Capitolo 50

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Jenny
Lunedì mattina: trauma.
Dover ricominciare l'università dopo un periodo di vacanze è sempre difficile ed estenuante.
Apro gli occhi e vedo subito che stamattina il sole non c'è, ci mancava solo la pioggia oggi.
Sbuffo e mi metto a sedere nel letto quando un Jay in boxer spalanca la porta della mia camera.

<Ti sembra il modo di entrare?>, chiedo lanciandogli un cuscino che lui prende al volo.
<Il sole è già alto nel cielo e gli uccellini cinguettano. Sai cosa vuol dire? Che bisogna alzarsi e andare in quella cosa dove si studia>, inizia a dire lui con un po' troppa enfasi per la situazione.
<Oggi non c'è sole e gli uccellini hanno perso la voglia di cantare con questa pioggia>, dico scendendo dal letto e mi stiracchio per bene.
<Dai muoviti, abbiamo solo venti minuti per prepararci e non fare tardi>, mi avvisa lui lanciandomi addosso il cuscino.
<Cafone>, gli urlo contro prima che esca dalla stanza chiudendo la porta.

Guardo il telefono e ancora niente.
Ieri non ho sentito Owen per tutto il pomeriggio.
Gli ho scritto un paio di messaggi ma non ho ricevuto nessuna risposta. Sono stata sveglia fino a tardi in attesa di un segno ma niente. Sembra che la terra lo abbia inghiottito in un paio d'ore. Alla fine sono arrivata anche a pensare che gli fosse accaduto qualcosa, ma poi ho pensato subito che Rob mi avrebbe avvisata se così fosse stato.
Forse, il non avermi più in casa sua, gli abbia fatto cambiare idea su di noi.
Ma no.
Togliti questa idea dalla testa Jenny.
Sei la sua ragazza.
Ci sarà una spiegazione se è sparito.

Mi preparo in fretta e scendo in cucina dove mia mamma sta facendo colazione con accanto Jay che mangia come un forsennato.
Io prendo una brioche e bevo un po' di succo di frutta; il ciclo è in arrivo e non amo bere caffeina in quei giorni. Aumenta solo di più i crampi e già fanno troppo male così.

<Andiamo con la mia macchina?>, mi chiede Jay prendendo il suo zaino dalla sedia e dando un bacio sulla guancia di mia mamma.
Hanno legato subito e so già che lui è il suo preferito, meglio così. Lascerà in pace me.
Quando piove non amo guidare, è un po' una mia fobia.

Entriamo in macchina e Jay accende subito l'aria calda ed i muscoli si rilassano.
<Jay..per caso ieri hai sentito Owen?>, gli chiedo guardando per l'ennesima volta il telefono.
<Perché?>, mi chiede lui subito.
Perché quando faccio una domanda mi si deve sempre rispondere con un'altra domanda?
<L'hai sentito o no?>, chiedo alzando gli occhi al cielo.
<Si, tu no?>, mi domanda ancora.
Quindi l'ha sentito.
Almeno so che è vivo.
Mi ha ignorata..già, palesemente ignorata.
<No, gli ho scritto ma a quanto pare mi ha ignorata>, rispondo leggermente infastidita.
Non sono incazzata, non sono una di quelle fidanzate ossessive..però non mi va nemmeno di essere ignorata.
<Non ti ha ignorata>, afferma subito lui come se sapesse per quale motivo non si è fatto sentire.
<Cosa mi nascondi?>, chiedo drizzando le antenne dell'indagine.
<Niente, cosa vuoi che ti nasconda? Sono tuo fratello>, si giustifica lui.
Ma io non ci casco.
Mi nasconde qualcosa.
<Appunto perché sei mio fratello non ti credo. Sei anche il suo migliore amico..che bell'affare che ho fatto>, sbuffo poggiando la testa al finestrino.
<Che donna di poca fede>, sussurra lui ridendo.
<Ci parlerò stamattina e mi farò dire tutto>, lo avverto puntandogli un dito contro.
<Non ci sarà oggi>.
Parcheggia di fronte l'università ed io prima di scendere lo chiamo un'ultima volta.
Ormai squilla da quasi un minuto ed è chiaro che non risponderà.
Sbuffo e correndo mi dirigo verso l'entrata dove mi aspetta Carla con Rob.

<Giorno amica mia>, mi saluta Carla abbracciandomi.
<Mi mancavi già>, le dico sorridendo.
<Faccio questo effetto alle persone>, si vanta lei sventolandosi una mano di fronte la faccia.
<Elogi il tuo essere di prima mattina?>, la prende in giro Jay mettendole un braccio sulle spalle.
<Sempre fastidioso di prima mattina tu eh?>, risponde a tono Carla andando poi dal suo amore che non le toglie gli occhi di dosso.
Ah l'amore, ne fa fare di cazzate eh..

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