36.Salvarsi

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"Still the blue question  mark  whether it's anxiety or depression."

Erano passati cinque giorni da quando Jungkook aveva seguito fuori quel ragazzo che a Mi-Yeun dava l'impressione fosse Taehyung. La situazione era ormai diventata insostenibile per lei ma aveva resistito, non avrebbe mollato. Per giorni era entrata nella chat di Taehyung per controllare il suo ultimo accesso e il suo cuore accelerava di battiti ogni volta che la scritta "online" compariva per pochi secondi, per scollegarsi subito senza inviarle nemmeno un messaggio. Aveva sbuffato parecchio e si era ripetuta che non le importava e che non gli avrebbe scritto nulla, ma il suo cuore faceva male. Perché Tae era così lontano? Seriamente non aveva così tanta intenzione di rendere le cose ufficiali di preferire perderla piuttosto che combattere le sue paure?mMi-Yeun sospirò bloccando per l'ennesima volta il telefono dopo aver visto Taehyung di nuovo online. Si massaggiò la testa dolorante e alzò gli occhi al cielo stanca, quando Jimin entrò in ufficio facendola voltare verso la porta d'ingresso, che nel frattempo permise la luce di entrare e rendere ancora più luminoso quello spazio. Jimin le sorrise dolcemente prima di prendere posto sulla sedia dove di solito si sedevano i pazienti e la guardò in tralice mentre lei alzava di nuovo gli occhi sul soffitto, distratta.
«Sei stanca?» le chiese Jimin accavallando una gamba e sistemandosi nel frattempo il camice bianco, inclinando la testa su di un lato. Mi-Yeun pensava che quel giorno Jimin era ancora più carino del solito; i capelli neri e lunghi erano luminosi e morbidi, la sua carnagione sempre più chiara per il mancato sole, e la sua altezza quella di sempre. Indossava un paio di pantaloni neri e stretti, gli anfibi dello stesso colore e un maglioncino grigio. Il suo viso era dolce e gentile.
«Sì, sono stanchissima.»
«Aish, ci sono ancora quattro sedute.» si lamentò lui portandosi due dita sugli occhi per massaggiarseli, sbadigliando nel frattempo pesantemente. Il calore della stanza creava una certa sonnolenza anche a lei, infatti avrebbe voluto tornare a casa e dormire per la restante parte della giornata.
«Per favore non farmici pensare! Mi chiedo ancora quando arriverà il momento in cui anch'io potrò sfogarmi con uno psicologo.»
«Be', potresti fare da psicologa a te stessa.» consigliò lui con un sorriso adorabile in viso.
Mi-Yeun alzò gli occhi al cielo mentre Jimin sghignazzava facendo chissà quali pensieri.
«Potresti metterti davanti allo specchio, farti delle domande e darti anche le risposte. Mi raccomando anche alla mimica facciale! Devi distinguere bene la te psicologa dalla te paziente!»
«Ah ah, sei divertentissimo.»
«Sì, modestamente parlando lo sono.» rispose mettendosi in piedi e stirandosi. Si avvicinò alla porta canticchiando, poi si voltò verso Mi-Yeun e la guardò ancora. «Comunque, il prossimo è HyunJin. Che neanche a farlo di proposito eccolo qui!» sorrise al ragazzo, che sempre più luminoso in viso ricambiò stringendogli la mano con gentilezza.
«Ciao Jimin-hyung.» gli disse facendo un passo in avanti, entrando completamente dentro la stanza. Mi-Yeun gli sorrise dalla sua postazione e si alzò aspettando che si avvicinasse così che anche lei potesse salutarlo.
«Ehi HyunJin! Vi lascio da soli.» si congedò Jimin e dopo aver salutato entrambi si chiuse alle spalle la porta e scomparve.
HyunJin strinse la mano anche a Mi-Yeun prima che prendesse posto, poi fece ancora un sorriso che l'aveva reso incredibilmente sereno. Mi-Yeun era contenta di aver fatto un buon lavoro con lui e sapeva anche che non mancava tanto alla loro ultima seduta, perché ormai aveva ufficialmente superato il trauma che gli aveva provocato la rottura. Era felice da una parte e dall'altra un po' triste di non vederlo più. Ormai era affezionata alla maggior parte di loro, soprattutto chi l'aveva frequentata per molto tempo, e non si sentiva pronta a dover dire un altro addio, anche se ovviamente era una situazione diversa. Nessuno avrebbe mai impedito a HyunJin di andarla a trovare.
Lui sorrise, stranamente un po' timido, ma non perse la luce degli occhi. Solo in quel momento Mi-Yeun si rese conto che aveva fatto crescere i capelli e che adesso erano biondi, legati all'indietro e con alcune treccine colorate ai lati. Pensava stesse davvero bene con quel nuovo look ed era anche convinta che cambiare pettinatura significava una sola cosa; nuovi inizi.
«I capelli così ti stanno veramente bene.»
Mi-Yeun appoggiò la faccia sulla mano e lo fissò mentre lui grato per il complimento alzava le spalle con un'espressione dolce in viso.
«Mmh grazie! Ci sono due motivi se ho deciso di cambiare acconciatura, primo, il motivo più importante, ho chiuso definitivamente il capitolo "ex ragazza". Oramai non mi tocca minimamente e di questo sono felice, quindi per festeggiare il cambiamento ho deciso di fare allungare i capelli e di colorarli. Mi sono sentito letteralmente rinascere. » spiegò allegramente, afferrando una ciocca e guardandosela soddisfatto. «Secondo motivo, alla mia ragazza piacciono tutti questi idols con i capelli colorati e l'ho accontentata. Cosa non si fa per rendere felice la persona che si ama!»
A quelle parole Mi-Yeun spalancò gli occhi felicissima per la notizia appena appresa, e fece un sorriso enorme che non fece altro che aumentare la felicità di HyunJin.
«Quindi quella ragazza che hai conosciuto è diventata ufficialmente la tua fidanzata?»
«Sì, insomma è una cosa completamente diversa stare con lei! Per nulla paragonabile alla prima relazione. Sa? Io non rinnego niente e non sarò mai ipocrita da dire di non aver mai amato la mia ex, o che dopo il nostro allontanamento l'ho subito dimenticata, perché non è così. È stato difficile, ho dovuto metterci tutta la mia buona volontà e ho versato tante lacrime. Ma grazie a lei io sono riuscito ad andare avanti. Grazie a Ji-Hoo ho di nuovo imparato ad amare.»
«Devi ringraziare per primo te stesso perché se ce l'hai fatta è solo per merito tuo. Sono davvero fiera di te, HyunJin.» riuscì a dire e lo fece sorridere. Per alcuni secondi rimasero in silenzio. Mi-Yeun si augurò di essere forte quanto HyunJin.
«Posso farle una domanda, dottoressa?» le chiese all'improvviso catturando la sua attenzione. Curiosa annuì mentre lui le rivolgeva uno sguardo serio ma morbido.
«Mi sono accorto che ultimamente i suoi occhi sono diversi. Quindi mi chiedevo se anche lei stesse male... perché lei è la mia dottoressa preferita e vorrei che fosse felice sempre.» commentò con una sincerità che la spiazzò.
Era così evidente? Era così chiaro che stesse male? Taehyung non era facile da superare, Taehyung era un chiodo fisso da ormai tre mesi e mezzo e non sarebbe riuscita a farsela passare facilmente. Ormai lo aveva accettato.
«Be', anche nella vita degli psicologi accadono cose interessanti.» sorrise sforzandosi di non cedere.
«Sì, immagino di sì. Spero sia qualcosa di non troppo grave.»
Mi-Yeun gli sorrise riuscendo stranamente a tranquillizzarlo.
«Nulla di troppo grave.» mentì e si sentì immediatamente in colpa, ma era giusto così. Era giusto che lei superasse da sola i suoi problemi. Dopo qualche altro minuto di chiacchiere HyunJin lasciò la stanza e con sé anche un po' di rammarico e malinconia. Mi-Yeun era felice che almeno lui si era salvato, si chiedeva solo se anche lei sarebbe riuscita a farlo. Mentre distratta giocava con la penna la porta si aprì catturando la sua attenzione. Immediatamente, imbarazzata, mise via tutto e spalancò gli occhi quando incontrò delle iridi castane piene di nostalgia e dolore. Kim Taehyung avanzò verso di lei dopo essersi chiuso la porta alle spalle e la sua espressione distrusse tutte le convinzioni di Mi-Yeun. Due enormi occhiaie viola rendevano stanco il suo viso e il luccichio negli occhi le diede la conferma di quante lacrime avesse versato. Era proprio distrutto. Indossava una felpa grigia con la zip, sulla testa il cappuccio, un paio di jeans e delle scarpe da ginnastica bianche. Non disse nulla, si trascinò in silenzio sulla sedia e prese posto, fissandola con un dolore che lei stessa sentì nelle ossa. Che ci faceva lì, dopo quasi un mese e mezzo? E perché il cuore di Mi-Yeun tremava e doleva alla sua vista così misera?

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