Jenny
Mi sveglio a causa della luce che aleggia in questa casa. Mi ritrovo rannicchiata su questo divano e col collo indolenzito per la posizione assunta.
Owen non è più dove l'ho lasciato ieri, sarà andato a dormire in camera sua.
Mi guardo intorno ancora una volta e decido di alzarmi. La tv è spenta.
Mi avvicino alle grandi vetrate che danno sull'intera città e la vista è davvero meravigliosa. Cambierei casa solo per godere di questo spettacolo ogni mattina. Penso ancora al quasi bacio di ieri.
Le mie dita sfiorano le mie labbra e sento la stessa sensazione che ho provato. Lui così troppo vicino a me ed io che non riuscivo ad allontanarmi.
I sorrisi di lui, così veri e l'imbarazzo sul suo viso..mi ha colpita.
<Ammiri il panorama?>.
La sua voce mi riporta alla realtà.
Mi volto e con la mano si stropiccia gli occhi, un bambino.
<Si, è molto bello>, rispondo.
<Sei sveglia da tanto?>, mi chiede lui sedendosi sul divano con una tazza di latte e cereali.
<Da poco>, dico io voltandomi di nuovo verso la città.
<Vuoi fare colazione?>.
<Si, grazie>.
Lui poggia la sua tazza sul tavolino di fronte il divano e corre in cucina.
Torna dopo cinque minuti con una tazza e la scatola sia dei cereali che dei biscotti.
<Non so cosa preferisci>, si giustifica lui.
<I biscotti>, dico avvicinandomi a lui.
<Sei andato in camera tua a dormire?>, chiedo così di punto in bianco.
<Il divano è un po' scomodo>, risponde lui sorridendo.
<L'ho notato idiota>.
<Insulti di prima mattina?>, chiede lui.
<Per te si>, rispondo iniziando a mettermi le scarpe.
<Già te ne vai?>.
<Ti mancherò lo so>, rispondo prendendolo in giro.
<Per niente principessina>, risponde lui continuando a mangiare.
<Senti puoi per favore rispondere al telefono? Sta suonando da questa notte>.
Dice lui quasi innervosito.
Ed è vero, il mio telefono da questa mattina ha già squillato tre volte.
Leggo il nome sullo schermo: Mamma.
<Mamma>, dico accettando la sua chiamata.
<Ti sto chiamando da ieri sera, dov'eri finita?>, chiede lei nervosa.
<Sono uscita>, rispondo guardando Owen che continua ad ingozzarsi.
Ma quanto mangia?
<E dove sei adesso?>, chiede ancora.
<A casa>.
Owen continua a guardarmi fare avanti e dietro e a questa risposta inizia a fare facce strane. Idiota.
<Devi venire in ospedale>, dice subito.
<Perché?>, rispondo balbettando.
<Jay..>, inizia lei.
<Jay cosa? Cosa è successo mamma?>, chiedo sbiancando.
Owen si alza dal divano al solo sentire il nome del ragazzo.
<Ha avuto un incidente>, spiega lei.
<E come sta adesso?>, chiedo prendendo le chiavi della macchina e la borsa.
<Sta bene, nulla di grave per fortuna>, conclude lei.
<Arrivo>.
Chiudo la telefonata e corro verso la porta.
<Jenny aspetta>.
Owen mi blocca un braccio e mi fa voltare verso di lui.
<Cos'è successo a Jay?>, chiede preoccupato.
Non sapevo che si preoccupasse per lui.
In realtà ho sempre notato che ci fosse qualcosa di strano tra i due, come se si conoscessero da sempre.
<Ha avuto un incidente, è in ospedale. Devo andare>, dico con l'affanno.
Voglio bene a Jay.
L'ho conosciuto in un modo strano e triste per me, ma mi ha aiutato.
<Non puoi guidare così>, dice subito lui.
<Non è il momento Owen>, dico staccando il mio braccio dalla sua mano e aprendo la porta.
<Jenny dammi le chiavi>, dice chiudendo la porta.
<Lasciami passare, devo andare da Jay>, dico con il respiro accelerato.
<Ti porto io, dammi le chiavi>, mi ordina lui.
<Jenny, ho detto di darmi le chiavi>, aggiunge ancora.
Lo guardo e so che non mi lascerà uscire da qui in questo stato.
Gli do le chiavi e lui va in camera sua, presumo a vestirsi.
Dopo cinque minuti usciamo finalmente da casa sua.
<Sta bene Jay?>, chiede Owen mettendo in moto.
<Credo di si>, rispondo guardando fuori il finestrino.
<Dovevo rispondere ieri sera, quando mi ha chiamata e invece l'ho ignorata>, sussurro tra me e me.
<Non fartene una colpa adesso, non potevi saperlo>, risponde lui accelerando di poco.
Il resto del tragitto avviene in silenzio, nessuno apre più bocca.
Arrivati all'ospedale Owen chiede dove si trova Jay; corriamo subito al secondo piano e fuori la sua camera troviamo mia mamma, Carl (il padre di Jay), Robert e Carla.
Praticamente mancavamo solo noi.
<Allora? Come sta?>, chiedo a mia mamma.
<Sta bene, si è addormentato da poco>, spiega lei tra le braccia di Carl.
<Perché non hai risposto prima? Sai quante volte ti ho chiamata? E perché non sei venuta con Carla?>, chiede lei a raffica.
<Io..io non ti volevo rispondere>, rispondo.
<Sei un'incosciente>, continua lei.
La situazione è già difficile di suo, e lei si permette anche di giudicarmi in questa occasione.
<Hai ragione tu>, rispondo andando verso Carla.
<Ciao>, mi saluta lei abbracciandomi.
<Da quanto siete qui?>, chiedo.
<Da venti minuti più o meno>, risponde lei bevendo un caffè.
Rob e Owen se ne stanno appoggiati al muro e guardano verso di noi.
<Hai dormito da Owen vero?>, chiede lei sedendosi su una delle sedie.
Annuisco e inizio a camminare avanti e dietro.
<Ha spiegato com'è accaduto?>, chiedo io alla mia amica.
<Carl ci ha detto che era ubriaco e che è andato fuori strada>.
Ubriaco?
Forse è successo qualcosa.
Non penso che fosse tanto incosciente da mettersi alla guida ubriaco.
Sono le dieci e io cammino ancora avanti e dietro come una forsennata.
Voglio vedere come sta.
Anche se lo conosco da poco mi ha fatto capire che per me ci sarebbe sempre, e adesso che siamo quasi parenti lo sento ancora più vicino.
Perché la famiglia non è solo chi ha il tuo stesso sangue, ma chi ti fa sentire parte di una famiglia.
Carla è andata a farsi una breve doccia, mentre Rob e Owen sono ancora qui. Non si sono mossi nemmeno per un secondo.
Carl ha il viso stanco..quello di chi ha passato la notte in bianco e di chi ha la preoccupazione per il figlio. E poi c'è mia madre, perfetta come sempre che cerca di confortarlo.
Con mio padre non l'ho mai vista essere così comprensiva. Non l'ho mai vista abbracciarlo.
Che stia iniziando a cambiare?
<Tesoro>, mi chiama mia mamma.
<Il tuo camminare avanti e dietro non lo farà guarire prima>, dice lei quasi come un rimprovero.
<Quando posso vederlo?>, le chiedo.
<Appena si sveglierà, vai a fare una doccia>, mi suggerisce lei.
Scuoto la testa e mi siedo.
Dopo mezz'ora di attesa, Carla è tornata, e un dottore ci dice che si è svegliato e che possiamo entrare nella sua stanza.
Carl e mia mamma entrano per primi, poi tocca a Rob ed Owen che rimangono dentro per un bel po' e poi finalmente entro io seguita da Carla.
Lo trovo steso su un lettino coperto da lenzuola bianca. Ha una gamba ingessata e qualche filo attaccato qui e là che servono solo per controllare i parametri vitali.
<Ciao>, dico avvicinandomi e sedendomi sul lettino.
<Ciao ragazze>, sorride lui come se non fosse successo nulla.
<Come stai?>, chiedo.
<Alla grande, solo una gamba rotta>, risponde lui.
<Perché ti sei messo alla guida ubriaco?>, chiedo quasi con le lacrime agli occhi.
<Non lo so, ho ricordato quella sera, l'ho sognata e..>, inizia lui prendendomi una mano.
<Quale notte?>, chiedo non capendo.
<Ancora non te l'hanno detto?>, chiede lui sorpreso.
<Cosa?>, chiedo asciugandomi una lacrima.
Guardo Carla e lei abbassa lo sguardo.
<Certo, il loro segreto>, dico io dispiaciuta.
<Owen non..lui non vuole che tu sappia>, spiega Carla.
Sono l'unica ad essere all'oscuro di tutto, e adesso scopro che anche Jay c'entra qualcosa. Quindi loro tre si conoscono bene.
<Non fa niente>, dico dispiaciuta.
<L'importante è che tu stia bene, mi sono preoccupata un sacco per te>, dico io sorridendogli.
<Ti voglio bene Jenny>, dice lui.
<Anche io>, rispondo abbracciandolo come meglio posso.
Carla esce dalla stanza per prima e io la seguo.
Il mio sguardo va subito verso i due ragazzi che sono ancora qui.
Dato che ho potuto vedere con i miei occhi che Jay sta bene, decido di andare a fare una doccia e togliermi questo vestito di dosso.
Tornerò qui pomeriggio.
<Ce la fai a guidare?>, chiede Owen prima che scenda le scale ed arrivare al piano terra.
<Si>, rispondo soltanto prima di lasciarlo lì.
<Sicura? Ti accompagno se vuoi>, continua lui quando ormai sono arrivata alla macchina.
<Conosci da tanto Jay vero?>, gli chiedo io evitando le sue parole.
<Che ti ha detto?>, risponde subito lui.
<Cosa mi ha detto? È questo che ti preoccupa tanto? Che io sappia qualcosa di te, di voi?>, chiedo arrabbiata.
<Mi preoccupa che tu ti metta alla guida così>, risponde lui cercando di avvicinarsi.
Apro la portiera e metto in moto.
<Jenny..>.
Lo guardo senza dire niente.
<Cosa ti ha detto?>, chiede ancora.
Non ci posso credere che si preoccupa di quello che potrei sapere.
<Niente, si è fermato quando ha capito che sono la stupida della situazione che non sa nulla>, dico andandomene e lasciandolo lì.
Arrivo a casa e vado subito a fare una doccia, lego i capelli e metto una tuta.
Sono le 12:30, meglio preparare qualcosa da mangiare.
<Sono a casa>, urla Carla entrando.
<Ti ha accompagnata Rob?>, chiedo iniziando a mangiare. Lei si siede a tavola e fa lo stesso.
<Si, adesso è andato a cambiarsi e poi tornava con Owen all'ospedale>, spiega lei.
<Cosa è successo ieri da lui?>, chiede lei cambiando discorso.
<Niente>, dico continuando a mangiare.
<Sicura?>, chiede lei dubitando.
<Ci stavamo quasi per baciare>, spiego io tutto d'un colpo.
Lei rimane con la forchetta a mezz'aria e la bocca aperta.
<Non ho capito bene>, dice lei riprendendosi.
<Ci stavamo per baciare, ma non è successo per fortuna>, dico io bevendo dell'acqua.
<Mi devi raccontare tutto, non dimenticare i dettagli. Quelli sono importanti>, esulta lei.
<Avevamo preparato dei pancake e poi gli ho chiesto se mi faceva fare un tiro alla sua sigaretta..>.
<Mh..intraprendente la ragazza>, commenta lei.
<E lui voleva qualcosa in cambio, e non so come siamo finito faccia a faccia e poi lui mi ha dato un bacio all'angolo della bocca. Fine della storia>, dico mettendo i piatti sporchi nel lavello.
<Adesso non puoi dirmi che non ci sia niente>, risponde lei convinta.
<Ma non c'è niente Carla>, dico iniziando a lavare le stoviglie.
<Jenny tu volevi che ti baciasse?>, chiede lei alzandosi e venendo vicino a me.
Lo volevo?
<Non lo so ok? Non lo so>, rispondo agitandomi.
<Lui mi ha chiesto un bacio, ma poi non l'ha fatto e non ho capito perché>, continuo io.
<Ma ti ha dato un bacio all'angolo delle labbra, è un tipo complicato lui>, afferma lei ridendo.
<E con Rob com'è andata?>, chiedo io spostando l'attenzione su altro.
<Bene, è stato fantastico e..>, risponde lei con gli occhi a cuoricino.
<Risparmia i dettagli Carla>, dico prendendola in giro.
<Si meglio, sono cose intime>, risponde lei ridendo.
È proprio matta da legare.
<Con chi messaggi così animatamente da ritrovarti a parlare da sola?>, chiedo vedendola che agita le mani come una forsennata.
<Con il burbero>, risponde lei.
Strano.
<Non pensavo parlassi con lui>, dico io sorpresa.
<Mi ha scritto per sapere di te, dice che eri abbastanza incazzata quando te ne sei andata>.
<Sono l'unica a non sapere niente>, dico andando in camera.
<Jenny fosse per me ti direi tutto, ma ho promesso a Rob e ad Owen>, si scusa lei.
<Tranquilla, non è colpa tua>, dico abbracciandola.
<Dove vai?>, chiede lei vedendomi allacciare le scarpe.
<Da Jay>, rispondo aggiustando la tuta.
<Vengo anche io>, dice lei correndo a prepararsi."Quanto mi fai incazzare Jenny. Guida piano principessina".
Trovo un messaggio di Owen sul telefono e ovviamente non rispondo.
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Ad Un Passo Dal Cuore
RomanceJenny è sempre stata una ragazza amante dello studio e della lettura. Una ragazza con poche cavolate per la testa, una per cui però riusciresti a perdere la testa. Tutti sempre lì pronti ad aspettarsi qualcosa da lei, come se fosse quasi dovuto; com...