"Sei un viaggio che non ha né meta né destinazione. Sei la terra di mezzo dove ho lascito il mio cuore."
Non appena Jimin lasciò la macchina un silenzio imbarazzante la riempì. Taehyung aveva chiesto a Mi-Yeun di sedersi davanti, perché così si sentiva come se stesse guidando un taxi e lei, sebbene era molto riluttante, aveva acconsentito a quella richiesta sentendo la pelle del viso molto calda. A disagio iniziò a giocare con le maniche della felpa di Taehyung, una delle cose più preziose che possedeva, guardando nel frattempo il paesaggio che scorreva veloce dietro il finestrino, cercando di non voltarsi a guardare Taehyung. Mentre Mi-Yeun fissava gli alberi sparire alla velocità della luce al loro passaggio iniziò a nevicare e inesorabilmente sorrise notando i fiocchi di neve cadere fitti fitti e posarsi sul terreno; anche se faceva molto freddo amava quel periodo dell'anno, per lei era magico e non riusciva a capire come facesse la gente che viveva in zone molto calde ad accontentarsi dell'assenza della magia della neve ghiacciata. Non che l'estate non le piacesse, però l'inverno era tutta un'altra storia per lei!
Cercando di non concentrarsi sui battiti del suo cuore che stavano piano a piano aumentando, Mi-Yeun stirò le maniche della giacca per coprirsi interamente le mani ghiacciate, sentendo ancora un leggero dolore al fianco a causa dell'operazione a cui era stata sottoposta da poco.
«Spero che quella giacca ti abbia tenuto al caldo la notte.» disse all'improvviso Taehyung nel suo solito tono di voce bassa e penetrante mentre con la coda dell'occhio la guardava per alcuni secondi e poi si riconcentrava sulla strada.
Mi-Yeun sentì il cuore accelerare di battiti e la familiarissima ormai sensazione delle farfalle allo stomaco che la destabilizzarono per un po'. Taehyung aveva forse intuito che ci avesse dormito la notte? Si chiese questo mentre lui sorrideva per l'assenza di risposta.
«La notte?» chiese paonazza
«È un grande classico dormire con la felpa del proprio ragazzo o della persona che ti piace. Vuoi per caso mentire e dirmi che non è così?» domandò malizioso.
Mi-Yeun abbassò gli occhi sulle mani, sentendosi calda come se avesse la febbre, il cuore battere forte come se avesse appena corso chilometri a una maratona. Quel ragazzo era stato capace, nel corso della loro conoscenza e vita, di farsi odiare, invidiare, ammirare e alla fine amare. Era normale provare tutti quei sentimenti per una sola persona? Credeva di sì, ma solo se quella persona era Kim Taehyung, gli altri per lei nemmeno esistevano e più guardava i suoi occhi castani posarsi sui suoi, e il sorriso sbucargli sul viso grazioso, più credeva che al mondo non esistesse persona più bella di lui.
«No, non voglio negare che io ci abbia dormito, ma non ti nego nemmeno che non volevo tu lo sapessi.» rispose.
«E come mai, se posso chiedertelo?»
Nel frattempo si era parcheggiato davanti il portone di casa di Mi-Yeun; si slacciò la cintura di sicurezza e si voltò a guardarla mentre lei cercava di trovare le giuste parole da dire per esprimere i suoi sentimenti che, ormai, Taehyung aveva capito.
«Perché fino a quando non mi sei vicino nel modo in cui vorrei mi sento molto in imbarazzo. Credo che ormai sia diventato abbastanza notevole il fatto che io muoia letteralmente ogni volta che mi guardi e a tal proposito vorrei sapere il motivo dei tuoi messaggi di ieri sera. Ammetto che mi hai reso particolarmente euforica.» disse e lo fissò dritto negli occhi mentre le guance di Taehyung si tingevano di rosa e le sue pupille si dilatavano.
Sorpreso abbassò il suo sguardo e tossì nervoso mentre un sorrisetto timido gli spuntava in viso.
«Ero semplicemente ubriaco.»
«In vino veritas.» rispose prontamente lei.
Taehyung la guardò divertito e portandosi le braccia al petto la squadrò dalla testa ai piedi con un sopracciglio alzato. Era palese quanto fosse in imbarazzo per la verità scomoda appena rivelata da Mi-Yeun ma allo stesso tempo sembrava parecchio a sua agio dopo quello scambio di battutine.
«Più che vino, io direi in whisky veritas.» ribadì cambiando discorso.
«Quello che sia per essere! Non m'importa se ti sei ubriacato con il vino o con il whisky, quello che voglio dire è che quando si è ubriachi si dicono e si fanno un sacco di cose che vorremmo ma che per mancanza di coraggio non saremmo mai in grado di fare da sobri!»
«Yah, so quello che significa "in vino veritas", devo ricordarti di averti sempre vinto in ogni competizione a scuola? È un detto latino, che significa proprio quello che hai spiegato tu.»
Stava cercando di evitare quel discorso? Pensava con furia.
«Secondo te posso mai pensare che tu non sappia cosa significa, se prima hai anche fatto la battuta cambiando la parola "vino" con "whisky"?» chiese scocciata, ma Taehyung sembrava in vena di prese in giro quella sera.
«E comunque, mi hai appena dato del codardo.» la interruppe sorridendo.
Mi stai prendendo in giro?» domandò furiosa incrociando il suo sguardo allegro, cosa che comunque le faceva piacere dato che da un po' di tempo ormai era diventato apatico.
«No, mi hai davvero dato del codardo. Hai appena detto che non sono in grado di fare le cose se sono a posto con la testa.» rispose.
Mi-Yeun s'innervosì dopo l'ennesima battuta del ragazzo dai capelli scuri e lo guardò esasperata mentre lui sorrideva ancora come un angelo. Un angelo bellissimo che per lei meritava il mondo intero, comunque.
«Quello che sto cercando di dire è che-»
«Che io sono un codardo. Grazie tante, Mi-Yeun.»
Mi-Yeun sbatté le palpebre seccata intanto che Taehyung scuoteva la testa sempre più allegro e sospirava per calmarsi.
«Adesso ti faccio una domanda. Hai davvero bisogno che sia io ad ammetterlo per capirlo?» chiese acquisendo l'espressione seria, senza batter ciglio.
Mi-Yeun rimase in silenzio per pochi secondi. Cosa doveva dire? Quella domanda era stata improvvisa e allo stesso tempo ciò che avrebbe voluto sentire. Ma ora cosa rispondeva? Cosa poteva dire per sembrare intelligente, sicura di se stessa e seria come lui?
«Non sai cosa dire? Allora te lo dirò io. Ti ho già ammesso da sobrio che mi danno fastidio i ragazzi che ti si avvicinano. Non è già una dichiarazione bella evidente? Sai perché mi sono sentito in imbarazzo, quando questa mattina mi sono svegliato e mi sono ricordato di tutte le cose che ho fatto ieri sera?»
Mi-Yeun agitò la testa senza dire nulla.
«Perché mi sono sentito uno scemo ad aver fatto certe cose da ubriaco, e ne avrei fatto mille altre se Jimin e Jungkook non mi avessero fermato. Il fatto è che mi sono comportato come un bambino perché per colpa dei miei sentimenti non riesco a godermi a pieno la mia vita.» spiegò.
Mi-Yeun lo guardò comprensiva. «E quel ti amo?» chiese anche se aveva paura della risposta.
«Lo sai che ti amo. Forse hai ragione tu, sono codardo e per ammettere certe cose ho bisogno di una spinta.»
«E allora perché non proviamo a tornare insieme?» domandò timida.
Taehyung la fissò per un po' in silenzio, per poi sospirare.
«Scusa ma non mi sento ancora pronto.» disse.
Mi-Yeun annuì a se stessa ma non sapeva più che dire. Ormai quella situazione la stava uccidendo, non riusciva ad accettarlo.
Rimasero zitti per alcuni minuti, poi la voce di Taehyung ruppe il silenzio.
«Credo però che possiamo iniziare a vederci più spesso se ti va. Sono pronto al passo successivo e sappi che per me è un grande sforzo, perché vederti con un po' più costanza mi farebbe attaccare a te più di quanto io non lo sia già. Però sono pronto a fidarmi un po'. Ti farebbe guadagnare un sacco di punti per il prossimo step.» aggiunse.
Il cuore di Mi-Yeun fece una capriola e subito alzò gli occhi sui suoi per vederlo sorridere sinceramente.
«Dici sul serio?» chiese felice.
«Mentire non fa per me. Anche Jungkook che mi conosce da poco ormai lo ha capito.»
Mi-Yeun avrebbe tanto voluto abbracciarlo, ma aveva altro in mente. Era così felice che avrebbe urlato dalla gioia!
«Guadagnerei punti se mi azzardassi a fare una cosa?» domandò con il tono di voce un po' alto.
Taehyung la guardò curiosa con un mezzo sorriso sulle labbra. «Dipende cosa.» le disse.
Mi-Yeun non aspettò nemmeno un minuto, lo afferrò per la nuca mentre sorpreso spalancava gli occhi, e lo baciò con foga venendo subito ricambiata.
Taehyung le mise una mano sul collo mano a mano che i baci diventavano meno casti, e dopo pochi minuti, che suscitò troppe emozioni e reazioni in entrambi, Taehyung si staccò e si morse il labbro sorridendo.
«Ne hai decisamente guadagnati un po'.»
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||4 O'Clock||
Fanfiction[Sequel Mr Kim] Completa✔️ La relazione tra Mi-Yeun e Taehyung è arrivata a un punto di non ritorno e ora il destino ha in serbo nuove condizioni che li porterà a essere vicini ancora una volta. Ora un'unica frase descrive la realtà di Taehyung; "le...