Capitolo 45

6.2K 205 52
                                    

Jenny
Finisco di bere il mio latte in santa pace, mentre Owen è andato a mettersi una maglietta e un pantalone. Metto la tazza nel lavello e la lavo velocemente. Prima che venga Carla devo anche io mettermi qualcosa addosso, non posso girare per casa in mutande.
Vado in camera da letto e vedo Owen seduto sul letto intento a mettersi le scarpe.
<Ti preferisco così>, dice rivolgendosi al mio attuale abbigliamento.
<Beh, se non vuoi che anche Rob mi veda così devo vestirmi>, rispondo ridendo prendendo dalla borsa un maglione nero e un pantalone a vita alta.
<Muoviti a vestirti principessina>, continua lui ridendo.
Vado in bagno e mi vesto alla velocità della luce, mentre i capelli li raccolgo in una coda alta.
Quando esco dal bagno sento delle voci in cucina, sicuro sono Carla e Rob.
<Buongiorno>, dico entrando nel loro campo visivo.
<Ma buongiorno amica mia>, risponde Carla con lo sguardo di una volpe e con tono ironico.
<Giorno Jenny>, mi saluta Rob.
<Mi dispiace aver interrotto il vostro nido d'amore, ma devo parlarti>, dice Carla alzandosi dal divano e venendo verso di me.
<Nessun nido d'amore>, replico imbarazzata mentre Owen se ne sta seduto sulla poltrona senza espressione. Ma so che dentro di sé si diverte a vedermi in difficoltà.
<Andiamo forza>, dice Carla a denti stretti spingendomi verso la camera da letto di Owen.
<Vieni entriamo in bagno>, continua.
<In bagno? Non possiamo parlare in camera da letto?>, chiedo chiudendo la porta alle mie spalle.
<Non deve sentire nessuno quello che devo dirti>, dice lei.
<Mi stai preoccupando>, continuo io poggiandomi alla porta.
<Prima di parlare di me però, dimmi come mai sei qui>, dice lei con sguardo indagatore.
<Ho semplicemente accettato il suo invito a stare da lui per qualche giorno>, spiego alzando le spalle.
<E poi..è successo>, concludo agitando le mani.
<Cosa? L'avete fatto?>, chiede lei mettendo le mani sulle mie spalle.
Annuisco.
<Oh mio Dio. Com'è stato?>, chiede urlando ancora lei come se questa fosse la notizia dell'anno.
<Puoi non urlare?>, chiedo facendole segno di abbassare la voce.
<È stato bellissimo Carla, meglio di ogni mia aspettativa>, rispondo arrossendo.
<Sono felice per voi, quindi adesso state insieme>, afferma lei ovvia.
<In realtà non ne abbiamo ancora parlato..>, sussurro guardando verso destra.
<Tempo al tempo, sai che Owen non fa mai niente per caso>, mi consola lei. Ed ha ragione.
Non si sarebbe spinto così in fondo se per lui non avesse avuto un senso.
<Adesso parliamo di te. Cos'era quell' SOS?>, chiedo spostando l'argomento su di lei adesso.
<Sai quando deve venirmi il ciclo?>, chiede lei mettendosi una mano sulla fronte.
<Si, doveva venirti più o meno tre settimane fa>, rispondo calma.
<Esatto, doveva>, continua lei marcando quel verbo al passato.
<Che cosa vorresti dirmi?>, chiedo con la testa tra le nuvole.
<Che ho un ritardo, un fottutissimo ritardo di tre settimane>, risponde lei esasperata dalla cosa.
<Tu prendi la pillola vero?>, chiedo scostandomi dalla porta.
<Si, ma la penultima volta che è successo non l'ho presa. L'ho dimenticato>, dice lei strappandosi quasi i capelli.
<Come hai fatto a dimenticarla?>, chiedo quasi alzando la voce.
<Non lo so ok? Non c'ho pensato..>, sussurra lei con gli occhi lucidi.
<Magari non è quello che pensi tu ok?>, cerco di consolarla.
<Quello che penso? E se fossi incinta?>, chiede lei sedendosi a terra con la testa tra le mani.
<Magari il ritardo è dovuto allo stress o..o non so..al cambiamento del tempo>, cerco di dire invano.
<Jenny non dire cavolate, sai che il mio ciclo è sempre stato perfetto come un orologio svizzero>, replica lei stizzita.
Non vorrei davvero essere al suo posto.
<Ok, ascoltami un attimo. Andiamo a comprare un test in farmacia>. Mi sembra la soluzione più giusta da prendere adesso.
<E se fosse positivo?>, chiede lei alzandosi da terra.
<Ci penseremo quando sapremo una risposta>, dico vedendola aggiustarsi il poco trucco che ha sugli occhi.
Ci mancava solo questa.
<Suppongo che Rob non lo sappia>, affermo io e lei annuisce.
<Non voglio farlo spaventare o farlo preoccupare>, dice lei alzando le spalle.
Ci abbracciamo e poi torniamo in salotto.
I ragazzi, come sempre, stanno giocando alla PlayStation.
<Io vado a fare una cosa con Jenny>, dice Carla avvisando Rob.
Loro si voltano entrambi, mettendo in pausa il gioco.
<Dove andate?>, chiede Rob rimanendo seduto mentre l'amico si alza come se dovesse andare in guerra.
<Eh..noi dobbiamo andare da..>, cerca di dire Carla guardando me in cerca di un aiuto.
Non è mai stata brava a mentire.
<Dobbiamo andare da Jay>, invento la prima scusa che mi è passata per la mente.
<Perché la cosa mi puzza?>, chiede a questo punto Owen guardando soprattutto me.
<Non c'è niente che puzza qui, andiamo Jenny>, conclude Carla prendendomi per una mano e andando verso la porta.
<Jenny..>, mi chiama Owen prima di uscire fuori.
Mi volto e lo vedo vicino la porta con uno sguardo quasi assassino.
<Torno presto>, dico semplicemente prima di chiudere la porta.
Non mi piace mentire alle persone ma in questo caso non potevo tradire la mia migliore amica.
Lei ha bisogno di me ed io ci sono.
<Dobbiamo avvertire Jay di dire che siamo da lui se quei due lo chiameranno>, dice Carla entrando in macchina.
<Se chiameranno? Avranno già chiamato sicuro conoscendo Owen>, replico ironica e ridendo.
<Ciò vuol dire che siamo nella merda?>, chiede lei facendo la finta preoccupata.
<Esatto amica mia, ma chiamalo lo stesso>, rispondo alzando le spalle.

Ad Un Passo Dal CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora