la persona meno cattiva e più leale che io conosca. Non potresti mai!》
Mi sorride debolmente.
《Le persone cambiano, Sir.》
《Non posso fare a meno di pensare che tu non mi dica tutto.》
《È... continuo a fare lo stesso incubo ogni notte.》
《Quello del "puoi scegliere, ragazzina"? O una cosa del genere.》
《Esatto.》
《E cosa succede?》
《Sto male.》
《Cos'hai?》
《Mal di tutto. Ma la cosa peggiore è la sensazione che provo, mi sento persa, come se in realtà non avessi affatto scelta.》
Annuisco.
《So che sembra una cosa stupida, ma chiedere alla Cooman?》
Lei ride.
《È una cosa stupida.》
Mi mordo le labbra e sorrido.
《Allora non so come aiutarti, mi dispiace. Vorrei fare di più...》
Mi bacia sulle labbra, ma si stacca troppo presto.
《Hai già fatto abbastanza, ad ascoltare i miei problemi.》
Le prendo una mano.
《Ora vuoi ascoltare i miei?》
《Sirius Black ha dei problemi?》
Rido e annuisco.
《Remus mi ha appena sgridato.》
Anche lei scoppia a ridere.
《Cosa hai fatto per meritartelo?》
《Hp tirato la mia vodka in faccia ad una ragazza perchè mi ha dato dello stronzo. Ma se avesse ragione? Sono stato stronzo.》
Marl mi sorride.
《Beh, si, a tirarle la vodka addosso sei stato davvero stronzo, ma hai anche delle buone qualità.》
《Marl, dio mio, sei una pervertita!》
Lei scoppia a ridere.
《Io stavo pensando a delle qualità morali, sei tu il pervertito qui!》
Sgrano gli occhi e mi unisco alla risata.
《Scusami! Beh, già che ci siamo se mi fai un elenco delle mie qualità morali non mi fa di certo male.》
《Il tuo ego è assurdo.》
La bacio a lungo, poi mi stacco di mia spontanea volontà.
《Voglio diventare una persona migliore. Non voglio essere ricordato come quello stronzo! James è maturato tantissimo quest'estate, Remus è sempre stato maturo, Peter si è messo a dieta, l'unico ancora infantile e senza obiettivi sono io.》
《Allora dovresti iniziare chiedendo scusa alla ragazza.》
《Ehm... no. Per niente, è imbarazzante.》
《Beh, allora rimani pure così.》
《Marl, sei davvero cattiva! Io prima ero stra gentile con te, tu ora mi stai massacrando.》
《È parte della vita, serve per maturare.》
Rido e scuoto il capo, poi eccola, l'illuminazione.
《Oddio.》
《Cosa?》
《So cosa fare.》
《Cioè?》
《Chiederò scusa a Moccios- Severus. Mi sono comportato sempre da grande stronzo con lui e devo rimediare. James ormai sta con Lily, non c'è più competizione.》
《Sei ubriaco?》
《No, la mia vodka è sulla faccia della ragazza. Non ti piace come idea?》
《... si. Insomma, neanche lui è stato molto gentile verso di noi, ma un passo per la riconciliazione si può fare. È una cosa matura.》
La bacio velocemente, a stampo.
《Sai cosa fanno le persone mature?》
Lei scuote la testa.
《Non stai per dirlo davvero.》
《E invece si. Le persone mature...》 la prendo per la vita e la porto sotto di me. 《...fanno l'amour.》
《Dio, quando parli in francese sei così sexy.》
Mi mordo le labbra.
《Je t'aime, mon amour.》
《Oui oui, ora baciami.》
《Avec plasir.》
La bacio e le tolgo il vestitino, mentre lei mi toglie la cravatta.
《Questa so come usarla.》
Prendo le sue mani e le lego alla testiera del letto, poi torno a baciarla, scendendo sui seni e sulla pancia, e lasciando delle scie rosse dovute al suo rossetto. 
Faccio per toglierle le mutandine quando qualcuno sbatte la porta della camera ed entra.
Due figure animanti si buttano sul letto di James.
Porto la mia mano sulle labbra di Marlene, ridendo sotto i baffi.
Beh, non sono l'unico ad avere avuto una bella idea.
《James...》 ansima Lily mentre gli toglie la camicia e la lancia per terra.
《Lumos.》 Accendo la lampada.
《Ma che cazzo!》 James cade dal letto dalla paura e mi guarda.
《Scusa, mi è sembrato opportuno interrompervi prima che iniziaste a fare cose sconce davanti a due poveri ignari spettatori.》
Lily è rossissima, nonostante sia truccata.
《Poveri e ignari? Marlene ha le mani legate al letto con la tua cravatta, non mi sembrate poveri e ignari!》
《James, piccolo cucciolo mio, nonostante io tifi per te, preferirei non coglierti nell'atto.》
《Smettila di parlare da piccolo Lord. E poi siamo noi che vi abbiamo colti nell'atto.》
《Sirius, slegami.》 Marlene protesta e io inizio a spegarla, mentre rispondo a James.
《Chiaramente non eravamo ancora nell'atto. Ma-》
《POTETE SMETTERLA?》 urla Lily.
《Certo, Lily.》
《Per la barba di Merlino, James. Tu nella coppia sei quello che si fa legare, non quello che lega, vero?》
《Parla il cane.》
Marlene si infila il vestito.
《Sir, andiamocene, è il compleanno di James.》
《Dobbiamo per forza?》
《Esatto. Andiamo.》
《Grazie Marl.》 Sussurra Lily.
《Tutto per te.》
《Non è giusto!》

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora