Jenny
Da quella mattina sono passati due giorni.
Adesso sono le 08:29.
Oggi è sabato, ciò vuol dire che questa sera ci sarà la famosa cena che Owen aspetta con ansia. Ho cercato di fargli capire che tipo di uomo è mio padre, gli ho fatto vedere quelle pochissime e rare foto che abbiamo fatto negli anni e a parer suo, sembra molto diverso da mia madre. Ha perfettamente ragione.
Nei due giorni passati abbiamo trascorso poco tempo insieme; Owen ha dovuto fare avanti e dietro dalla centrale per firmare delle carte e delle dichiarazioni. Alla fine, gli uomini del padre hanno confessato tutti i loro traffici, della finta rapina in casa mia, della pistola trovata in camera mia e anche altre bande con cui avevano iniziato delle trattative. Abbiamo anche ricevuto la chiamata dell'agente Carter che ci informava che il padre avrebbe voluto incontrarlo ancora, ma Owen ha rifiutato. Ha detto chiaramente che non vuole più vederlo e così sarà.
Carla ha detto a Rob del test e lui è stato molto comprensivo nei suoi confronti; gliel'avrebbe potuto dire tranquillamente. Ovviamente, in una coppia, quando succede qualcosa si deve sempre ragione con due cervelli e mai con uno solo.
Da quando sono qui Owen la mattina apre sempre le tende per far entrare la luce, sa che mi piace. La casa con tanta luce sembra un lucernario, o almeno così l'ha definita il burbero.
Forse adesso è il momento di aprire gli occhi ed iniziare una nuova giornata.
Nel lato opposto al mio, il letto è vuoto. Owen va sempre a correre la mattina; dice che lo aiuta ad iniziare bene la giornata. Bah, sarà come dice lui. Ma resta sempre il solito brontolone.
Con la mano tasto il letto per essere sicura che non ci sia e sotto le dita sento il rumore di carta. Mi siedo a gambe incrociate e prendo il piccolo cartoncino blu poggiato sul cuscino."Su molte cose non erano d'accordo, anzi di rado erano d'accordo su qualche cosa. Era un litigio continuo, una sfida continua ogni giorno. Ma nonostante il loro essere così diversi, una cosa importante avevano in comune: erano pazzi l'uno dell'altra".
Le pagine della nostra vita.
Non c'è frase più bella e più veritiera per descrivere me e quel ragazzo. Per noi è una sfida continua, battibecchiamo su tutto, qualsiasi cosa. Ci stuzzichiamo. Ci confidiamo.
Eh si, sono pazza di lui.
Rileggo la frase minimo quattro volte e poi lo giro sul retro."Salotto".
Mi alzo di fretta avendo così un capo giro e corro in salotto. Qui le tende non sono aperte e Owen non c'è.
Cosa dovrei trovare in salotto esattamente??
Guardo sul tavolino nella piccola cesta di vetro dove Owen tiene qualsiasi cosa. Non trovo niente di strano. Vado a vedere nel mobile sotto la televisione, tra i libri, i Cd..niente di niente.
Sposto lo sguardo sulla poltrona ed è lì che vedo un altro bigliettino."Io sono felice. Sono felice con te. Sono felice come sto. È questa la mia maniera di essere felice".
(La vita di Adèle)Quindi è felice.
È felice con me.
Giro il biglietto e mi dice di andare in cucina.
Corro saltando sul divano e lo oltrepasso.Bene, troviamo questo biglietto.
Apro tutti gli stipetti guardando dentro. Guardo in quelli sotto la cucina, nel forno, anche nel frigo.
Dove diavolo può essere.
Pensa Jenny, pensa.
Pensa dove Owen può aver messo un biglietto per farti felice.
Cosa c'è in cucina che mi fa felice?
I biscotti, ma certo!!
Prendo la scatola dei biscotti al cioccolato e al suo interno trovo il biglietto.
Salto e batto le mani contentissima."Ho sempre sognato di incontrare una ragazza spigliata, gentile, dall'aspetto gradevole, che non mi trovasse repellente. Io le chiederei di sposarmi e vivremmo felici e contenti per tutta la vita. Tra i miei genitori è funzionato. Beh, a parte il divorzio e tutto il resto".
(Quattro matrimoni e un funerale)Con i piedi uno sopra l'altro ed incrociati leggo il messaggio poggiata al tavolo.
Giro il biglietto ma non c'è scritto niente.
Ed ora? Il gioco è finito?
Pensavo almeno di trovare un cornetto o il mio latte mattiniero.
Dalla camera da letto sento il telefono squillare, sbuffo e vado a prenderlo.
Perché di mattina devo sempre trovarmi da sola in casa? Lancio un grugnito di disperazione e prendo in malo modo il telefono che non smette di squillare.
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Ad Un Passo Dal Cuore
RomanceJenny è sempre stata una ragazza amante dello studio e della lettura. Una ragazza con poche cavolate per la testa, una per cui però riusciresti a perdere la testa. Tutti sempre lì pronti ad aspettarsi qualcosa da lei, come se fosse quasi dovuto; com...