43. Una sfida persa

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"Aren't you somethin' to admire? Cause your shine is somethin' like a mirror and I can't help but notice, you reflect in this heart of mine. If you ever feel alone and the glare makes me hard to find just know that I'm always parallel on the other side. Cause with your hand in my hand and a pocket full of soul I can tell you there's no place we couldn't go. Just put your hand on the glass, I'm here tryin' to pull you through, you just gotta be strong. Cause I don't wanna lose you now I'm lookin' right at the other half of me, the vacancy that sat in my heart is a space that now you hold. Show me how to fight for now and I'll tell you, baby, it was easy comin' back here to you once I figured it out, you were right here all along. It's like you're my mirror, my mirror staring back at me. I couldn't get any bigger with anyone else beside me and now it's clear as this promise that we're making two reflections into one. Cause it's like you're my mirror, my mirror staring back at me, staring back at me."

Era abbastanza strano ciò che era successo nelle ultime settimane, ma non c'era mai stato nulla di così insolito che entrambi avevano amato così tanto. Mi-Yeun aveva accettato di sposarlo e dopo le urla allegre dei loro amici, e un profondo bacio, ne era seguito una lunga catena di cambiamenti, primo tra tutto, ovviamente, Taehyung le aveva chiesto di trasferirsi a casa sua. Per alcuni giorni i due avevano fatto lunghi viaggi di andata e ritorno da casa Kim a casa Jung per prendere tutti gli affetti della ragazza e sistemarli nella nuova abitazione. Ji-Ni e Jun, come Taehyung aveva già stabilito molti anni prima, si sarebbero stabiliti all'hotel di lusso di Taehyung e avrebbero continuato a lavorare lì. Entrambi erano molto felici di quella novità, soprattutto per la luce luminosa che irradiavano gli occhi di Taehyung. I due quindi convivevano da una settimana e mezza, nel frattempo organizzavano tutti i preparativi per il matrimonio che si sarebbe tenuto da lì a qualche mese. Taehyung voleva fare le cose per bene, quindi prima di tutto avrebbe incontrato e conosciuto i futuri suoceri, per chiedergli il permesso di poter sposarla. Quella mattina era infatti molto ansioso a causa di quello che stava per accadere, Mi-Yeun e Taehyung si erano alzati molto presto così da poter arrivare quanto prima possibile a Daegu, luogo di nascita di entrambi e dove abitavano i genitori di Mi-Yeun. Mentre Taehyung guidava concentrato sulla strada la sua gamba tremava un po'. Mi-Yeun gli posò una mano sulla coscia, che si rilassò subito al suo tocco, e sul viso di Taehyung spuntò un sorrisino carino che le riempì il cuore.
«E se non dovessi piacergli?» domandò frustrato, respirando velocemente.
Il traffico non migliorava la situazione e più i minuti passavano più Taehyung si sentiva agitato. Tutto quello che stava accadendo era nuovo anche per lui. Non aveva mai provato quei sentimenti così positivi, tanto da chiedere a qualcuno di sposarlo, per nessuno e ora che stava accadendo per Mi-Yeun si sentiva spaesato. Certo, era felice che qualcuno gli ispirasse così tanta fiducia da spingerlo ad affidarle la sua vita intera, ma allo stesso tempo non sapeva come comportarsi per fare tutto nei migliori dei modi.
«Taehyung, ma se piaci a tutti!»
«Non credo di riuscire a fare colpo con il mio faccino questa volta.» scherzò e non appena la scritta "Daegu" comparve in lontananza il suo cuore iniziò a battere fortissimo. Forse non si era mai sentito così in ansia in vita sua.
«Se credi di avere solo un bel faccino ti sbagli di grosso. Tu sei molto, molto di più.» gli rispose con convinzione, l'anello scintillante al dito che brillava sotto le luci dei raggi del sole.
«Grazie, Mi-Yeun. Sei proprio la donna della mia vita.» rispose emozionato.
Di certo quello che stavano per fare era un passo grandissimo, ma non si erano mai sentiti così sicuri ed euforici per una scelta. Non vedevano l'ora che il giorno tanto atteso arrivasse e l'unica cosa che Taehyung voleva udire era quel "" che lo avrebbe reso l'uomo più fortunato e felice del mondo.
«E tu l'uomo della mia vita. Non lo avrei mai immaginato, se otto anni fa mi avessero detto che alla fine ci saremmo sposati non ci avrei creduto.»
«Be', guarda il lato positivo! Alla fine sei riuscita a battermi per una volta.» osservò lui un po' distratto dai ricordi che erano riaffiorati dopo le parole della sua ragazza. Mi-Yeun lo guardò confusa, riflettendo velocemente.
«No Taehyung, non sono mai riuscita a batterti in nessun esame.» gli rispose grattandosi la testa. Il ragazzo rise di cuore, parcheggiando la macchina di fronte l'ex casa di Mi-Yeun. Si slacciò la cintura di sicurezza e si voltò a guardarla per lasciarle un bacio sulla fronte mentre lei era ancora smarrita.
«Mi hai superato in una cosa molto più importante di uno stupido esame scolastico.» le sussurrò baciandola.
«In cosa ti ho superato?» domandò curiosa.
«Mi hai conquistato molto prima che me ne rendessi conto, hai vinto il mio cuore e non sono mai stato così felice in vita mia di aver perso una sfida. Sai? Quando ci siamo rincontrati dopo cinque anni sono rimasto molto colpito per ciò che eri diventata. Sei bella da morire e in più una continua sorpresa. Non mi sarei mai aspettato che tu, con la tua intelligenza, ti limitassi a un lavoro tanto comune come quello della psicologa.» le sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio con estrema delicatezza mentre lei lo ascoltava persa dentro i suoi occhi. «Sei rimasta nei miei pensieri per davvero tanto tempo ed ero infastidito dal fatto che tutte volessero attenzioni da parte mia tranne te. Ero confuso, continuavo a chiedermi come mai mi sentissi così vuoto. Per questo quella sera in discoteca ti ho baciato, avevo bisogno di capire come mai provassi quei sentimenti e l'ho capito dal primo momento in cui le nostre labbra si sono incontrate. Perdonami però, sono umano e in quanto tale anch'io compio degli errori. Credo di non aver mai rimpianto niente come la tua perdita, perché per colpa del mio carattere ho davvero rischiato di non poterti più toccare, o guardare nel modo in cui volevo io. Grazie per avermi dato un'altra chance, amore mio.» concluse.
Mi-Yeun era felicissima dopo quelle parole e avrebbe volentieri pianto per la gioia, se solo non avesse messo tutto quel mascara!
«T-Taehyung, non esiste una persona più bella di te in questo mondo. Ti amo così tanto.» 
Taehyung le baciò una guancia dolcemente, poi le labbra, poi tornò a guardarla di nuovo.
«È la tua presenza che mi rende migliore e anch'io ti amo da morire.» sorrise intrecciando le sue dita a quelle di lei. «Andiamo a conoscere questi suoceri.»
Mentre i due si recavano verso il portone bianco marmo il cuore di Taehyung riprese ad accelerare. Prese due lunghi respiri profondi, stringendo la mano della sua ragazza e arrossendo quando la porta si aprì e mostrò una donna molto somigliante a Mi-Yeun.
«Mi-Yeun, tesoro mio.» disse abbracciandola forte.
«Mamma.» sorrise lei ricambiando la stretta.
Quando si staccarono, gli occhi di sua madre, si posarono su Taehyung, e un bel sorriso le comparve in viso, contagiando anche quello del ragazzo.
«E questo bel ragazzo? È il tuo fidanzato?»
«Sì, sono il suo fidanzato. Piacere di conoscerla, il mio nome è Kim Taehyung.» rispose timidamente ma deciso allo stesso momento.
«Oh mio Dio entrate, fuori si gela! Ah, sono così felice! Potevi dirci che hai un ragazzo!» commentò allegramente, invitandoli ad entrare.
La casa di Mi-Yeun profumava di fiori e aromi delicate. Taehyung era rimasto piuttosto incantato dalla sobrietà ed eleganza delle parete beige brillanti e mobili stile liberty marroncino chiaro. Era anche abbastanza grande e accogliente, e un gran camino acceso in cucina donava all'aria un tepore che rilassarono tutti i muscoli di Taehyung. Si sentiva a casa, ed era una delle sensazioni che lo rendevano più grato in assoluto. Incontrare suo padre però gli aveva donato un po' di quell'ansia che aveva schiacciato via dopo l'ingresso nella dimora. Aveva il timore che potesse risultare non abbastanza per sua figlia, ma nuovamente si ritrovò a calmarsi dopo l'enorme sorriso che gli aveva rivolto quest'ultimo.
«Molto piacere di fare la sua conoscenza, signor Jung. Il mio nome è Kim Taehyung e sono il ragazzo di sua figlia.» disse in un modo così rigido che Mi-Yeun quasi rise.
«Piacere mio, piacere mio giovanotto! Aish, mi chiedo che pazienza hai per stare con una ragazza dal caratterino particolare come quello di Mi-Yeun!» scherzò facendo ridere entrambi, avvolgendo un braccio attorno le spalle di sua figlia.
«Grazie papà.» rispose lei un po' in imbarazzo.
«È importante che lui lo sappia, non credi Taehyung?»
«Oh sì, lo penso anch'io.» rise un po' meno nervoso, sedendosi accanto la sua ragazza.
«E Hoseok? Come sta?» chiese a Mi-Yeun mentre la madre posava sul tavolino di fronte biscotti e succo di frutta.
«Bene, oggi lavorava.»
«Ah, credo che tu e Hoseok andrete molto d'accordo!» la madre di Mi-Yeun prese una mano a Taehyung e la strinse con affetto. Il ragazzo si sentiva emotivo, pensava che la famiglia di Mi-Yeun fosse davvero bellissima e credeva di essere molto fortunato ad avere delle persone così speciali nella sua vita.
«Sì, andiamo molto d'accordo.» rispose gentilmente.
«Oh, vi conoscete già?»
«Sì mamma! Taehyung è a capo di un'azienda molto importante e Hoseok gli fa da segretario. Era proprio destino che ci mettessimo insieme!» sorrise mentre i suoi genitori spalancavo gli occhi per lo stupore.
«Ma davvero? Che bella coincidenza!» osservò il padre.
Per alcuni minuti mangiarono e bevvero allegramente affrontando argomenti di tutti i generi. La timidezza di Taehyung era ormai quasi svanita, visto che i genitori della sua ragazza lo facevano sentire a suo agio, poi quando si sentì completamente pronto ad annunciare la felice richiesta di benedizione, si schiarì la gola attirando la loro attenzione.
«Vorrei dirvi qualcosa.» iniziò rosso in viso, con il cuore che batteva veloce. Anche Mi-Yeun al suo fianco era nervosa. «Vorrei avere la vostra benedizione, perché io amo molto vostro figlia e vorrei sposarla. O meglio, le ho già chiesto di sposarmi. So che magari questa scelta possa sembrare un po' affrettata, ma lei mi rende felice.»
I suoi genitori erano felicissimi! I loro occhi erano luminosi di gioia e sorrisi brillanti scaldarono il suo cuore.
«Avete tutta la mia benedizione! Mi piaci ragazzo e se la rendi felice allora che ben venga questo matrimonio!» rispose alzandosi per poterlo abbracciare.
Taehyung avrebbe pianto per la gioia ma si trattenne, il cuore che gli scoppiava per la felicità.

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