-Ma lo vuoi capire?
che senza di te pure il vino buono sa di aranciata
e che la notte non sa di niente, non prende gusto
neanche il suono del piano, il rumore dei pini, l'odore del sole-Se quel bacio inizialmente era sembrato innocente, adesso non lo era più. Dopo pochi minuti era diventato pieno di passione, di desiderio ed entrambe le loro bocche facevano male ma non riuscivano a smettere. Taehyung aveva imprigionato Mi-Yeun tra il suo corpo e il letto, tenendole ferme le mani sulla sua testa e facendo scontrare di tanto in tanto i loro bacini. Ormai la stanza si era riempita di ansimi e faceva caldo. Dannatamente caldo. La testa di Mi-Yeun aveva ormai smesso di ragionare in quel momento e l'unica cosa che voleva era che Taehyung continuasse quel giochetto di lingua, continuasse a farla sentire in quel modo. Ma presto, come se si fosse appena svegliato da un momento poco lucido, Taehyung si staccò dalle sue labbra e le sussurrò un «"buonanotte"» che Mi-Yeun non aveva intenzione di accettare, infatti quando lui fece per alzarsi lo trattenne per le braccia. Le sue iridi incontrarono quelle marroni e dilatate di Taehyung, vedendoci solo desiderio e voglia di restare. Sicuramente, come al solito, lui avrebbe voluto affidarsi al buon senso ma per quella sera Mi-Yeun voleva che lo mettesse da parte.
«Non volevi concederti solo dopo il matrimonio?» sussurrò ancora e i loro nasi si sfiorano mentre le guance di lei acquisivano nuovamente colore. Sentiva i brividi coprirle la pelle al suono di quella nota bassa che era la sua voce e giurò che al mondo non ne esistessero di più belle.
«Tu sei diverso. Tu per me sei la persona più importante.» rispose e con coraggio mise da parte l'imbarazzo e la timidezza. Con Taehyung non ce n'era bisogno, tanto lui la leggeva come un libro aperto, tanto lui restava l'unica persona di cui avrebbe sempre avuto fiducia, accettando persino di mostrarsi vulnerabile. Lui e solo lui poteva farla sentire il quel modo, lui e solo lui poteva farle abbattere ogni barriera e superare ogni confine, perché ormai il suo cuore gli apparteneva e per lei poteva farci quello che voleva fintanto che era lui.
«Sei ubriaca, non mi provocare perché questa volta non sono sicuro di riuscire a trattenermi.» ancora una volta la sua voce le accarezzò le orecchie.
Di nuovo si erano ritrovati a parlare a bassa voce, come se avessero paura che qualcun altro potesse sentirli. O forse, avrebbero tanto preferito che i loro cuori non ascoltassero quelle parole. Che cosa sarebbe accaduto se le cose non fossero andate bene in seguito? Cosa sarebbe successo se ricordandosi di quel momento perfetto i loro cuori avrebbero fatto male, se alla fine Taehyung si sarebbe accorto che non poteva fidarsi? Avrebbero sofferto, forse anche per questo lui voleva trattenersi... ma le sue labbra erano delle calamite, i suoi occhi ancora peggio.
«E se non volessi che tu ti trattenga?»
«Saresti stupida allora. Io e te al momento non stiamo insieme, nonostante la reciproca attrazione, nonostante ci amiamo. Sei davvero sicura di voler fare una cosa così importante con me che ancora non sono il tuo ragazzo?»
Quella parola, "ancora", aveva solo aumentato il suo desiderio. Le aveva dato conferma che in quel momento non stavano insieme, ma che prima o poi sarebbe di nuovo accaduto. Inesorabilmente.
«Ma tanto tu mi appartieni comunque.»
«E se le cose dovessero andare male? Lo sai che carattere da schifo mi ritrovo, sono fottutamente paranoico e sarei capace di perdere la fiducia persino nel genere umano. Se non dovessi riuscire a sopportarlo? Se dovessi impazzire a furia di pensare a cosa è successo quella sera, quando mi è caduto letteralmente il mondo addosso dopo che mi hai lasciato? Io ci sto provando e sono sicuro di star facendo un sacco di passi in avanti, ma lo sai che il mio cuore non reggerebbe un altro episodio così e potrei torturarmi di paranoie, impaurito che accada di nuovo.»
«Io non voglio mai più farti dubitare. Sono stata una stupida, pur di far valere le mie ragioni, e forse anche un po' per gelosia e paura che qualcun altro potesse portarti via di me, ho fatto una cosa che non avrei dovuto fare. Ma adesso ho capito che da quando non ci sei sta tutto crollando ed è tutta colpa mia perché io ti ho lasciato per aver dato ascolto a uno stupido e non potevo di certo pretendere che tu capissi. Ma da quando tutte le certezze che avevo costruito sono collassate non ho potuto fare altro che prendermela con me stessa. Avrei dovuto sapere che anche quando ci avessero provato in mille tu non saresti mai stata con una solo di loro, e mi dispiace di averlo capito tardi.» disse e le fece male il cuore. Ma non aveva voglia di piangere, per lei quel momento era magico e non lo avrebbe rovinato per nessun motivo al mondo.
Taehyung la fissò senza dire nulla per alcuni secondi, contemplandola, studiando ogni parte del suo corpo con occhi indagatori e profondi come pozzi pieni di acqua, e piano, lentamente, una lentezza quasi soffocante per Mi-Yeun, riprese le sue mani e le tenne strette contro il materasso sulla sua testa mentre posava con forza le labbra di nuovo sulle sue. Non era partito dolcemente quella volta, aveva espresso tutto il desiderio che provava all'interno del suo corpo in quel bacio che tanto sperava Mi-Yeun le concedesse ancora. Gemiti e sospiri di nuovo resero l'atmosfera calda e staccandosi dalle sue labbra le baciò il collo, lo morse con forza procurandole alcuni gridolini, lo leccò e lo baciò ancora fino a lasciarle macchie violacee sulla sua pelle chiara come porcellana, fino a marchiarla lasciandole mille lividi. Intanto le mani aveva meccanicamente sfilato la maglietta stretta che lei indossava, che lui riteneva di troppo in quel momento, scoprendo il suo corpo che definiva mozzafiato, capace di fare perdere la testa a tutti, e forse in quel momento comprese perché Chan avrebbe fatto di tutto pur di averla. Ma lei era sua. Lei era solo sua e nessuno poteva solo immaginare neanche di toccarla o guardarla addirittura. Si sentì invadere da una sensazione di disperato bisogno di liberarsi mentre lei cercava il bottone dei suoi pantaloni per poterglieli sfilare e quando riuscì a sbottonarli si mise in piedi per liberarsene, per poi rimettersi su di lei e sbottonare i suoi. Li sfilò velocemente, prendendo a baciarle ogni punto delle sue gambe mentre i gemiti aumentavano e i brividi gli coprivano la schiena quando lei gli mise una mano tra i capelli scuri e li tirò un po' all'indietro. Ormai era all'apice, ormai non riusciva più a trattenersi. Alzò gli occhi sui suoi quasi come se le volesse chiedere il permesso di continuare, che con una nota di ancora imbarazzo ricambiò lo sguardo. E non c'era bisogno neanche di parlare, i due si capivano anche senza dire una parola e lui comprese che poteva, che lei gli aveva dato il consenso di esplorare ogni punto che aveva proibito agli altri.
Sudarono un sacco, gemiti che erano diventati musica per le orecchie dell'altro e stanchi come non mai. Non appena l'atto era stato consumato i due si erano addormentati, nudi l'uno nelle braccia dell'altro, sotto le coperte calde del suo letto, e avevano dormito beatamente cullati dai loro battiti del cuore. Ma Taehyung, ancora una volta, fu vigile alla quattro di mattina, svegliato dai soliti pensieri che erano tutti rivolti a Mi-Yeun e sogni che ormai pullulavano nella sua mente ogni volta che abbassava le sue difese. Sentendo il braccio formicolargli lo sfilò da sotto la testa di Mi-Yeun e si mise a sedere stropicciandosi gli occhi ancora impastati dal sonno. Alle sei e mezza sarebbe dovuto essere in aeroporto e, constatando che aveva tutto il tempo di cui aveva bisogno per tornare a casa, lavarsi e prendere la valigia, si alzò e si rivestì, con un sorriso che non riusciva a togliersi dalla faccia e gli occhi puntati sul viso dolce della ragazza che dormiva ancora beatamente, cercando di distrarsi da quella coperta che nascondeva il suo corpo nudo. Quella notte aveva appena preso il primo posto nella sua classifica personale di "momenti più belli della vita". Il suo cuore si riempì d'amore e gioia mentre la guardava, chiedendosi se stesse sognando proprio lui. Sarebbe rimasto lì al suo fianco per sempre ma purtroppo doveva tornarsene a casa se non voleva perdere il volo. Non appena ebbe indossato anche la giacca, nel più totale silenzio che riuscì a fare, le baciò delicatamente la fronte senza svegliarla, per poi cercare un bigliettino o un post-it dove poterle scrivere un messaggio prima di andare via. Non appena trovò un foglio di carta e una penna scrisse tutto, lo lasciò lì sulla sua scrivania e poi uscì dalla stanza senza il minimo rumore.
Quando entrò in auto giurò che più felice di come lo era in quel momento non lo avrebbe mai reso niente e nessuno e, sperando che i giorni a Tokyo passassero velocemente, guidò in direzione di casa sua.
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||4 O'Clock||
Fanfiction[Sequel Mr Kim] Completa✔️ La relazione tra Mi-Yeun e Taehyung è arrivata a un punto di non ritorno e ora il destino ha in serbo nuove condizioni che li porterà a essere vicini ancora una volta. Ora un'unica frase descrive la realtà di Taehyung; "le...