-Blue and grey-
Quando Taehyung aprì gli occhi quella mattina non si ritrovò solo un'emicrania con cui fare i conti, accedendo il telefono si rese conto dell'errore che aveva commesso dopo averlo spento, perché aveva ricevuto mille notifiche tra messaggi e chiamate perse da parte di Mi-Yeun, e il senso di colpa gli tornò forte. Quella notte era rimasto sveglio fino alle quattro del mattino perché non appena la sbornia gli era passata tutto quello che aveva fatto quella sera gli era tornato in mente e si sentiva dannatamente in colpa per le parole arrabbiate che aveva riservato a Mi-Yeun. Si era girato e rigirato nel letto tentennando se accendere o meno il cellulare e chiamarla per scusarsi, ma alla fine non aveva trovato il coraggio e aveva deciso di rimandare tutto all'indomani mattina. Ma il giorno era arrivato ormai e i danni causati dalla sua rabbia si erano già presentati. Sbuffò ringraziando il cielo che Jungkook e Hoseok ancora dormivano, Taehyung era consapevole che non appena quest'ultimo si sarebbe svegliato avrebbe dovuto pareggiare i conti anche con lui e questo gli aumentò l'ansia. Prendendo un profondo respiro aprì la chat di Mi-Yeun e iniziò a digitare il suo messaggio, scrisse veloce, le sue dita non si fermavano, era come se volesse sbrigarsi a chiedere scusa a quella ragazza per come si era comportato più presto che poteva, anche se sapeva che ormai era tardi per rimediare del tutto a ciò che era successo la sera prima.
*Ehi Mi-Yeun buongiorno... scusa per come ti ho trattato ieri, ero solo arrabbiato perché non hai risposto ai miei messaggi. Posso chiederti come mai? Spero mi perdoni per sfuriata di ieri comunque, scusa ancora.*
E senza pensarci due volte inviò il messaggio e bloccò subito il telefono per paura di ricevere una risposta immediata, anche se aveva pù timore di una cattiva reazione soprattutto, quindi aveva deciso che si sarebbe distratto lasciando sul comodino il cellulare. Si alzò dal letto e camminò verso il bagno, con la testa che minacciava di esplodergli, e aprì l'acqua calda sperando di potersi rilassare un po' prima di dover affrontare tutti i problemi che era certo si stavano per creare. Mi-Yeun si era sicuramente arrabbiata quella sera e di certo non poteva non biasimarla. Hoseok aveva appena assistito l'ex ragazzo di sua sorella, anche se tanto ex non era visto che si stavano rivedendo, ballare insieme a un'altra e Jungkook lo avrebbe rimproverato per il suo comportamento stupido. Al solo pensiero di dover dare conto a tutta quella gente il mal di testa gli aumentava e sbuffò quindi sconsolato. Si posizionò sotto il getto dell'acqua calda e cercò di calmarsi mentre il vapore gli appannava la vista e i suoi muscoli si scioglievano, ma la sua testa stava riflettendo velocemente e solo ricordarsi di aver ballato insieme a una ragazza, di averle permesso di toccarlo, di aver odorato la sua pelle, lo stava facendo sentire malissimo. E se l'avesse fatto Mi-Yeun? Lui come avrebbe reagito se lei avesse fatto una cosa del genere? Di sicuro si sarebbe arrabbiato da morire.
Quando si asciugò e mise addosso i suoi vestiti, prese una tovaglia per tamponarsi i capelli e nel frattempo uscì dal bagno, ritrovandosi Jungkook sveglio, seduto sul letto con il telefono in mano e lo sguardo ancora assonnato. Senza sapere che dire Taehyung si limitò semplicemente ad asciugarsi i capelli con l'asciugamano, avvicinandosi al suo telefono per vedere se Mi-Yeun gli avesse risposto, ma ancora non c'era nessun messaggio per lui. Sperò solamente che lei non lo stesse ignorando e che ancora dormisse.
«Spero ti sia tornato in mente tutto quello che è successo ieri sera.» Jungkook bisbigliava ma per Taehyung fu come se avesse urlato.
«Ho per caso detto qualcosa che non dovevo dire anche a te?» chiese dispiaciuto.
«Non mi riferisco al fatto che mi hai mandato a quel paese solo perché ti ho consigliato di non bere più.» rispose Jungkook con lo sguardo puntato contro il suo, le braccia al petto e le gambe stirate sul letto.
Taehyung spalancò un po' gli occhi quando gli sentì dire ciò che aveva fatto quella sera e subito si rese conto di quanta ragione avesse il corvino a essere seccato con lui.
«Davvero l'ho fatto?»
«Non sono arrabbiato per quello. Io sono solo infastidito dei tuoi atteggiamenti di ieri. Ti ho chiesto di fermarti già al settimo bicchiere visto che non sei in grado di reggere l'alcol ma non mi hai ascoltato. In più, ti rendi conto di aver ballato insieme ad un'altra vero? Quella Nami, la tipa giapponese che non ti ha tolto gli occhi di dosso nemmeno un minuto al pranzo del giorno prima dell'inaugurazione. Se Mi-Yeun lo venisse a sapere come pensi reagirebbe?» non appena Jungkook concluse il cuore di Taehyung iniziò a battere forte. Voleva sotterrarsi. Aveva fatto un casino che era sicuro avrebbe solo portato ad altri problemi. In più, Jungkook era arrabbiato con lui per Mi-Yeun, non per se stesso. E questo fece male perché si era preoccupato di più Jungkook per lei che Taehyung stesso.
«I-io cosa? Ti prego dimmi che non c'è stato altro a parte un ballo.»
Jungkook rimase in silenzio per alcuni secondi e questo fece preoccupare Taehyung, poi alla fine sospirò.
«Per fortuna ti ho fermato. Eri così ubriaco che ho pensato tu non volessi davvero fare ciò che stavi facendo e so che eri anche arrabbiato con lei per essere andata in discoteca e aver bevuto. Anche se penso che tu sia un po' ipocrita, Tae-hyung.»
Jungkook accennò a un sorrisetto che però non migliorò l'umore di Taehyung. Si sentiva così arrabbiato con se stesso da non riuscire a pensare ad altro che a quanto si sentisse stupido. Perché aveva fatto una cosa del genere? Perché non aveva dato ascolto a Jungkook, che l'aveva sempre consigliato?
Affranto si lasciò cadere sul letto sperando di essere risucchiato via.
«Hyung, ti ho fermato in tempo quindi non fare così. Il mio non era un rimprovero, visto che sono anche più piccolo e non mi permetterei mai, era solo un modo per ricordarti-» stava dicendo Jungkook, ma fu interrotto da Taehyung che con un sorriso sarcastico in volto scosse la testa, ce l'aveva a morte con se stesso.
«Che sono un fottuto idiota.»
«No, Taehyung. Sei umano e puoi sbagliare anche tu! Non per questo devi sentirti così. Volevo solo ricordarti che a volte bisogna mettere da parte i rancori ed evitare di fare lo stesso gioco degli altri.»
Jungkook si mise a sedere e posò una mano sulla coscia di Taehyung, ma troppo frustrato lui si mise in piedi e si passò una mano tra i capelli.
«Lascia stare Jungkook, sono stato un emerito cretino. Se solo avessi ascoltato le tue parole tutto questo non sarebbe accaduto. Dio, perché sono così?» senza volerlo alzò la voce svegliando Hoseok mentre Jungkook fissava Taehyung con uno sguardo dispiaciuto. Hoseok si mise a sedere guardando i due confuso, per poi rivolgere un'occhiataccia a Taehyung che gli tolse il respiro.
«Hoseok-» disse facendo un passo avanti ma la sua espressione gli fece morire le parole in gola. Erano tutti arrabbiati con lui...
«Risparmiami le tue scuse, Kim.» disse con la voce tagliente facendo smettere di battere il cuore di Taehyung. L'aveva chiamato per cognome. «Sono semplicemente deluso da te. Non sono nemmeno arrabbiato, ma è una cosa molto peggio la delusione.»
Taehyung lo guardò con gli occhi lucidi e il cuore che gli faceva maledettamente male. Hoseok non disse nulla, si diresse verso il bagno e andò a lavarsi. Jungkook avrebbe voluto dire altro a Taheyung per confortarlo, ma quest'ultimo spostò le coperte e si mise a letto evitando di guardare tutti. Voleva piangere, ma non lo avrebbe fatto davanti a loro. Si sentiva così male che sarebbe voluto sparire dalla loro vista per sempre.
Taehyung non si presentò al pranzo d'addio organizzato dal presidente Nagawa nonostante Jungkook, e incredibilmente anche Hoseok, avevano cercato di convincerlo. Disse loro di andare, non uscendo nemmeno la testa da sotto le coperte, e dopo l'ennesimo "no" alla richiesta "vieni anche tu" i due avevano lasciato la stanza.
Non appena fu finalmente da solo Taehyung pianse tutte le lacrime che aveva in corpo. Si sentiva giù, sentiva che le cose sarebbe andate male dopo il suo ritorno. E quel senso si angoscia aumentò quando Mi-Yeun rispose al suo messaggio dicendogli che non aveva voglia di sentirlo per quel giorno. Rimase per tutto il tempo sdraiato con gli occhi chiusi per cercare di non fare scendere altre lacrime, quando il rumore dei bussi sulla sua porta lo distrasse. Scocciato con Jungkook e Hoseok per non essersi portati le chiavi, si trascinò verso la porta, incontrando lo sguardo sorridente di Nami con un vassoio in mano.
STAI LEGGENDO
||4 O'Clock||
Fanfiction[Sequel Mr Kim] Completa✔️ La relazione tra Mi-Yeun e Taehyung è arrivata a un punto di non ritorno e ora il destino ha in serbo nuove condizioni che li porterà a essere vicini ancora una volta. Ora un'unica frase descrive la realtà di Taehyung; "le...