33. Perdono

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"I need you, why do I keep on needing you when I know I'll get hurt?"

«Quindi, in pratica, anche dopo avergli detto che se non tornava ufficialmente insieme a te, non ne avresti più voluto sapere di lui, Taehyung ha continuato a fare di testa sua?» le domandò Yoongi sbattendo le palpebre più di una volta, le bacchette a mezz'aria e tutta la sua attenzione rivolta alla ragazza.
Ripetere ancora una volta quello che era successo tra i due la feriva, ma aveva stretto gli occhi e i denti cercando di superare il dolore. Quella sera aveva deciso di uscire solo con Yoongi, così avrebbe potuto raccontargli quello che era successo una settimana prima, sperando che le sue parole e i suoi consigli potessero in qualche modo esserle di sollievo e aiuto, perché dopo quello che le aveva raccontato Jimin non sapeva cosa fare! Essere a conoscenza di ciò che era accaduto in quei giorni al ragazzo che amava l'aveva in tutti sensi fatta sentire morire. Perché era così difficile sapere che anche lui stava male? Perché il fatto che non aveva mangiato e che si era anche preso tutta quell'acqua per  lei pur di parlarle, e di conseguenza gli era anche salita la febbre, la stavano uccidendo? Non poteva essere un po' più semplice? Ma, e qui sospirò amaramente, l'amore di semplice non ha proprio niente.
Mi-Yeun si portò alle labbra il bicchierino pieno di soju prima di rispondere al suo migliore amico, persa un po' tra i suoi pensieri. Poteva andare peggio di così? Si chiedeva ormai da giorni.
«Proprio così Oppa. Be' in realtà non è che abbia risposto. È stato in silenzio e per me quello vale più di mille parole.» disse e mangiò un po' di ramen bollente.
«Mmh, vorrei dire qualcosa di intelligente ma al momento sono un po' confuso. Insomma, gli hai detto che se non tornava con te allora tu non ci saresti più stata e lui non ha risposto, anzi ti ha detto che non poteva esserne triste perché se non combattevi allora non lo meritavi, però allo stesso tempo non mangia, quasi Jimin deve minacciarlo per fargli toccare un po' di cibo e si rifiuta di smettere di piangere. Perché mai è così masochista? Insomma, che ti ama è più che palese, però perché comportarsi così?»
Mi-Yeun guardò senza vederlo il suo piatto, ricordandosi tutto d'un tratto delle parole cattive che le aveva urlato contro quando aveva esposto le sue condizioni, e fece male.
«Semplicemente è troppo paranoico. Per un po' di tempo, prima che ci mettessimo insieme e che accadesse tutto questo, è stato seguito da me in psicoanalisi e mi ha detto delle paranoie che il suo cervello crea da quando è diventato socialmente importante. È una continua tortura per lui chiedersi se qualsiasi cosa succeda realmente perché è interessante o per i suoi soldi. E so perfettamente quanto possa essere difficile superare tutto questo, però io gli ho sempre dimostrato che non m'interessano gli zeri nel suo conto in banca. Lui mi piaceva come persona, però adesso... è diventato così difficile stare insieme a lui ma sentirlo lontano. Mi spiego? È come averlo davanti ma non poter sfiorarlo del tutto, solo con la punta delle dita...»
«Be', comprendo che le paranoie possano un po' farti smarrire. Insomma, ti crei così tanti scenari in mente che a un certo punto hai la sensazione che possano essere vere e non è che sia tanto facile uscirne... Taehyung mi è sembrato davvero innamorato di te dalla prima volta che l'ho visto e, gli avevo promesso che non te l'avrei detto, ma quando tu dormivi la mattina che lui è venuto a farti visita ha fatto una cosa che mi ha reso allegro.»
Yoongi incurvò le labbra divertito mentre il cuore di Mi-Yeun iniziava a battere forte, curiosa di sapere che cosa aveva fatto per rendere Yoongi così sorridente.
In imbarazzo si mise più comoda sulla sedia e lo guardò mentre si portava un altro po' di carne in bocca.
«E-e di preciso cosa ha fatto?» domandò sentendo la pelle rossa anche al solo pensiero che avesse fatto qualcosa che le avrebbe dimostrato quanto in realtà ci teneva a lei.
«In realtà è una cosa abbastanza semplice, non ha fatto nulla di eclatante, ma a parer mio le piccole cose sono le più grandi. Sul tuo comodino c'erano tanti di quei regali che gli sono venuti i dubbi che qualche altro maschio avesse potuto portarti un dono, e geloso si è messo a leggere tutti i bigliettini per capire da chi erano parte.» fece una risatina e si portò una mano in bocca per nasconderla.
Il cuore di Mi-Yeun fece una capriola seguita da una piroetta. Taehyung si era davvero ingelosito per quei regali? E perché la cosa la faceva sorridere? Tentò di nascondere quella curva sul suo viso, che da un po' era scomparsa, mentre Yoongi si ricomponeva e sospirava scuotendo la testa.
«Davvero?»
«Sì, guardandovi ho proprio pensato "wow, che bella coppia." E gliel'ho anche detto! È diventato tutto rosso e mi ha supplicato di non dirti di aver sbirciato tra i tuoi regali. Per questo comunque, pensando a questo episodio, non posso fare a meno di credere che ti ama veramente. Non so perché si stia comportando in questo modo, ma spero che dopo il tuo ultimatum entro pochi giorni venga a chiederti di tornare insieme a lui.»
Era un po' strano venire a sapere quelle cose. Taehyung dava davvero l'impressione di una persona innamorata ma allora perché non aveva preso la palla in balzo quando gli aveva detto delle sue intenzioni? Perché aveva scelto di perderla?
«Non lo so Oppa, sono già passati sette giorni. Forse non tornerà mai più... forse resterà solo una parte bellissima della mia vita che non era però destinata a durare per sempre.» rispose.
Yoongi si massaggiò il collo con gli occhi puntati su quelli dell'amica. Mi-Yeun non poteva fare  ameno di pensare che Yoongi fosse davvero intelligente e razionale. Non si metteva mai completamente dalla parte di solo una persona, ma anzi tentava di sapere quanto più possibile da entrambe le situazioni, e i suoi giudizi erano sempre educati e apprezzati da Mi-Yeun. Questo lo rendeva speciale perché sapere che lui non le avrebbe mai dato ragione se era nel torto l'avrebbe fatta crescere, le avrebbe insegnato cosa di sbagliato c'era nelle sue azioni e cosa in quelle degli altri.
«Ci scommetto tutto che si è fatto così tante paranoie sul cercarti o no che alla fine ha scelto di non farlo per non farti arrabbiare.» sorrise divertito, riuscendo finalmente a strapparne uno anche a Mi-Yeun, che voltandosi vide avvicinarsi Jimin in compagnia di ChoYoung. Sobbalzò alla vista di quest'ultima: non la vedeva da quando avevano litigato per Taehyung. Nonostante comunque lei avesse provato a inviarle dei messaggi per scusarsi Mi-Yeun non era riuscita ancora ad accettare le sue accuse. Odiava che la sua amica pensasse che si era messa con Taehyung per il suo portafogli, perché non c'era nulla di vero in quelle parole tanto amare.
A disagio Mi-Yeun si voltò di nuovo verso Yoongi, che la osservò confuso, per poi girarsi verso i due che si erano appena fermati vicino al loro tavolo.
«Mi-Yeun!» esclamò allegro come sempre Jimin.
Al suono della voce del suo migliore amico alzò gli occhi sui suoi, e sorrise quando lui le accarezzò i capelli con delicatezza. ChoYoung la fissò un po' in imbarazzo, sembrava che volesse dirle qualcosa ma si limitò ad abbassare gli occhi quando lei posò lo sguardo sul suo.
«Ehi ciao Yoongi! Come stai?» chiese Jimin.
«Tutto bene Jimin! E tu?»
«Una meraviglia. Vorrei solo passasse questo maledetto inverno!» sospirò alzando gli occhi al cielo fino a farli diventare bianchi.
«Perché non vi sedete? Chi è la tua amica?» domandò ancora e spostò una sedia in modo che Jimin prendesse posto accanto a lui. Mi-Yeun guardò ancora ChoYoung che stava osservando Yoongi interessata e quando si accorse che la sua ex migliore amica stava facendo lo stesso con lei abbassò gli occhi rossa in viso. Questo gesto fece sorridere Mi-Yeun. Forse era pronta a perdonarla. Yoongi si sistemò sulla sedia e si concentrò su tutti i presenti. Mi-Yeun sospirò, parlare per un po' di altro l'avrebbe distratta, per questo era contenta che Jimin, e stranamente anche ChoYoung, fossero rimasti.
«Ah Jimin! Ti ricordi di quando siamo usciti tutti insieme quel sabato? Una delle mie amiche mi ha chiesto il tuo numero, non ti dispiace che gliel'ho passato vero? Me lo sono fatto dare da Mi-Yeun.» disse.
«Ahh, ecco perché volevi il numero di Jimin!» esclamò lei rivolgendo al migliore amico un sorriso malizioso. Jimin arrossì di colpo e si spostò il maglione dal collo guardando Yoongi come se fosse un fantasma.
«E-e a chi? A me non è arrivato niente.» ammise bordeaux in viso.
«Mmh, non posso dirtelo per ora. Le ho passato il tuo numero di telefono ieri, credo stia cercando di trovare il coraggio di inviarti un messaggio o qualcosa del genere. Lo sai come sono le ragazze!» sorrise, ricevendo addosso un po' di soju che gli aveva buttato Mi-Yeun.
«E con questo che cosa vuoi dire?» chiese fingendo di essere offesa aumentando le sue risate.
Era strano ammetterlo, ma dopo giorni in quel momento si sentiva un po' più leggera. Vedere i suoi amici era terapeutico per lei, ma quel sentimento svanì quasi subito perché voltandosi riconobbe Jungkook guardarla da lontano mentre si avvicinava a un tavolo stipato di gente, e in quel momento il cuore le sobbalzò nel petto perché se Jungkook era lì era sicuro che anche Taehyung fosse presente.

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