-Ho capito che per quanto io fugga torno sempre a te.-
In attesa che il suo migliore amico la passasse a prendere, Mi-Yeun giocò con il telefono e sorrise quando Yoongi fece il suo ingresso in stanza, ricambiandolo. Si sedette sulla sponda del suo materasso e con una smorfia in viso si massaggiò la spalla dolorante.
Mi-Yeun aveva passato una notte un po' insonne dopo la chiamata di Taehyung. Era preoccupata, arrabbiata e maledettamente felice. Il ragazzo in questione le aveva inviato un messaggio alle quattro di notte per dirle che l'amava e di questo non poteva che esserne euforica veramente, perché anche lei provava quel sentimento, solo che allo stesso tempo era arrabbiata con lui. Perché era andato a ubriacarsi in discoteca? Lei pensava fosse un ragazzo meraviglioso e estremamente bello, perché andare in un luogo dove di sicuro la gente non andava a divertirsi? Qualcuno ci aveva provato con lui? E quel qualcuno voleva forse morire? Aveva pensato con una risatina, alzando le spalle ricordandosi che Taehyung, mentre era in discoteca, si era messo a parlare con lei al telefono e che quindi nessuno ci aveva provato perché per lui la priorità era lei.
«Mi dispiace doverti lasciare qui.» disse a Yoongi facendo spallucce.
I due avevano stretto amicizia e le nottate insonni erano state divertenti in sua compagnia. Avevano riso, si erano raccontati eventi passati (Mi-Yeun gli aveva anche spiegato la situazione con Taehyung) e si erano fatti forza l'un l'altro in quei due giorni come se si conoscessero da una vita. Mi-Yeun lo considerava un buon amico quasi quanto Jimin e le piangeva il cuore lasciarlo lì da solo.
«Ah non preoccuparti! Solo un altro paio di giorni e verrò rilasciato anch'io. Potremmo vederci poi qualche sera, io con i miei amici e tu con i tuoi. Ti va?» chiese sorridendo gentile.
«Certamente! Anzi non vedo l'ora.» rispose un po' più sollevata mentre il ragazzo annuiva entusiasta.
«Be', sempre che Taehyung non si arrabbi.» scherzò ridendo lui.
Mi-Yeun trattenne un risolino, sistemandosi nel frattempo i polsini della felpa che indossava. Per l'esattezza, la felpa grigia che le aveva regalato Taehyung dopo che i due avevano parlato da soli, in macchina, a seguito del loro primo bacio che il ragazzo aveva definito "un modo per capire". Quella felpa la faceva sentire al sicuro e l'aveva indossata le quattro notti che aveva passato in ospedale, sentendo il suo buonissimo profumo e facendo finta che lui fosse lì accanto a lei. Ovviamente s'imbarazzava al solo pensiero di farsi vedere da Taehyung con addosso la sua felpa, ma il problema non si poneva dato che da quel momento in avanti l'avrebbe indossata solo a casa, e comunque se non era lei a farglielo sapere nessuno l'avrebbe fatto, e Mi-Yeun non aveva intenzione di dirgli di quel dettaglio.
«Non credo, in generale è molto gentile. Se abbiamo litigato è tutta colpa mia.» rispose e abbassò lo sguardo ripensando che se non avesse dato ascolto alle parole di Chan i due sarebbero ancora stati insieme.
«Ti ho già detto che per me avete un po' di ragione entrambi. Ovviamente, come si aspettava reagissi a quella foto così esplicita? Ma allo stesso tempo avresti dovuto ascoltarlo almeno, quindi avete sbagliato tutt'e due, smettila di darti la colpa di tutto.» disse Yoongi.
Mi-Yeun lo guardò grata e lui, alzandosi dal letto e allargando le braccia, per quanto gli permettesse la spalla, le chiese un abbraccio. Mi-Yeun lo strinse delicatamente, sentendosi così felice di avere degli amici come i suoi che avrebbe potuto saltellare di gioia.
«Ci vediamo presto Yoongi.»
«A presto rompiscatole.» le scompigliò i capelli, quando entrò Jin in stanza.
Sorrise a entrambi, poi sistemò la fasciatura a Yoongi prima di rivolgersi a Mi-Yeun e dirle:
«Jimin è arrivato.»
Mi-Yeun si congedò da Yoongi e poi seguì il dottore al piano di sotto dove, appoggiato su un muro, ci stava il suo migliore amico. Non appena lo vide gli corse incontro e lo abbracciò forte appoggiando la faccia sulla sua spalla.
«Ciao Jimin.» gli sussurrò all'orecchio mentre l'amico ricambiava la stretta.
«Aw non ci vediamo da appena quattro giorni e guarda come mi corri incontro. Come stai?»
L'aiutò a portare i regali ricevuti dalle loro visite e insieme s'incamminarono verso l'uscita dell'ospedale.
«Molto bene! Com'è finita poi ieri sera? Hai subito trovato Taehyung?» domandò curiosa mentre attraversavano il corridoio bianco.
Jimin sospirò sistemandosi gli occhiali da sole. «Sì, anche se mi ha dato un po' di problemi in realtà.»
«Perché?» domandò curiosa, e in realtà anche un po' nostalgica... le mancava passare del tempo con lui, ridere insieme e abbracciarsi sotto le coperte calde. Sperava solo che si accorgesse presto che lei lo amava con tutto il cuore e che non vedeva l'ora si fidasse di nuovo.
«Be', ha vomitato e ci sono stato anche parecchi minuti a convincerlo a salire in macchina, poi ho dovuto convincerlo ad andare a letto. Insomma, non mi ha fatto dormire fino alle cinque!»
«Yah, quel piccolo scemo! Non avrebbe dovuto bere così tanto, ha pure vomitato! Ma sta bene adesso?» gli chiese preoccupata mentre i due uscivano all'aria aperta.
«Chiedilo direttamente a lui.»
Jimin le fece segno verso una panchina, dove appoggiato sulla sua macchina, li aspettava Taehyung. Mi-Yeun spalancò gli occhi mentre dall'altra parte della strada il ragazzo la squadrava dalla testa ai piedi con un sorriso nel viso un po' arrossato.
«Yah Jimin! Perché diamine Taehyung è qui?» sussurrò bollente in viso mentre aspettavano che il semaforo diventasse verde così che potessero passare.
«Yah perché non dovrebbe?» chiese di rimando.
«Be' si da il caso che io abbia addosso la sua fottutissima felpa e che ci abbia dormito!» disse arrabbiata.
Taeyung adesso guardava da un'altra parte, le macchine sfrecciavano davanti ai suoi occhi.
«Yah, non riuscite a essere sinceri con voi stessi? E poi non gli devi dire mica di averci dormito.» fece spallucce Jimin.
Finalmente passarono e Mi-Yeun e Jimin camminarono a passò svelto verso la porsche bianca a pochi metri da loro.
«È imbarazzante lo stesso!» sussurrò e poi si azzittì non appena fu davanti gli occhi scuri di Taehyung, che guardandola di nuovo dalla testa ai piedi fece un sorrisino sforzato e imbarazzato.
«Ciao Taehyung.» disse timida non appena i loro sguardi s'incontrarono nel freddo vento di fine gennaio.
«Come stai Mi-Yeun?» domandò lui stringendosi nel cappotto.
Il sole era alto e illuminava la città di Seoul di un bagliore accecante, ma l'aria era decisamente ancora ghiacciata.
«B-bene.» rispose timidamente e prima che Taehyung potesse dire altro Jimin li interruppe.
«Taehyung puoi aprirmi il bagagliaio? Così metto questa roba dentro.»
Spostandosi si avvicinò al ragazzo dai capelli scuri e gli aprì lo sportello, poi fece il giro della macchina e prima di entrare fece l'occhiolino a Mi-Yeun dicendole:
«Bella felpa comunque.»
Maledicendo se stessa e Jimin per non averla avvertita aspettò che il suo migliore amico entrasse in auto, sul sedile davanti, e lo imitò mettendosi dietro senza dire nulla, notando Taehyung guardarla dallo specchietto retrovisore e spostando lo sguardo immediatamente quando si accorse che anche lei lo stava guardando.
«Puoi accompagnare prima me? Ho un impegno.» disse Jimin e Mi-Yeun spalancò gli occhi trattenendosi dal dargli uno schiaffo sulla testa. Perché doveva lasciarla da sola con lui?
«A te e a Jungkook gli impegni sono arrivati tutti adesso?»
Jimin sorrise. «Oggi non ho potuto fare molto perché mi sono preso cura di te e Jungkook.» si giustificò.
Mi-Yeun, in silenzio ma con il cuore palpitante, li guardava senza dire nulla e notò Taehyung alzare gli occhi al cielo.
«Certo certo.» rispose girando il volante mentre Mi-Yeun si preparava psicologicamente a dover restare da sola con lui dopo il messaggio che le aveva inviato la sera prima.
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||4 O'Clock||
Fanfiction[Sequel Mr Kim] Completa✔️ La relazione tra Mi-Yeun e Taehyung è arrivata a un punto di non ritorno e ora il destino ha in serbo nuove condizioni che li porterà a essere vicini ancora una volta. Ora un'unica frase descrive la realtà di Taehyung; "le...