4. Astio finito

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-Can we still be friends?-

«Yah Taehyung, cosa diamine è successo alla tua faccia?» chiese allarmato Hoseok quando il ragazzo fece il suo ingresso nell'ufficio con in mano la confezione che contenevano le bevande che aveva comprato quella mattina. Meccanicamente Taehyung si portò una mano sul viso e sentì il naso bruciargli e dolergli, maledicendo Chan per essere venuto al mondo nell'epoca in cui era nato lui.
Sospirando passò i caffè a Jungkook, «un piccolo incidente» rispose mentre il ragazzo prendeva i bicchieri e li metteva sul tavolo dove lui e Taehyung lavoravano.
«Incidente di che tipo? Ti hanno investito Taehyung?» Hoseok allarmato si avvicinò a lui e iniziò a guardarlo da tutte le angolazioni per assicurarsi che stesse bene mentre Taehyung si portava le mani sui fianchi scuotendo la testa divertito.
«Yah, se fosse stato investito, dato che mi pare ferito solo sul naso, la macchina lo deve aver presto in faccia e dubito che ora sarebbe qui a raccontarlo!» rise Jungkook e si avvicinò a loro guadandolo curioso. «Chi ti ha dato un pugno?»
Taehyung alzò le spalle e nel frattempo fece il giro della scrivania per poter andare a sedersi.
«Non è niente di grave, su beviamo quel caffè prima che si raffreddi.» disse e si mise comodo mentre Jungkook, guardando i bicchieri, esclamò:
«Yah, perché nel mio c'è scritto "call me Jungkook" con un numero di telefono sotto?»
Taehyung spalancò la bocca mentre Hoseok, divertito, si avvicinava per controllarlo meglio, sbellicandosi dalle risate.
«Yah, dovresti chiamare seriamente per vedere di chi si tratta!» esclamò quest'ultimo.
«Scusa, è colpa mia.» cercò di dire Taehyung ma sghignazzava così tanto che gli veniva difficile dire una parola in modo chiaro e comprensibile.
Jungkook spalancò batté la palpebre aspettando che Taehyung gli spiegasse la situazione, ma lui, insieme a Hoseok, non riusciva calmarsi e per alcuni minuti cercò di respirare per poter parlare chiaramente. Subin, al suo posto nella scrivania più lontana, aveva accennato a un sorriso mentre china sul suo lavoro non alzava gli occhi.
«In poche parole, la cameriera mi ha chiesto il nome e io non volevo dirglielo così ho detto che mi chiamava Jung Jungkook.»
«Yah che codardo! Per non dire il tuo nome hai sfruttato quello dei tuoi dipendenti!» esclamò Jungkook portandosi in bocca la cannuccia e prendendo un sorso di frappuccino.
Hoseok lo imitò e mentre Taehyung, ancora divertito prendeva il suo, alzò gli occhi su Subin che scriveva sul foglio concentrata sul da farsi.
«Subin fai una pausa. Ti ho preso una cioccolata calda come la mia, vieni qui a berla.»
La ragazza lo guardò e un rossore le colorò le guance quando le sorrise sinceramente. Taehyung sapeva bene quali erano i suoi principi e, anche se in un momento di rabbia aveva mostrato una parte del suo carattere che non amava particolarmente, lui restava sempre il buono e altruista Taehyung, anche se il mondo continuava a deluderlo.
Subin lo guardò timida ma non si mosse dalla sua sedia. Era grata che il ragazzo non ce l'avesse più con lei, ma in fondo al cuore si sentiva in colpa per avergli causato dei problemi e averlo fatto arrabbiare, portandolo a prendersela anche con gli altri due che non c'entravano nulla in quella situazione.
«N-non si preoccupi, non sono stanca e posso continuare a lavorare.»
Taehyung sospirò mentre lei si concentrava di nuovo sui fogli e taceva. Senza pensarci più di una volta prese il bicchiere non ancora toccato e si avvicinò lentamente alla postazione della ragazza che, presa dai documenti, non aveva sentito i suoi passi. Solo quando Taehyung appoggiò la cioccolata sul tavolo alzò gli occhi e sentì di nuovo la faccia rossa mentre il ragazzo sorrideva ancora.
«Mettiamo da parte i nostri diverbi, mi dispiace averti trattata male per tutto questo tempo. Sappi che con i tuoi atteggiamenti mi hai ferito e causato un po' di problemi, però sono pronto a comportarmi di nuovo bene se anche tu lo sei.» disse.
Una lacrima brillò negli occhi di Subin mentre lui le accarezzava la testa delicatamente e tornava al suo posto, sotto gli sguardi sorridenti di Hoseok e Jungkook, e si metteva di nuovo a sedere. Si passò una mano sugli occhi e mentre lo guardava grata afferrò il bicchiere godendosi la bevanda calda insieme ai suoi colleghi.

*

«Che cosa?»
Mi-Yeun spalancò gli occhi quando il suo migliore amico le raccontò ciò che era successo tra Taehyung e Chan, sentendo il cuore accelerare di battiti.
«Un casino, c'era sangue dappertutto.» aggiunse Jimin mettendosi a sedere, gli occhiali da sole ancora sul naso e lo sguardo velato dietro le lenti.
Il ragazzo era uscito per andare prenotare il pranzo per lui e Mi-Yeun quando aveva assistito a quella scena.
«E Taehyung come sta?» chiese disperata.
«Lui era il meno ridotto male, Chan ne ha prese di più.»
Mi-Yeun si passò una mano tra i capelli e sbuffò sconcertata. Di sicuro odiava quella situazione, per colpa di Chan non solo il loro rapporto si era rovinato, per di più si preoccupava che Taehyung desse di matto ogni volta che lo vedeva e che finissero col prendersi a pugni, come era già successo prima, rischiando di ferirsi.
«Ovviamente l'ho fermato, anche se penso Chan abbia meritato quel pugno. Solo che l'ho visto così arrabbiato che ho avuto paura lo uccidesse e dovesse essere castigato per un'idiota che non ha saputo farsi i fatti suoi.» aggiunse Jimin e si portò gli occhiali sulla testa tirandosi indietro i capelli.
Mi-Yeun prese il telefono e cercò la chat con Taehyung, cui ormai ultimo messaggio risaliva a molto tempo prima, e che notò con dispiacere. Gli scrisse un messaggio mentre camminava avanti e indietro, davanti al suo amico.

Tu:

Come stai Taehyung? Ho saputo della lite.

Inviò e fissò la chat in attesa di una risposta mentre si massaggiava il fianco dolorante. Avrebbe voluto che si dimenticasse di Chan, che vivesse spensierato la sua vita senza dare troppo conto a quello che faceva quel ragazzo, perché a lei non interessava di lui e dei sentimenti che provava nei suoi confronti, l'aveva sempre visto come un amico, l'unica persona che vedeva come un fidanzato era Taehyung e basta.
Mentre il dolore al fianco aumentava Mi-Yeun fu costretta a sedersi sulla sedia e a piegarsi.
«Che succede?» le chiese allarmato Jimin avvicinandosi a lei mentre il suo telefono vibrava sulla scrivania.
Lo afferrò per leggere la risposta di Taehyung:

Taehyung-ah:

Non ti preoccupare, nulla di grave. Grazie per esserti interessata:)

Ma fu l'ultima cosa che vide prima di svenire per colpa del dolore su Jimin.

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