Capitolo 32

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Jenny
<Eccovi finalmente>.
La voce di Rob ci fa voltare entrambe.
Siamo sedute sul bordo piscina in attesa di tuffarci.
<Rob vieni anche tu>, lo incita Carla mentre io non riesco a togliere lo sguardo da quello di Owen.
<Andiamo a metterci il costume e arriviamo>, parla Owen mentre continua a guardarmi.
<L'hai notato?>, mi chiede Carla entrando definitivamente in piscina.
<Cosa?>, le chiedo senza sapere a cosa si riferisce.
<A come ti ha guardata il burbero>, continua lei.
<Non c'ho fatto caso>, rispondo alzando le spalle facendo la finta tonta.
<Sei pessima a mentire>, risponde lei schizzandomi con l'acqua.
<Non mento>, dico muovendo le gambe per schizzarla in faccia.
<Io non lo biasimo, con questo costume ti guarderebbe chiunque>, continua lei avvicinandosi al bordo e tenendosi con le braccia.
<È un semplice bikini nero Carla>, replico guardando l'acqua che continua a muoversi a causa delle mie gambe.
<Si cara, ma addosso a te non è un semplice bikini nero>, afferma lei imitando la mia voce.
<Non parlo così io>, dico ridendo.
<Si invece>, risponde lei imitandomi di nuovo.
I ragazzi arrivano quando vedo Rob correre e tuffarsi in piscina. Ci ha schizzate tutte.
<Ancora non ti sei tuffata?>, chiede qualcuno alle mie spalle.
Mi volto e lo trovo davvero vicino a me, piegato sulle ginocchia.
<Mi farai prendere un colpo, lo sai vero?>, chiedo tornando a guardare l'acqua.
<Dovresti immergerti, fuori fa freddo>, continua lui come se non lo sapessi.
<Pensa per te burbero>, dico prendendolo in giro.
In risposta lui si alza e si tuffa, senza nessuna mania di protagonismo.
Il solito.
Quando riemerge si avvicina al bordo e mette le mani ai lati delle mie cosce.
<Ho capito cosa succede>, dice lui d'un tratto.
Gli occhi sono quasi trasparenti.
E le goccioline che cadono dai capelli sul suo viso lo rendono ancora più bello.
<Sentiamo allora>, lo provoco.
<Non sai nuotare>, sentenzia lui alzando le spalle.
<Si che so nuotare, idiota>, dico schizzandolo.
<Come hai osato>.
Detto questo mi prende per le cosce e mi trascina sott'acqua.
L'acqua calda a contatto con la mia pelle fredda mi fa venire i brividi.
È una sensazione bellissima.
Risalgo e lo trovo dal lato opposto della piscina.
<Visto che non è poi così male?>, chiede lui ridendo.
<Doveva arrivare Owen per farti bagnare?>, chiede Carla raggiungendomi.
<Bagnare in quale senso?>, chiede il diretto interessato.
Che doppio senso.
<Sei un idiota Owen>, risponde Carla schizzandolo.
<Ben detto amica>, rispondo io mentre ci diamo il cinque con le mani.
<Da quando ti fai prendere in giro così?>, chiede Rob all'amico.
<Se ne pentiranno queste due ragazzine>, risponde Owen guardando soprattutto me.
<Rob non ti azzard..>, cerca di dire Carla prima che il suo ragazzo la mandi sott'acqua.
Io guardo Owen che nuota verso di me e l'unico modo per sfuggirgli è uscire dalla piscina.
<Non ti conviene uscire, congeleresti all'istante>, mi avverte lui quando ormai ho già un piede sulla scaletta.
<Non ti conviene toccarmi>, replico io con lo sguardo di fuoco.
<A me o a te?>, chiede lui divertito.
<Sei tu che riceveresti un calcio lì dove non batte il sole>, rispondo io divertita.
<È una minaccia?>, chiede lui ancora troppo lontano da me.
<Dipende>, affermo seria sapendo quanto gli dia fastidio quando dico questa parola.
<Dipende>, mi imita lui.
<Io non parlo così>, replico.
Mi schizza.
Lo schizzo.
<Ti posso dire una cosa?>, chiede lui dimenticandoci completamente di Rob e Carla che continuano una sorta di battaglia con l'acqua.
<Si>, rispondo.
<Sei bellissima>, dice lui.
Sorrido e distolgo lo sguardo.
<Perché non mi guardi?>, chiede ancora lui.
<Smettila>, rispondo continuando a non guardarlo.
<Di fare cosa?>, chiede ancora lui.
Sa perfettamente che mi sta mettendo a disagio e continua a farlo.
<Questo>, rispondo indicandolo.
<Mi piace il modo con cui riesci a spiegarti>, ride lui avvicinandosi di poco.
<Sbaglio o sei arrossita?>, continua lui con un sorriso che più dolce non si può.
<Sbagli infatti>, rispondo ovvia.
<Sempre la solita orgogliosa>, continua lui andando sott'acqua.
Giro il volto e noto gli altri due che si baciano come se non ci fosse un domani.
Vado anche io sott'acqua.
L'acqua calda addosso riscalda ogni cellula del mio corpo.
<Potete andare in camera prima che qualcuno qui si scandalizzi?>, chiede Owen facendo sicuramente riferimento a me.
Che stronzo.
<Smettila idiota>, dico mettendo le mani sulla sua spalla per mandarlo giù, ma non ci riesco.
<Cosa stai cercando di fare precisamente?>, chiede lui palesemente divertito.
<Vai giù>, ignorando la sua domanda e continuando a spingerlo sotto acqua.
<Facciamo contenta questa principessina>, sbuffa lui prima di immergersi.
È proprio uno stupido.
Quando riemerge guarda alle mie spalle; mi volto e vedo Carla e Rob uscire.
<Esco anche io>, dico voltandomi a guardare Owen.
<Perché?>, chiede lui.
<Perché..ho sonno>, rispondo inventando la prima scusa che mi è venuta in mente.
<La verità è che non vuoi restare da sola con me>, replica lui andando di nuovo sott'acqua.
Ed è vero.
Dopo il bacio dell'altra sera non ci sono stati più momenti intimi come quello tra di noi e adesso inizio ad andare nel panico.
Come al mio solito.
Ma poi penso alle parole di Carla e del fatto che devo godermi il momento, di non farmi tanti problemi.
<Non ho paura di te stupido>, dico poggiando le mani al bordo.
<Lo so, non hai paura di niente tu>, afferma lui affiancandomi.
<Questo è quello che pensano tutti>, rispondo io guardando di fronte a me.
<Questo è quello che vuoi far credere tu>.
Lo guardo poggiando la testa sulle braccia.
<Di cosa hai paura?>, chiede lui andando verso la scaletta. Ci si poggia.
Di cosa ho paura? Praticamente di tutto e niente.
<Del buio>, rispondo seria.
<Scontato principessina>, risponde lui tendendomi una mano come per seguirlo.
La afferro e lui mi trascina vicino a sé. Mi siedo su uno dei gradini della scala, il più basso per essere completamente immersa nell'acqua..mentre lui davanti a me con le mani sui corrimani di ferro.
<Dei clown, quelli proprio li odio>, continuo con la mia lista.
<Ancora scontato>, risponde lui.
<Delle persone>, dico guardando dritto nei suoi occhi.
<Per niente scontato>, sussurra lui.
<Me ne vuoi parlare?>, chiede lui.
Ed è strano il modo in cui riusciamo a passare dallo scherzare al parlare seriamente, come se nessun momento si dovesse creare..ce lo creiamo da noi.
<Penso che le persone siano la cosa di cui bisogna preoccuparsi davvero. Ho paura di chi promette e non mantiene, di chi ti guarda e pensa di poter dare qualsiasi giudizio..>.
Lo guardo e capisco che anche lui pensa le stesse cose.
<Sono sempre stata quel tipo di persona che non ha avuto un rapporto facile con le persone, in generale..>, continuo guardando una mia mano che raggiunge i suoi capelli.
<Sono sempre stata quella che si sentiva un passo dietro agli altri, la persona che doveva dimostrare di tenerci, la persona che doveva tenere in piedi un rapporto da sola>, dico abbassando lo sguardo.
<Sono la persona che cerca di mostrarsi forte anche quando la si fa sentire un peso..>.
<Jenny..>, mi interrompe Owen alzandomi il viso con la mano.
<Shh..fammi finire>, rispondo sorridendo appena.
<Quando qualcuno ti fa sentire un peso, un problema, un qualcosa che comunque non va bene..quando qualcuno ti vede solo come un qualcosa da tenere sul comodino e da usare solo all'occorrenza..come qualcosa che prima o poi finisce nel dimenticatoio>.
Guardo Owen e si poggia con le gambe su uno scalino per essere alla mia altezza. Intreccia le nostre mani e io le guardo incastrarsi alla perfezione.
<Vedevo andare via uno ad uno le persone a cui tenevo..e per quanto facessi qualsiasi cosa per farle restare, quel qualcosa non bastava mai. E non c'erano motivi validi, solo scuse..Ma avevo Carla..>, sorrido parlando di lei.
<Lei c'è sempre stata..ed è diventata mia sorella>, concludo con gli occhi appena lucidi.
<Che fai, adesso piangi principessina?>, mi chiede cercando di farmi ridere.
<No, non piango burbero>, rispondo facendogli la linguaccia.
Lui come mi risposta mi tira verso di sé ed io senza accorgermene avvolgo le mie gambe intorno ai suoi fianchi.
Lui sospira.
<Scusa>, dico staccandomi subito ma lui mi solleva dalle cosce e mi fa ritornare alla posizione di prima.
Ci guardiamo per un tempo che non so definire.
Lui inizia a lasciare dei baci sul mio collo, poi sul mento..ed io inizio ad avvampare.
Sento quella scarica crescere dentro.
Quando posa le sue labbra poco sotto l'orecchio rischio di dire o fare qualcosa che non dovrei.
Le sue mani sono ancora posate sotto le mie cosce mentre io stringo più forte le gambe intorno a lui.
Senza aspettare altro lo bacio.
La sua lingua entra subito in contatto con la mia..così calda, così eccitata.
Le sue mani passano sui miei fianchi quando capisce che riesco a stare in equilibrio e si muovono su e giù per la schiena freneticamente.
Sento il fuoco sotto la pelle e i brividi al cuore.
<Jenny..cosa mi fai..>, sospira lui staccandosi per riprendere fiato.
Non mi lascia il tempo di pensare che le sue labbra sono di nuovo sulle mie.
Gli strattono i capelli e lui sospira.
È il suono più eccitante che abbia mai sentito e vorrei sentirlo adesso e altre mille volte.
Passa a baciarmi il collo e mi tira leggermente i capelli in modo da alzare la testa e avere più spazio a disposizione.
<Owen..>, sospiro guardandolo negli occhi.
Siamo fronte contro fronte ma nessuno vuole interrompere questo momento.
Con un dito gli contorno le labbra e lui ci passa la lingua sopra.
La cosa più eccitante del mondo.
Lo ribacio e questa volta la sua mano scende verso il basso, mi stringe le natiche così forte da farmi sobbalzare.
Poi risale verso l'alto e mi solletica la pancia con le dita. Sorrido sulle sue labbra.
Arriva all'orlo del reggiseno del costume e la sua mano vaga sopra di esso in modo così lento e struggente che mi spingo verso di lui.
Lui sorride e decide di fermare quello strazio portando la sua mano sulla mia guancia.
Un bacio che dura all'infinito.
Ci stacchiamo entrambi ormai senza fiato ma continuiamo a stare vicini.
Il suo respiro caldo e affannoso si mescola col mio.
<Sei così sexy Jenny..>, dice lui col fiato ancora pesante.
Gli bacio il naso e lui mi stringe più forte, se possibile.
Mi mordo il labbro inferiore e lui lo prende nelle sue labbra. Le sua mani sembrano scottare a contatto con la mia pelle ed io mi sento su un altro pianeta.
Inizia a salire la scaletta con me ancora in braccio, la mi testa nell'incavo del suo collo, una sua mano sulla schiena e l'altra sotto le natiche.
Appena usciti una ventata d'aria fredda ci arriva dritta sul corpo.
<Non fa per niente freddo>, dice lui mettendomi con i piedi per terra.
Prende un telo e me lo mette sulle spalle.
Io continuo a guardare ogni suo movimento e il modo in cui i suoi muscoli si contraggono ad ogni azione.
<Andiamo dentro? Sto congelando>, chiedo iniziando a correre verso l'entrata.
<Si arrivo>, risponde lui seguendomi.
Entrata in casa troviamo Carla e Rob che dormono abbracciati sul divano, con una coperta addosso.
<Non li trovi carini?>, chiedo ad Owen che è dietro di me.
<Trovavo più carino il nostro bacio in piscina>, risponde lui iniziando a salire la scala a chiocciola.
Lo seguo.
<Owen>, lo chiamo sulla porta della sua stanza.
Lui si volta.
<Grazie per avermi ascoltata>, dico guardando il corridoio alla mia destra.
Lui si avvicina al mio orecchio, mette le mani ai lati della mia testa e il suo bacino preme contro il mio.
<Sarei rimasto in quella piscina per ore a parlare, sappi solo questo>, sussurra lui.
Lo guardo e lui si volta a sinistra prima di mordersi le labbra.
<Dormi bene>, sussurra prima di chiudersi la porta della camera alle spalle.

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