Capitolo 48

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Jenny
<Owen>.
Abbiamo finito da mezz'ora di pranzare ed Owen come sempre è andato a fumare una sigaretta sul balcone.
Mi ha raccontato che sua mamma è molto felice all'idea di conoscere me meglio e anche mio padre.
Io invece sono elettrizzata.
Abbiamo prenotato un ristorante molto conosciuto qui a New York ed ho mandato l'indirizzo a mio padre che pare sia andato nel panico nel decidere quale camicia indossare.
<Owen>, lo richiamo.
Sono in cucina intenta a preparare una torta; era da un po' che non lo facevo e a dir la verità mi mancava.
<Sono qui>, risponde il burbero entrando dalla vetrata con le mani in tasca.
<Puoi prendermi dal frigo un po' di burro? L'ho dimenticato>, chiedo mentre col frullatore sto montando la panna.
<Ti posso aiutare in qualche modo?>, chiede dopo avermi preso il burro e si poggia al tavolo.
<Si, prendi quei pistacchi e schiacciali un po'>, rispondo indicando col il capo la confezione verde.
Perfetto, dopo aver messo la granella di pistacchi nell'impatto lo inforno per una ventina di minuti. Ora, si passa alla crema al cioccolato.
<Principessina>, chiede Owen lavandosi le mani.
<Se sei ancora terrorizzato per questa sera, ti ripeto che non ce n'è bisogno>, gli spiego.
Da quando sono tornata a casa ha iniziato a farmi domande su mio padre, su come fosse. Ho cercato di descriverglielo al meglio ma lui si è fissato sul fatto che sarà una serata orribile.
<E se non gli piacessi?>, chiede ancora.
Mi volto verso di lui dopo aver controllato che il pan di spagna si stia cuocendo e lo guardo con un sopracciglio alzato.
<Da dove esce questa cosa adesso?>, chiedo io sorridendo.
<Guardami>, dice lui serio.
<Ti sto guardando>, affermo avvicinandomi.
<E cosa vedi?>, chiede.
Non capisco dove vuole arrivare e cosa vuole farmi capire.
<Un ragazzo..il mio ragazzo>, rispondo alzando le spalle.
<Non credo che gli piacerei Jenny, lui magari per te vorrebbe un ragazzo più normale..più tranquillo>, dice lui facendo una smorfia sulle sue stesse parole.
<Ascoltami ok?>, dico quando Owen mi fa sedere sul tavolo per essere alla stessa altezza. Lui non è molto più alto di me, solo di qualche centimetro.
Annuisce.
<A mio padre non interessa cosa tu faccia, o come sei, o chi è tuo padre. Certo, questa sera non mancheranno alcune battutine, ma è mio padre e vorrebbe il meglio per me. Tu per me sei il meglio. E poi lui non è mia madre>, concludo ridendo.
<Battutine da padre?>, chiede lui piegando la testa.
Annuisco.
<Sai cosa ci vorrebbe adesso?>, chiedo io con tono basso e avvicinandomi al suo viso.
<Una sana dose di sesso qui, su questo tavolo?>, chiede lui iniziando a baciare il mio collo.
<Anche..oppure..>, dico io lasciando la frase in sospeso quando lui mette una mano su uno dei miei seni da sopra il tessuto del top che indosso.
<Prima che vengano Rob e Carla metti un reggiseno ok?>, mi avverte lui iniziando a muovere in modo circolare il pollice sul capezzolo.
Annuisco.
<Quindi..cosa vorresti fare adesso?>, continua lui guardandomi negli occhi.
<Questo>, rispondo spalmandogli sulla faccia un po' di panna che avevo montato prima.
Inizio a ridere di gusto mentre lui mi guarda come se avessi fatto la cosa peggiore di tutti.
<È tutta appiccicosa>, afferma lui quando con le mani inizia a togliersela dalla faccia.
<Vieni qui che ti aiuto>, dico avvolgendo le gambe attorno ai suoi fianchi. Prendo un panno dal tavolo e inizio a togliergliela ma poi decido di farlo in un altro modo.
Con la lingua gli tolgo quella sulla guancia, quella sul naso, quella che gli è andata sul collo.
<Oggi hai deciso di farmi impazzire?>, chiede lui stringendomi un fianco.
Quando arrivo alle labbra, la mia lingua ci passa sopra in modo lento.
<Ok, adesso basta giocare>, afferma lui alzandomi dal tavolo velocemente mentre io inizio a ridere.
Il timer del forno però lo fa fermare prima di aver raggiunto il salotto.
<È una congiura vero?>, chiede lui mettendomi con i piedi per terra.
<Dovrai aspettare Owen>, sussurro al suo orecchio.
<Questa sera non mi sfuggirai così>, dice lui prima di darmi uno schiaffetto sul di dietro e andare in salotto.
Torno in cucina per finire la torta.
Penso che in una coppia il sesso sia una parte importante..tra me e Owen c'è tanta attrazione fisica, chimica, complicità..c'è quella parte di stuzzicarci che è nata subito e che è rimasta anche adesso che ci conosciamo meglio. Una persona ti deve prendere mentalmente ma ti deve prendere anche fisicamente. In una coppia non deve essere tutto abitudine, ci deve essere quella scintilla che tenga acceso sempre tutto.

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