Jenny
È passato un mese da quel giorno.
Un mese in cui ho dovuto recuperare parecchie lezioni all'università e non è stato per niente facile.
I ragazzi mi sono stati molto vicini, soprattutto quando sono tornata in macchina per la prima volta. Mi è venuto un attacco di panico appena entrata e sono dovuta per forza scendere. Mio padre mi ha chiesto mille volte di andare da lui per riprendermi un po', ma gli ho detto che l'università per me è più importante. Ancora non mi sono messa al volante e non so quando lo farò, ma nessuno mi mette fretta su questo.
Con Owen le cose vanno bene, anzi benissimo. Ci siamo visti poco per via dell'Università e non vi nego che all'inizio, subito dopo essere uscita dall'ospedale, non volevo vedere nessuno. Volevo stare sola.
Ma lui non si arrendeva, a volte sentivo la sua moto fermarsi sotto casa e stava lì per ore. Mi scriveva, mi chiamava ma io gli rispondevo che non volevo vederlo. Ma non perché ce l'avessi con lui.
Quando veniva a trovare Jay, lo sentivo bussare alla mia porta, sia quando arrivava che quando se ne andava. È andata avanti così per circa una settimana. Dovevo superare il trauma dell'incidente da sola, senza nessuno.
Dal terzo giorno ha iniziato a scrivermi tutto quello che faceva durante la giornata, me lo raccontava nei minimi dettagli. Mi raccontava di come Carla e Jay si stuzzicavano ogni due per tre, mentre Rob li prendeva in giro. Mi ha parlato dell'uscita di sua madre con mio padre, ma di questo già ne ero a conoscenza. Papà mi aveva già detto tutto. Però con i commenti del burbero è risultato tutto più divertente. Poi stanco di scrivere, ha iniziato ad inviarmi delle registrazioni, e devo dire che le ascoltavo due o tre volte..perché il suono della sua voce ha il potere di rilassarmi.
L'ho visto dopo una settimana quando sono andata a casa sua e l'ho trovato ad ingozzarsi come non mai.
Abbiamo parlato tanto, ci siamo baciati tanto, come se ci fossimo ritrovati.
Mi ha capito, e non me l'ha fatto pesare. Non mi ha fatto pesare il fatto di aver voluto del tempo per me.<Cosa vogliamo fare per il tuo compleanno?>, mi chiede Carla mentre andiamo in mensa.
Oggi è venerdì e domani è il mio compleanno; e come sempre non voglio fare niente di che.
Non sono un amante delle feste.
<Sai che non voglio fare niente>, rispondo prendendo posto ad un tavolo in un angolo.
<Lo so, Owen non ha organizzato nulla?>, chiede ancora.
<No>, rispondo bevendo un sorso d'acqua.
<Strano, molto strano>, continua lei pensierosa.
<Per niente, dato che non lo sa>, le dico alzando le spalle.
<Come fai a non averglielo detto?>, domanda lei scioccata.
<Non c..>, cerco di dire invano quando il diretto interessato compare alle mie spalle.
<Dire cosa a chi?>, chiede dandomi un bacio sulla guancia e prendendo posto vicino me, insieme a Rob e Jay.
<La tua qui presente fidanzata domani fa il compleanno e non vuole organizzare niente>, lo informa Carla facendomi la linguaccia.
<Fai il compleanno?>, mi chiedono Jay, Rob ed Owen in coro.
Sorrido a Carla per ringraziarla e poggio la testa sulle mani.
<Si festeggia, assolutamente>, esorta Jay subito.
<Concordo>, lo incita Carla.
<No, non voglio fare nulla>, affermo interrompendo i loro preparativi.
<Organizziamo qualcosa solo noi, a casa mia>, parla poi Owen guardando me.
<Dai, ordiniamo delle pizze, qualche birra, un film e la serata è fatta>, continua Rob cercando di convincermi.
<Eh va bene, ma niente regali. Intesi?>, li avverto.
Non mi è mai piaciuto ricevere regali, non so perché, ma non mi è mai piaciuta l'idea che qualcuno spendesse soldi per comprarmi qualcosa che poi forse non mi sarebbe piaciuto o che forse non avrei mai usato.
<Sempre la stessa storia, ogni benedetto anno>, sussurra Carla mangiando il suo panino.
<Strano che tua mamma non mi abbia detto niente>, mi dice Jay mettendomi una mano sulla spalla e avvicinandomi a lui.
<Lo sa che non deve nemmeno farmi gli auguri>, rispondo dandogli un bacio sulla guancia.
<Puoi lasciare la mia ragazza?>, chiede Owen mentre ci guarda infastidito.
Ah, questo non ve l'ho detto.
Nell'ultimo periodo è diventato un po' più geloso del solito, ma ciò non ci porta a litigare. Si fida di me, ma allontanare gli altri, beh..questo che questo lo farà sempre.
E Jay non coglie occasione per sentirlo brontolare.
<È mia sorella, e me la sbaciucchio quanto voglio>, risponde mio fratello con tono di sfida e di presa in giro.
<È la mia fidanzata, non abbracciarla così>, replica il burbero quasi piagnucolando mentre mi stacca da Jay e mi spinge verso di sé.
<Sbaglio o sei più geloso del solito?>, gli chiede Carla.
<Sono geloso, guarda quanto è bella. Tutti la vorrebbero>, risponde Owen quasi innervosito.
<Ma lei vuole solo te..Ahh, gli uomini e i loro complessi>, enfatizza Rob mentre noi tutti ridiamo.
Tutti tranne il burbero.
<Quindi ci vediamo questa sera da Owen per aspettare la mezzanotte e festeggiare?>, domanda Carla mentre si alza per andare a lezione.
<Non si festeggia nulla>, la avverto io.
<Oh che palle Jenny, ho capito. Non si festeggia nulla>, scandisce le parole una ad una mentre mi scimmiotta con la voce.
<Ma noi festeggeremo, vero?>, le sussurra Jay mentre se ne vanno via.
<Non fatevi sentire>, lo avverte Rob mentre lancia un'ultima occhiata a me e ad Owen che poi annuisce.
Cosa si sono detti?
Sono telepatici?
Stanno architettando qualcosa.
Io li uccido.
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Ad Un Passo Dal Cuore
RomanceJenny è sempre stata una ragazza amante dello studio e della lettura. Una ragazza con poche cavolate per la testa, una per cui però riusciresti a perdere la testa. Tutti sempre lì pronti ad aspettarsi qualcosa da lei, come se fosse quasi dovuto; com...