Capitolo 15

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Jenny
<Ciao>, mi saluta la donna con un sorriso.
<Ehm..salve>, rispondo io impacciata.
<Cercavi qualcuno?>, mi chiede lei.
<Si, ma forse ho sbagliato appartamento>, dico andando via.
<Aspetta>, mi ferma lei.
<Cerchi un ragazzo?>, continua la donna.
<Si, alto, moro, stessi suoi occhi, un po' burbero, sempre incazzato col mondo>. Descrivo Owen con degli ottimi aggettivi, penso di essere stata anche abbastanza gentile.
La donna ride.
<Si, mi sembra proprio mio figlio Owen>, dice lei continuando a sorridere.
<Ti ha invitato lui?>, continua lei.
<No..in realtà gli dovevo preparare una torta ma poi..>, inizio ma vengo interrotta dal suono dell'ascensore.
Ci voltiamo entrambe e la figura di Owen ci appare davanti.
Adesso sono cavoli miei.
<Tu che ci fai qui?>, mi chiede subito.
Iniziamo proprio benissimo.
<Ecco..sono venuta a portarti la torta>, dico portando le mani più avanti in modo che lui la potesse prendere.
La afferra e mi guarda come se fosse sorpreso e poi scuote la testa.
<Owen non mi presenti questa ragazza?>.
La voce della madre ci costringe ad interrompere il nostro contatto visivo.
<Piacere, sono Jenny>, dico dandole la mano che lei prontamente afferra.
<Io sono Josephine, piacere mia cara>, dice lei sorridendo.
Completamente diversa dal figlio.
Siamo sicuri che siano parenti?
<Non dirmi che quella torta è per me>.
La donna mi guarda in attesa di una risposta che io non so darle. Non so per chi sia quella torta.
Owen non è molto loquace.
<Owen non fare il pesce e parla su>, lo incita Josephine.
Lui mi guarda e poi guarda la madre.
<Si>, risponde semplicemente lui.
<Sarebbe meglio metterla in frigo, c'è della frutta e sarebbe l'ideale>, dico cercando di toglierlo da quell'imbarazzo.
Lui entra in casa e sparisce dalla nostra visuale.
<Ti vuoi accomodare cara?>, mi chiede la donna.
<Ecco..io, non credo sia una buona idea>, rispondo cercando di essere il più gentile possibile.
<Avanti non fare storie, hai preparato tu la torta e una fetta ti spetta di diritto>, continua lei.
Sta cercando di convincermi in tutti i modi.
Peccato che non sappia di come sono i rapporti tra me e suo figlio.
<No, davvero non posso>, cerco di dire.
Owen riappare sulla porta.
<Sei un'amica di Owen giusto?>, chiede lei.
Amica? In quale universo parallelo?
<Eh..insomma..diciamo..più o meno..?>.
Non so quale la sia la parola più giusta e lo sguardo assassino di Owen non aiuta di certo.
Ma chi me l'ha fatta fare di venire fin qui?
<Mi sa che non ho capito molto, ma entra su>, insiste lei.
<Io glielo dico che non sa spiegarsi bene>, mi prende in giro il ragazzo.
<Continua a fare il pesce Owen>, rispondo io.
<Non darmi quel soprannome adesso>, mi avverte lui.
<Ok, mi sembra di aver capito come stanno le cose>, interviene Josephine.
Oddio, deve farmi fare queste figure con tutti. Anche con la madre.
<Dai, tra poco arriva anche Rob no? Una persona in più non credo che cambi qualcosa>.
La signora non si vuole arrendere.
So da chi ha preso Owen.
Il suono dell'ascensore mi fa voltare in quella direzione vedendo Rob..e Carla?
È stata invitata anche lei?
<Ciao ragazzi, ciao Josephine e buon compleanno>, dice Rob abbracciando la donna.
Carla si presenta e poi fa lo stesso.
<Non sapevo che ti avesse invitato>, dico a Carla.
<Mi ha invitata poco fa>, dice lei.
<Ti ha invitata Rob?>, chiedo.
<No, l'ho invitata io>, dice una voce alle mie spalle.
Lo guardo e so che lo sta facendo apposta.
So che l'ha fatto apposta.
Ma ho capito.
Non mi vuole tra i piedi.
Eh dire che gli ho fatto anche la torta a questo stronzo.
Mi sa che la persona fuori posto sono io.
Meglio togliermi di mezzo.
<Non sapevo facesse il compleanno, tanti auguri>, dico sorridendo a Josephine che nel frattempo ha uno sguardo dispiaciuto.
<Rimani anche tu, non ci sono problemi>, continua lei.
Guardo Owen.
Lui guarda me e abbasso lo sguardo.
<Non si preoccupi, devo..devo studiare per gli esami e..e andare dai miei..sarà per un'altra volta>, dico cercando scuse più convincenti.
Saluto tutti e me ne vado.
Spero che la torta gli vada di traverso alla faccia da cazzo.
Non so perché io mi senta così, ma non lo so. Sono stata l'unica a non essere invitata.

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