LVI. James

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《Un ultimo tentativo, dai.》 Dice Marlene esasperata.
《Non credo che funzionerà, è davvero una causa persa.》 Sussurra Dorcas, infilandosi le mani nelle tasche della felpa.
《No, dai, non dobbiamo farci abbattere, ce la possiamo fare! Ci siamo mai tirati indietro di fronte alle difficoltà? No! Proviamo di nuovo.》 Dice Sirius in tono molto concitato.

《Ragazzi, sono solo capelli, non c'è bisogno di sentirsi così presi in causa.》

《Cooosa? No, no, no James. Non esiste "solo capelli", sono il tuo biglietto da visita. E voglio ricordarti che tra venti minuti incontrerai per la prima volta i genitori e la sorella di Lily, quindi devi fare buona figura. E con questi capelli sembri un disperato.》 Mi risponde indignato Sirius.
È sempre così drammatico, ma effettivamente ha ragione, sembro un disperato.
Il ciuffo è cresciuto magicamente nella notte e ora mi cade prepotentemente sulla faccia, coprendomi la fronte e gli occhi.
Per di più, come se non bastasse, li abbiamo già lavati tre volte e li abbiamo laccati, ma dopo neanche due minuti si sparano in aria e mi ricadono in faccia.
《Neanche i miei capelli sono così intrattabili.》 Sbuffa Dorcas.
Remus entra in camera.
《Ehi, è pronto?》
《NO!》 Urla Sirius disperato. 《Come è andato il lavoro?》 Gli chiede poi gentilmente.
《Bene, grazie. Qual'è il problema? E tra quanto deve andare?》
《Lily arriverà tra dieci minuti massimo e i suoi capelli non stanno fermi.》
Remus apre un cassetto e prende le forbici.
《Prima di tutto, dobbiamo tagliarli, sono troppo lunghi.》
《No! Non mi fido, me li taglia solo mia mamma.》
Vedo Marlene e Dorcas scambiarsi un'occhiata divertita, mentre Remus alza gli occhi al cielo.
《Fidati, i miei me li taglio da solo e non mi sembrano malvagi.》
《Vero, non sono male, io me li farei tagliare da lui senza problemi se non volessi avere i capelli lunghi.》 Mi dice Sirius posandomi la mano sulla spalla.
《Va bene, okay, mi avete convinto. Taglia.》
Remus si toglie la camicia per non sporcarla e inizia a tagliarmi il ciuffo.
Per fortuna ci va piano e lo taglia il minimo indispensabile.
《Così mi sembra vada bene. Vuoi mettere la lacca o tenerli così?》
《La lacca.》 Risponde Sirius al posto mio.
《Ma se non funziona?!》
《La farò funzionare.》 Mi dice Remus sorridendo, per poi agitare la bacchetta verso il tubetto di lacca.
Dorcas lo prende in mano e me la spruzza sui capelli, pettonandoli all'indietro con un pettine.
《Ouch, piano!》
《Scusa. Sono terribili. Ma almeno ho finito.》 Lo ripone sul lavandino e mi guardo allo specchio.
《Wow, sto bene, per ora.》
《Questo sarebbe un bel biglietto da visita.》 Mi dice Sirius guardandomi fiero.
Mi alzo dalla sedia e mi guardo allo sepcchio, scuotendo via dalla camicia quelle ciocche di capelli che sono state tagliate.
Indosso una camicia bianca, con dei pantaloni e una cravatta azzurri, e devo dire che tutto ciò mi dona.
《Stai dimenticando una cosa.》 Mi dice Marlene.
《Cosa?》
《I fiori.》
《Ah, cazzo, non ci avevo pensato. Dovevo prenderli?》
Sirius si sbatte una mano in fronte.
《Sarebbe stato carino.》
《Non temete, ci ho pensato io. Tieni.》
Marlene mi porge un mazzo di gigli.
《Wow, grazie Marl, sei fantastica.》
《Lo so. E guarda il nastrino: è verde chiaro, il colore degli occhi di Lily, se non lo nota diglielo tu, farai colpo.》
《Wow, wow, wow, questa sera faccio un figurone, lo sento. E solo grazie a voi, vi amo.》
《Beh, come si può non amarci?》 Chiede Sirius ridendo.
《Ragazzi, domani vi offro la colazione, sappiatelo. Ma per ora, devo andare. Salutatemi Mary e Peter.》
Remus aggrotta le sopracciglia.
《Infatti, dov'è Peter? Mary è a lavorare e lo sapevo, ma lui non aveva niente.》
Marlene sospira.
《Non lo so, è da due giorni che si comporta in modo strano.》
《Magari ha trovato una ragazza.》 Dico, facendo ridere tutti gli altri.
《Gli manderò un gufo, dai, così sappiamo se è vivo, ma la cosa importante del momento dei tu, James, buona fortuna e conquistali tutti.》 Mi dice Remus stringendomi in un abbraccio.
《Grazie, mi servirà. Petunia e il suo tipo a quanto pare sono davvero babbani bigotti, ma io sono fantastico, quindi non dovrà essere troppo dura farmi accettare.》
Marlene mi abbraccia.
《Ricordati di non mattere i gomiti sul tavolo e di non mangiare a bocca piena.》
《Si, mamma.》
Abbraccio anche Sirius e Dorcas, poi scendo le scale e vado all'ingresso.
I capelli stanno reggendo, fantastico.

Giuro solennemente di non avere buone intenzioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora